6 precauzioni da prendere per difendersi dalle fake news

Fermare la proliferazione di notizie false non è solamente responsabilità delle piattaforme che vengono utilizzate per diffonderle. Anche coloro che usufruiscono delle notizie devono trovare dei modi per determinare se quello che leggono è vero. Ecco alcuni suggerimenti.

I mezzi di comunicazione assodati di solito hanno i loro domini e hanno un aspetto che ti è probabilmente familiare. Siti che finiscono con .com.co dovrebbero renderti scettico e suggerire che devi approfondire prima di fidarti. Questo è valido perfino quando i siti sembrano professionali e hanno un logo abbastanza conosciuto. Per esempio, abcnews.com è una fonte di notizie legittima, ma abcnews.com.co non lo è, malgrado l’apparenza sia simile.

La maggior parte delle testate online ha molte informazioni riguardi il sito stesso, la società che lo gestisce, i membri della direzione e la dichiarazione della mission e l’etica alla base dell’organizzazione. Il linguaggio usato in questi casi è diretto. Se risulta melodrammatico o sembra gonfiato, dovresti diffidare. Inoltre, dovresti poter trovare informazioni sull’organizzazione e sui suoi dirigenti in altri posti e non solo sul loro sito.

O piuttosto, controlla la mancanza di citazioni. La maggior parte dei mezzi di comunicazione ha diverse fonti in ogni storia, che sono professionali e hanno esperienza nel campo di cui parlano. Se si tratta di una notizia seria o controversa, molto probabilmente ci saranno molte citazioni. Cerca i nomi di professori o altri accademici che possono parlare delle ricerche compiute. E se parlano di ricerche, controlla questi studi.

Poi guarda chi ha fatto le citazioni e cosa hanno detto. Sono fonti rispettabili con un titolo velocemente verificabile su Google? Per esempio, diciamo che stai leggendo un articolo che dice che Donald Trump vuole deportare tutti gli immigrati che vivono negli Stati Uniti. Trump è una figura ufficiale di cui ci sono registrazioni e archivi per quasi tutto quello che dice. Ci sono trascrizioni di quasi tutti i suoi discorsi. Cerca queste citazioni sui motori di ricerca.

Guarda di cosa trattava quel discorso, a chi era indirizzato e quando è avvenuto. Anche se si tratta di un’intervista in esclusiva con un giornale, quella citazione verrà riportata in altri articoli, che dicono ciò che Trump ha detto nel corso dell’intervista originale.

Molte di queste storie false e ingannevoli vengono condivise sui social media. I titoli da prima pagina dovrebbero attrarre l’attenzione del lettore, ma devono anche riflettere accuratamente quello di cui parla l’articolo. Ma ci sono casi in cui non accade.

I titoli spesso sono scritti con un linguaggio esagerato con l’intenzione di ingannare e poi vengono appiccicati ad articoli che trattano di argomenti totalmente differenti e semplicemente non veri. Questi articoli di solito generano molti commenti su Facebook o Twitter. Se molti di questi commenti dicono che questo articolo è una bufala, probabilmente lo è.

Un’immagine dovrebbe essere precisa nell’illustrare quello di cui l’articolo tratta. Spesso questo non accade. Se le persone che scrivono queste fake news non si muovono neanche da casa loro e non intervistano nessuno, probabilmente non hanno delle immagini proprie. Fai una piccola indagine e fai un ricerca inversa dell’immagine su Google. Puoi farlo cliccando con il pulsante destro del mouse sull’immagine e scegliendo ‘Cerca questa immagine su Google’. Se l’immagine appare in molti articoli su argomenti diversi, molto probabilmente non si tratta di un’immagine che si riferisce alla tua storia originale.