10 consigli dei big a chi è a inizio carriera
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Da Donald Trump a J.K. Rowling, ecco alcune idee per chi ha vent’anni e sta muovendo i primi passi nel mondo del lavoro.

Donald Trump: Siate degli outsider

Durante il suo primo discorso d’apertura come Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha consigliato i laureandi della Liberty University di “sfidare i poteri forti e le strutture del potere”.

“Ricordate: nulla di ciò che valga la pena fare si rivela essere semplice”, ha dichiarato Trump. “Seguire le proprie convinzioni significa essere disposti ad affrontare le critiche di coloro che mancano del coraggio di fare ciò che è giusto”.

Trump ha riferito ai laureandi che venire definito un “outsider” sia stato, infatti, un buon segno – “Sono gli outsider che cambiano il mondo”, ha affermato.

“Più il sistema corrotto vi dirà che state sbagliando, più coraggiosamente dovrete continuare sulla vostra strada”, ha dichiarato Trump.

Mark Zuckerberg: Trovare il vostro scopo non è abbastanza

L’AD diFacebook Mark Zuckerberg sostiene che trovare il proprio scopo nella vita non sia sufficiente – molti giovani d’oggi cercano già di farlo istintivamente, ha spiegato.

Piuttosto, ha dichiarato ai laureandi di Harvard che la sfida per i ventenni di oggi sia quella di creare un mondo in cui ognuno abbia un obiettivo. “L’obiettivo è quella sensazione di appartenenza a qualcosa di più grande di noi, qualcosa per cui siamo necessari, qualcosa per cui andare avanti. L’obiettivo è ciò che crea la vera felicità”, ha affermato.

Richard Branson: Non restate bloccati nel rimpianto – andate avanti

“Resto sempre sorpreso dalla quantità di tempo che le persone sprecano a rimuginare sui fallimenti piuttosto che indirizzare le proprie energie in un altro progetto”, ha dichiarato il presidente e fondatore del Virgin Group a The Good Entrepreneur.

“Mi diverto a gestire TUTTI gli affari di Virgin – quindi un contrattempo non è mai una brutta esperienza, fa solo parte di una curva di apprendimento”.

Sheryl Sandberg: Non c’è un sentiero dritto per dove vogliamo arrivare

“Come dice Pattie Sellers di Fortune Magazine, le carriere non sono scale, ma pareti da arrampicata”, ha scritto su Quora il direttore operativo di Facebook. “Non dovete avere tutte le risposte”.

Sheryl Sandberg consiglia di avere un sogno astratto a lungo termine da portare avanti, in aggiunta a un piano più concreto per i successivi 18 mesi. Il programma a lungo termine vi permette di sognare in grande, mentre quello a breve termine vi costringe a dare il massimo e a pensare in che modo volete migliorare tra un anno e mezzo.

“Chiedetevi come potete migliorare e cosa avete paura di fare”, ha scritto, aggiungendo: “solitamente è questo che dovreste provare”.

Warren Buffett: Siate umili

In un’intervista del 2010 con Yahoo, il presidente e AD di Berkshire Hathaway Warren Buffett ha dichiarato che il miglior consiglio che avesse mai ricevuto gli era stato dato dal collega del consiglio di amministrazione di Berkshire Hathaway Thomas Murphy.

Murphy aveva detto a Buffett: “Non dimenticare Warren, puoi sempre dire a un tizio di andare all’inferno domani – non ne perdi il diritto. Quindi oggi tieni la bocca chiusa e vedi se domani la pensi ancora allo stesso modo”.

Durante l’assemblea degli azionisti di Berkshire Hathaway del 2015, Buffett ha inoltre riferito a un ragazzo curioso che il segreto per farsi degli amici e andare d’accordo con i colleghi stia nell’imparare a cambiare il proprio comportamento mentre si matura, emulando coloro che si ammirano e adottando le qualità che possiedono.

Bill Gates: Restate sul semplice

In un’intervista del 2009 con la CNBC, il cofondatore e presidente di Microsoft Bill Gates ha ammirato l’abilità di Warren Buffett di restare sul semplice:

“Guardi il suo calendario ed è molto essenziale. Gli parli di un caso su cui pensa di sviluppare un business e conosce i numeri e le informazioni fondamentali a riguardo. E [se] le cose si fanno meno complicate, allora sente che si tratta di qualcosa su cui investire. Sceglie le cose di cui possiede uno schema, uno schema che è davvero profetico e che continuerà a funzionare nel lungo termine. Possiede questa abilità di semplificare le cose, di lavorare soltanto su quelle che contano e di pensare tramite dei punti principali – è davvero sorprendente che ci riesca. È una forma speciale di genio”.

Lloyd Blankfein: Rilassatevi

Il miglior consiglio per la carriera dell’AD di Goldman Sachs è qualcosa che lui stesso ha ammesso che non avrebbe seguito quando era più giovane: “Rilassatevi”.

Come ha detto ai tirocinanti di Goldman Sachs di tutto il mondo durante una speaker series:

“Non esiste uno sport o un’attività in cui se si è rigidi, allora si è migliori. Sia che si tratti del baseball che del golf… più si è sciolti, più le cose vanno lontano, perché è molto più semplice controllare una corda che un bastone. Se siete rigidi, se siete quindi troppo attaccati al lavoro, non siete necessariamente migliori”.

J.K. Rowling: Accettate il fallimento

J.K. Rowling, autrice della serie di libri best seller “Harry Potter”, sa molto a proposito del raggiungimento del successo – e dei fallimenti.

“Penso che non si parli mai abbastanza del fallimento”, ha detto la Rowling a Matt Lauer durante il programma “Today” della NBC. “Mi avrebbe aiutato molto se qualcuno con un’idea del successo mi avesse detto: ‘Fallirai. È inevitabile. Quello che conta è come sfrutterai il fallimento'”.

Prima che la Rowling diventasse una delle donne più ricche del mondo, era una mamma single che viveva di sussidi nel Regno Unito. Come riporta il Guardian, aveva iniziato a scrivere del suo celebre personaggio, il giovane mago Harry Potter, nei bar di Edimburgo e aveva ricevuto “moltissimi” rifiuti da parte di editori quando aveva inviato loro il suo manoscritto.

“Un matrimonio eccezionalmente corto si era sgretolato ed ero senza lavoro, una madre single e povera tanto quanto fosse possibile nell’Inghilterra moderna, senza arrivare ad essere una senzatetto… Sotto ogni punto di vista, ero il più grande fallimento che conoscessi”, ha dichiarato la Rowling durante un discorso per i laureandi dell’Università di Harvard nel 2008.

Ha detto inoltre di aver considerato il suo iniziale fallimento come un “dono duramente guadagnato”, dato che le ha permesso di acquisire consapevolezza relativamente a se stessa e alle sue relazioni durante le avversità.

Eric Schmidt: Dite di sì più spesso

Nel suo libro “The best advice I ever got”, Katie Couric cita il consiglio del presidente esecutivo di Google Eric Schmidt:

“Trovate un modo per dire di sì alle cose. Dite di sì a un invito in un nuovo paese, dite di sì a incontrare nuovi amici, dite di sì a imparare qualcosa di nuovo. ‘Sì’ è il modo in cui ottenete il vostro primo lavoro, o il prossimo, il vostro coniuge, persino i vostri figli”.

Steve Jobs: Non limitatevi a seguire le vostre passioni, ma qualcosa di più grande di voi

Il biografo di Steve Jobs, Walter Isaacson, ricorda una conversazione che aveva avuto con il fondatore di Apple poco prima che morisse.

Jobs avrebbe detto a Isaacson: “Sì, parliamo sempre di seguire le nostre passioni, ma siamo tutti parte del corso della storia… Dobbiamo lasciare qualcosa nel tempo che aiuti la nostra comunità e le altre persone… Così, fra 20, 30 o 40 anni la gente dirà: ‘Quella persona non aveva soltanto una passione, si è preoccupata di realizzare qualcosa da cui gli altri possono trarre beneficio”.

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