Potremmo non inviare più tante lettere come un tempo, ma restiamo affascinati da queste in quanto documenti storici e perché forniscono informazioni sui mondi privati delle persone che ammiriamo. E sebbene le e-mail e le altre forme di comunicazione digitale potrebbero aver reso superfluo lo scopo delle lettere nella loro forma più semplice, è online che siamo adesso in grado di scoprire molti secoli di scrittura epistolare. Eccone quattro inviate da musicisti che sono state scoperte negli ultimi anni.
Čajkovskij a Edouard Colonne, 1876
Pëtr Il'ič Čajkovskij potrebbe essere uno dei nomi più celebri della musica, ma dovette guadagnarsi la sua reputazione e, come tutti noi, aveva problemi di insicurezza prima di riuscire a sfondare. All’età di 36 anni, inviò questa magnifica lettera a Edouard Colonne, presso il Conservatoire Impérial de Musique di Parigi, che dovrebbe essere di incoraggiamento per chiunque faccia il possibile per raggiungere il successo.
“Delle persone mi hanno scritto per dirmi che molti musicisti hanno trovato la mia musica abbastanza interessante. Non so se il mio nome ha avuto il privilegio di giungere alle sue orecchie. Sono un compositore russo che risiede a Mosca, con una discreta reputazione nel mio paese, ma finora quasi completamente sconosciuto all’estero. Questo inverno, il signor Pasdeloups ha suonato una delle mie ouverture in uno dei suoi popolari concerti. Sembra che questo pezzo abbia provocato alcuni fischi, ma che non sia passato inosservato. Delle persone mi hanno scritto per dirmi che molti musicisti hanno trovato la mia musica abbastanza interessante… Mi piacerebbe affittare una delle sale da concerto di Parigi… E dato che non ho la presunzione di pensare che il pubblico pagherà per venire a vedermi, porterò la giusta quantità di denaro… Distribuirò biglietti d’ingresso gratuiti”.
Johnny Cash a June Carter Cash, 1994
Una lettera d’amore del 1994, scritta dalla stella del country Johnny Cash alla moglie June Carter Cash per il suo 65° compleanno, fece notizia durante il periodo di San Valentino del 2015, quando venne eletta come la più bella lettera d’amore di tutti i tempi in un sondaggio online indubbiamente pretestuoso, commissionato come operazione di mercato da una compagnia assicurativa.
Inviata dalla Danimarca, le lettera inizia così: “Buon compleanno, Principessa”. Poi Johnny scrive: “Invecchiamo e ci abituiamo l’uno all’altra. La pensiamo nello stesso modo. Ci leggiamo nella mente. Sappiamo quello che l’altro vuole anche senza chiederlo. A volte ci irritiamo anche un po’. Forse a volte ci diamo anche per scontati. Ma ogni tanto, come oggi, medito su questo e mi rendo conto di quanto sono fortunato a condividere la vita con la più grande donna che abbia mai incontrato. Continui ad affascinarmi e ad ispirarmi. La tua influenza mi rende migliore. Sei l’oggetto del mio desiderio, la prima ragione della mia esistenza. Ti amo tantissimo”.
Iggy Pop a una fan di Parigi, 1995
Questa risposta del 1995 a una giovane fan francese di nome Laurence ha un interessante retroscena, come indicato su Letters of note. Laurence, 21enne, aveva scritto una lettera di 20 pagine a Iggy Pop, dicendo all’ex frontman degli Stooges di “esser figlia di un triste divorzio, tra avvocati, assistenti sociali, ufficiali giudiziari alla porta, la paura, la rabbia, la frustrazione e l’amore”.
Laurence ricevette una risposta nove mesi dopo – il giorno esatto in cui stava venendo sfrattata dalla sua casa a Parigi, insieme alla sua famiglia. Un solo giorno in più e la lettera non le sarebbe mai arrivata, cosa che la ridusse in lacrime. Iggy scrisse:
“Grazie per la tua lettera meravigliosa e affascinante, hai illuminato la mia vita ombrosa. Ho letto di tutta la f*****a faccenda, cara. Ovviamente… voglio soprattutto che tu faccia un respiro profondo, per fare qualsiasi cosa sia necessaria per andare avanti, ed essere una persona della quale saresti orgogliosa. Sei chiaramente una ragazzina f**********e brillante, con un cuore grande, e voglio augurarti un BUON BUON BUON 21° COMPLEANNO e che sia felice anche il tuo spirito. Anche io ero triste e lottavo, quando ho compiuto 21 anni. La gente mi fischiava da sotto il palco, vivevo a casa di qualcun altro e avevo paura. È passato tanto tempo da allora, ma le pressioni nella vita non hanno mai fine. I ’Perforation problems’, tra l’altro, per me sono i buchi che esisteranno sempre in qualsiasi storia cercheremo di ricavare dalle nostre vite. Per cui tieni duro tesoro, cresci grande e forte e continua ad andare avanti. Tutto il mio amore a una ragazza bellissima. Perché è quello che sei, Laurence”.
David Bowie alla sua prima ammiratrice americana, 1967
Nel 1967, all’età di 20 anni, Bowie ricevette la sua prima lettera da una fan americana – scritta dalla quattordicenne Sandra Dodd, il cui zio le aveva dato una copia promozionale del primo album di Bowie (poiché lavorava in una stazione radio).
“Sono stato convocato qui, nell’ufficio del mio manager, e pochi secondi fa mi è stata consegnata la mia prima lettera da una fan americana – ed era la tua”, scrisse Bowie.
“Ero così felice che ho dovuto sedermi e scrivere subito una risposta, sebbene Ken [il manager di Bowie] mi stia gridando di darmi da fare con un testo di cui ha disperatamente bisogno. Ma quello può aspettare”.
Bowie rispose in seguito alle domande di Sandra relative al suo vero nome, al compleanno, all’altezza e se avesse mai visitato l’America, prima di concludere scrivendo: “Grazie per essere stata così gentile da scrivermi, ti prego di farlo ancora e di farmi sapere di più su di te”