9 errori sui social che possono costarti la carriera
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I social media stanno giocando un ruolo sempre più importante nel modo in cui le aziende gestiscono i propri affari, comprese le modalità in cui assumono. Secondo CareerBuilder, il 60% degli addetti alle assunzioni controlla la presenza dei candidati sui social media come parte del processo di selezione e oltre il 25% dei datori di lavoro ha riferito di aver licenziato o rimproverato un dipendente a causa di gaffe sui social media. Allora, quali parole e azioni possono costarti la carriera?

1. Essere melodrammatici, aggressivi o offensivi

“Tutti abbiamo quei momenti. Postate qualcosa e una persona maleducata tenta di provocarvi, oppure notate un post in cui un vostro amico viene denigrato. In quegli istanti vorreste davvero dirne quattro a qualcuno. Resistete all’impulso. Inoltre, rivalutate anche l’idea di condividere i vostri drammi personali e familiari sui social media. I datori di lavoro potrebbero temere che la vostra mancanza di discrezione possa avere ripercussioni sul luogo di lavoro” – Tony Messer, AD di Wizz Hosting.

2. Avere gli amici sbagliati

“Alcune persone sono molto divertenti, ma stare insieme a loro può creare situazioni in cui la vostra credibilità professionale può avere un brutto impatto su di voi ed infine sulle vostre prospettive finanziarie. Ad esempio, immaginate che qualcuno posti un commento inadeguato riguardante i vostri giorni di festa scolastici/universitari nel momento in cui condividete un’innocente foto nostalgica. Non permettete agli altri di mettervi sotto una cattiva luce. Fate un buon uso della funzione “nascondi” in modo da evitare che gli altri scrivano commenti imbarazzanti” – Shaun Deans, Direttore tecnico di Cash Stop.

3. Postare quando dovreste lavorare

“Non si tratta solo di quello che postate, ma anche di quando lo fate. I potenziali datori di lavoro potrebbero preoccuparsi se postate troppo sui social media quando invece dovreste star lavorando, mentre il vostro attuale datore di lavoro potrebbe esserne infastidito” – Peter Trebek AD di GoTranscript.

4. Sparlare degli ex dipendenti

“In quanto leader, reclutatore e formatore negli ultimi 30 anni, ho sempre trovato che le parole e il linguaggio che un candidato usa siano forti indicatori della persona con cui potreste dovere collaborare. Per quanto riguarda me, ho sempre prestato attenzione ad una mentalità responsabile e a parole chiave come contributo, successo, responsabilità e integrità. Prendo immediatamente le distanze dai candidati che utilizzano parole come ‘loro’ e ‘non riuscivano’ e da chi mostra un dialogo orientato verso i problemi anziché verso le soluzioni. I social media forniscono l’opportunità di apprendere di più su un candidato prima di investire tempo ed energie in una conversazione telefonica o faccia a faccia. Ricordate, una volta che le parole attraversano le vostre labbra o escono dalle punta delle vostre dita, sono sotto gli occhi di tutti. Per sempre” – Carey F. Wolf, Vice presidente alle vendite per IntelliQuote.

5. Mancare di discrezione quando si ottiene un colloquio con importanti datori di lavoro

“Avete ottenuto un colloquio con una di quelle società. Sapete, una di quelle aziende da sogno che ogni anno finiscono nelle classifiche dei posti migliori in cui lavorare. E adesso? Per prima cosa, siate discreti. L’ultima cosa da fare è diffondere la notizia sui social media, iniziare a rivelare nomi e divulgare informazioni riservate” – Dave Wright, AD di Mind Lab Pro.

6. La pessima grammatica e ortografia nei post

Sì, i social media sono una piattaforma informale. Ma ciò non significa che possiate anche scrivere post pieni di ortografia imbarazzante ed errori grammaticali. Servitevi di un po’ di correzione del testo per assicurarvi che i vostri post soddisfino delle norme di qualità di base” – Michael Corkery, Presidente di Pool Guard USA.

7. Profili professionali che contraddicono il vostro curriculum

“Non è necessariamente un problema scrivere il vostro curriculum in maniera strategica, così da farvi apparire nel miglior modo possibile. A meno che non mentiate. Il modo più rapido per dire una bugia e venire scoperti è quello di dimenticare di rendere i vostri profili sui social media coerenti con il vostro curriculum. Ad esempio, se preferite non riportare sul vostro curriculum un lavoro breve e deplorevole, allora non dovreste inserirlo nemmeno nei vostri profili social” – Dan Fox, AD di Boss Laser.

8. Non riuscire a stabilire una presenza sui social media di alcun genere

“Potreste essere tentati di eliminare del tutto la vostra presenza sui social media o di non iniziarne alcuna. Sfortunatamente, si tratta di una pessima idea. Molti datori di lavoro non tengono in considerazione chi non ha una presenza sui social. Inoltre, averne una può essere molto positivo per la vostra carriera” – Peter Mendez, AD di Crafted NY.

9. Inoltrare catene di spam e condividere bufale

“Sfortunatamente, è diventato quasi impossibile scorrere la propria bacheca senza incorrere in post che vi invitino a venire condivisi a meno che non siate degli insensibili, o che vi minaccino di malasorte se non li fate girare. Questi post non solo sono fastidiosi per gli altri nel momento in cui li condividete, ma vengono valutati negativamente anche dai potenziali datori di lavoro. Resistete allo stimolo di diffonderli o finirete con il sollevare dubbi in merito alle vostre abilità di pensiero critico e di giudizio” – Judith Bolen, AD di Five Aces Plumbing.

Fonte: Forbes

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