5 donne passate alla storia per la loro malvagità
Queen Elizabeth
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Vi state chiedendo come è possibile che le donne siano cattive? Ebbene, tendiamo tutti a concentrarci sulla malvagità al maschile, dimenticando che esistono o sono esistite alcune donne veramente perfide. Pertanto, eccovi una lista con cinque delle donne più malvagie del mondo...

5. Myra HIindley

Nata nel 1942, Myra Hindley è stata una serial killer inglese. Con la complicità del compagno Ian Brady, ha abusato di cinque bambini per poi ucciderli. Insieme, questi due mostri si sono resi responsabili del rapimento, di abusi sessuali, torture e uccisione di tre bambini di età inferiore ai dodici anni e di due adolescenti, di età compresa tra 16 e 17 anni. Il cognato di Hindley di 17 anni l’ha denunciata alla polizia. Hindley si è dichiarata non colpevole. Ma i giudici hanno pensato diversamente ed è stata condannata all’ergastolo per tre omicidi. Non ha mai stato lasciato il carcere, dove è morta nel 2002.

4. Irma Grese

Irma Ida Ilse Grese (nata il 7 ottobre 1923 a Wrechen, nel Libero Stato di Meclemburgo-Strelitz, Germania - morta il 13 dicembre 1945 a Hamelin, Germania) fu impiegata presso i campi di concentramento nazisti di Ravensbrück e Auschwitz e rivestì il ruolo di custode della sezione femminile di Bergen-Belsen. Fu condannata per crimini contro l’umanità al Processo di Belsen e condannata a morte. Amava la tortura inflitta con diversi metodi dolorosi e usava indossare stivali pesanti. Portava inoltre con se una pistola che facilitava i suoi vari scopi. Giustiziata all’età di 22 anni e 67 giorni, Grese è stata la donna più giovane a morire secondo il diritto inglese nel XX secolo, il 13 dicembre 1945 a Hamelin, Germania. Tra i suoi soprannomi: Bestia di Belsen, Bella Bestia e Die Hyäne von Auschwitz, ovvero la iena di Auschwitz.

3. Beverley Allitt

L’Angelo della Morte, Beverley Gail Allitt è una serial killer inglese. È stata accusata di aver ucciso quattro bambini, di aver tentato di ucciderne altri tre, e causato lesioni personali gravi ad altri sei minori. I reati sono stati commessi in un periodo di 59 giorni, tra febbraio e aprile 1991, nel reparto pediatrico del Grantham and Kesteven Hospital, Lincolnshire, dove la Allitt lavorava come inferimiera. Ha somministrato forti dosi di insulina ad almeno due vittime e una grande bolla d’aria è stata riscontrata nel corpo di un altro bambino, ma la polizia non è stata in grado di stabilire come abbia potuto portare a termine i crimini. Nel maggio 1993, presso il tribunale di Nottingham, ha ricevuto 13 ergastoli per i reati a che le sono stati attribuiti. Il giudice Latham, nell’emettere la condanna, ha detto che la Allitt rappresenta “un grave pericolo” per la sicurezza altrui. È attualmente detenuta presso il Rampton Secure Hospital di Nottinghamshire.

2. Maria I d’Inghilterra

Maria I nacque il 18 febbraio 1516 e morì il 17 novembre 1558. Fu regina d’Inghilterra e d’Irlanda dal luglio 1553 fino alla sua morte. Per la sua brutale persecuzione dei protestanti, i suoi avversari le diedero il soprannome di Bloody Mary (Maria la Sanguinaria). Fu l’unica figlia sopravvissuta nata dallo sfortunato matrimonio tra Enrico VIII e la sua prima moglie Caterina d’Aragona. La Regina Maria I d’Inghilterra è ricordata principalmente per aver temporaneamente e violentemente convertito l’Inghilterra al cattolicesimo. Molti protestanti di primo piano furono giustiziati per le loro convinzioni, da cui il soprannome Bloody Mary. Temendo la forca, altri 800 protestanti fuggirono dal paese, impossibilitati a tornare fino alla sua morte.

1. Elizabeth Bathory

Nata nel 1560 e morta nel 1614, Elizabeth Bathory de Ecsed era una contessa della rinomata famiglia Báthory appartenente alla nobiltà del Regno d’Ungheria. Viene considerata tra i serial killer più prolifici della storia, anche se non è chiaro il numero degli omicidi da lei perpetrati, ed è ricordata come la Contessa Sanguinaria. Soleva uccidere le ragazze contadine con pesanti percosse, bruciandole, mutilandone parti del corpo, stordendole con la violenza. Fu condannata agli arresti domiciliari e non subì alcun processo grazie al suo status.

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