Come stimolare l’ispirazione quando siete in dormiveglia
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Gli scienziati hanno studiato i ritmi dell’attività cerebrale e hanno individuato il modo migliore per stimolare la creatività e farsi venire idee utili.

Mangiare. Dormire. Risolvere dei problemi. Ripetere. Probabilmente trascorrerete gran parte delle vostre ore di veglia ad affrontare delle sfide, specialmente quando siete a lavoro.

Questa non è necessariamente una brutta cosa. Molti dei migliori uomini affari del mondo, da Sara Blakely a Richard Branson, devono il loro successo alla loro abilità di identificare i problemi (i bisogni insoddisfatti dei consumatori) e di fornire una soluzione.

Ovviamente, a prescindere da quanto previsto (o importante) sia il lavoro di risoluzione di problemi, è comunque stressante e alcune persone sembrano essere più brave di altre.

Quindi, se volete migliorare, vi suggerisco di iniziare a cercare le risposte nel vostro sonno, letteralmente. Si chiama cavalcare le onde cerebrali theta. No, non si tratta di auto-ipnosi o di meditazione zen: è pura scienza e funziona.

Ma prima, permettetemi di fare un passo indietro.

Cosa sono le quattro onde cerebrali?

Come spiega il docente Ned Herrmann, le onde cerebrali - “l’attività elettrica proveniente dal cervello” – avvengono in quattro stati, a seconda del vostro livello di attività. Hermann parla poi di scomporre ogni stato diminuendo la frequenza delle onde.

Quando siete attivi al massimo, generate onde beta (come quando siete nel mezzo di un colloquio di lavoro). Quando siete rilassati – come quando avete finalmente confezionato un grosso progetto e potete prendere fiato – il vostro cervello passa alle onde alfa. Adesso, facendo un attimo un passo avanti, la quarta fase è la delta ed è quando siete in sonno profondo.

Ho saltato la terza fase, la theta, perché è quella migliore per la risoluzione di problemi. Hermann afferma:

“Agli individui che guidano spesso in autostrada vengono spesso buone idee nel momento in cui sono in fase theta… questo può succedere anche sotto la doccia o in vasca da bagno o persino mentre ci si rade o ci si pettina i capelli. È uno stato in cui i compiti diventano così automatici che potete dissociarvi mentalmente da essi. L’ideazione che può avvenire durante lo stato theta ha spesso libero corso e avviene senza censure o sensi di colpa”.

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Si è in fase theta anche quando si sta per addormentarsi o ci si sveglia e tra l’allerta attiva e il profondo sognare. Come spiega Hermann:

“Durante questo ciclo di risveglio, gli individui possono permanere nello stato theta per un periodo prolungato di circa 15 minuti – che consente loro di avere un libero flusso di idee riguardante gli eventi del giorno precedente o di contemplare le attività del giorno imminente. Questo momento può essere estremamente produttivo e può essere un periodo di attività mentale molto creativa e significativa”.

Ci sono delle prove reali che funzioni?

Approfittare del momento in cui il vostro cervello vi fornisce le idee migliori è qualcosa che le persone più realizzate hanno fatto per centinaia di anni. Artisti come Salvador Dalì, scrittori come Mary Shelley e grandi pensatori hanno compreso che la fase iniziale del sonno, quando le onde theta predominano nel cervello, è il momento migliore per lasciare fluire la propria vena creativa.

Anche Albert Einstein e Thomas Edison si affidavano ai momenti di semi-veglia per riflettere su idee grandiose. Una mente versatile e creativa è adatta alla risoluzione dei problemi ed è per questo che scorrere mentalmente le sfide del giorno la mattina presto, quando vi trovate ancora in questo stato (o anche di notte quando iniziate ad addormentarvi), può portare a dei risultati sorprendenti. Ciò che ha funzionato per Einstein può funzionare anche per voi, sebbene non allo stesso modo di una teoria della relatività.

Come si possono utilizzare queste onde theta per fare strada?

Imparare ad utilizzare le onde theta richiede della pratica. Fatelo regolarmente e svilupperete un’abitudine positiva che porterà la vostra produttività a nuovi livelli. Ecco come iniziare:

1. Scegliete un compito

Nel momento in cui iniziate a diventare consci la mattina, ma mentre i vostri occhi sono chiusi e il vostro cervello è ancora sognante, pensate al problema o all’incarico più immediato che dovrete affrontare quel giorno. Può essere l’avere una conversazione difficile, negoziare con un cliente, scrivere una relazione o creare una nuova campagna di marketing. Non importa quante altre cose da fare abbiate in testa, sceglietene soltanto una e lasciate che il vostro cervello ci rimugini sopra.

Non forzate i vostri pensieri in alcuna direzione e limitatevi a restare concentrati sull’argomento. Poiché il vostro cervello avrà elaborato tali questioni in sottofondo per tutta la notte, quando inizierete a riflettere sull’argomento il vostro subconscio inizierà a fare passi avanti verso una soluzione.

Spesso, troverete una o due soluzioni utili. Di tanto in tanto, otterrete un puro lampo di genio. Se avrete iniziato da poco, ad essere sinceri, probabilmente vi dimenticherete di farlo ogni giorno, ma col tempo sarete in grado di renderla un’abitudine, semplicemente un’altra componente della vostra routine mattutina.

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2. Prendete appunti

Se siete come me, la parte più frustrante della risoluzione dei problemi nella fase theta è che si tende a dimenticare queste idee ispirate una volta che ci si sveglia e si inizia ad ingranare. Proverete a scervellarvi nella doccia cercando di ricordare quei tre brillanti punti salienti che avete redatto mentalmente. È per questo che dovete trascriverli non appena siete svegli abbastanza da aprire gli occhi.

Afferrate il vostro smartphone (è comunque messo a caricare sul comodino, giusto?) e appuntatevi o registrate i vostri pensieri. Fatelo velocemente. Limitatevi a parole chiave, descrizioni e frasi che vi rinfreschino la memoria più tardi, quando sarete pronti ad utilizzare queste informazioni.

Vantaggio aggiuntivo: la luce azzurrina proveniente dal vostro telefono vi aiuterà a svegliarvi (al contrario, se preferite tentare di riflettere la notte prima di addormentarvi, utilizzate il classico metodo della carta e penna per annotare le vostre idee, in modo che quella luce elettronica non disturbi il vostro sonno).

3. Rileggete

Tenete traccia dei vostri “pensieri theta” in modo da poterli leggere nel tempo e trovate degli schemi. Potreste scoprire che, per voi, sia meglio gestire lavori creativi, come scrivere o progettare. O potreste scoprire che ciò vi fornisca la grinta per la comunicazione orale o la programmazione. Questo vi aiuterà a sapere quali domande porre a voi stessi in futuro durante questo stato mentale.

L’ispirazione giunge a noi da ogni angolo. Ma lo stesso vale per gli ostacoli. Riflettere nella fase theta sfrutta le capacità intrinseche di risoluzione dei problemi della mente in un modo che vi permette di ricordarvi le soluzioni e di utilizzarle. Spesso si tratta soltanto di trovare un percorso intorno a un blocco sulla strada o di attraversare un ponte da un’idea traballante ad una veramente utile – e perché non farlo ancor prima di alzarsi dal proprio letto?

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Fonte: themuse

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