Se avete modo di trascorrere gli ultimi giorni di autunno sul divano e avvolti in una coperta, prendete nota.
Westworld
Westworld è l’ultima serie targata HBO e anche la più enigmatica. Chi non la sta già guardando farà bene a iniziare subito! C’è ancora tempo per rimanere inevitabilmente delusi da un finale di stagione che non è in grado di rispondere a tutte le domande del pubblico. Dal cast stellare e densa di misteri, questa serie di science-fiction esercita un richiamo irresistibile e tiene incollati a sé gli spettatori, a prescindere da quanto si sentano frustrati.
Compagni di visione ideali: Quei parenti che finalmente hanno finito di vedere Lost e sono alla ricerca di un nuovo show sul quale lanciarsi in congetture.
Stranger Things
Stranger Things ha imperversato per tutta l’estate e rimane uno show imperdibile del 2016. La serie segue le vicende di bambini e adulti di una piccola cittadina coinvolti nella misteriosa scomparsa di un ragazzino del luogo, Will Byers. È uno strano e al tempo stesso magnifico tributo ai classici del genere degli anni ’70 e ’80 che mescola terrificanti mostri infernali con bambine amanti dei waffle e dotate di poteri telecinetici.
Compagni di visione ideali: Un compagno di stanza smanettone che riesce sempre a individuare un riferimento a Stephen King.
The Get Down
Diciamoci la verità: The Get Down è un po’ confuso, cosa inevitabile considerando che sotto c’è lo zampino di Baz Luhrmann. Ma questa serie, che si addentra nella nascita dello hip-hop a New York alla fine degli anni ’70, prende rapidamente la forma di una visione toccante e densa di significato sulle vite dei ragazzini di colore sull’orlo di un massiccio cambiamento culturale. Con l’avvicinarsi del finale, gli spettatori saranno incollati allo schermo.
Compagni di visione ideali: Chiunque abbia guardato dall’inizio alla fine «Il Grande Gatsby» per poi dichiarare: “Sai, alla fine non era poi così male”.
Black Mirror
Black Mirror è rapidamente diventato il Twilight Zone dell’era degli smartphone, facendo leva sulle ansie legate alla tecnologia di consumo e ai social media. La nuova stagione, approdata di recente su Netflix, spesso ha raggiunto e persino superato l’asticella fissata dalla serie al suo debutto nel 2011. Spettatori preoccupati per i pericoli della realtà virtuale o per ciò che potrebbe accadere se la propria mente in fin di vita venisse caricata nel cloud? Questa nuova stagione fa al caso loro.
Compagni di visione ideali: Chiunque sia alla ricerca di un buon motivo per abbandonare i social media e ibernarsi per l’inverno.
Insecure
Insecure potrebbe essere descritto come la serie Girls con donne di colore, ma così facendo si finirebbe fuori strada. Issa Rae, con l’aiuto del produttore televisivo Prentice Penny, offre uno sguardo profondo, semplice e profondamente ironico sulla vita a Los Angeles e su ciò che significa essere una goffa ventenne che vive in un simile contesto. Potrà anche non essere particolarmente innovativa nel filone delle tragicommedie via cavo, ma ciò non significa che non sia una serie unica che vale la pena di essere vista.
Compagni di visione ideali: Quella cugina che adora Broad City, ma ha bisogno di qualcosa di un po’ più fresco.
Crazy Ex-Girlfriend
Crazy Ex-Girlfriend è probabilmente uno dei migliori show oggi in televisione. È divertente, è variegato, ha molto da dire su quanto sia problematica la narrazione delle commedie romantiche, ed è un musical. Dietro alla sua storia d’amore c’è un’appassionante meditazione su come sia difficile trovare la felicità al giorno d’oggi. Da guardare nella remota possibilità di voler smaltire ballando le abbuffate.
Compagni di visione ideali: Un compagno di università che si diverte a prendere in giro i film Disney ma che continua a guardarli assiduamente.
Atlanta
Donald Glover ha descritto la sua serie Atlanta come un “Twin Peaks con rapper”, e… non si è sbagliato. Oltre a essere una sorta di lettera d’amore sulle vicissitudini dei neri in America, è anche sfacciatamente strana e sorprendente. Quanti altri show avrebbero dedicato un intero episodio a una finta intervista televisiva, con tanto di interruzioni pubblicitarie animate?
Compagni di visione ideali: Quell’amico che adora la musica trap e Twin Peaks, ovviamente.
Luke Cage (Netflix)
L’ultimo arrivato nella schiera di supereroi televisivi della Marvel, Luke Cage, vanta sia performance stellari che un punto di vista attuale sull’America di oggi. Luke Cage, che ha debuttato l’anno scorso nell’eccellente serie TV Jessica Jones, vive a Harlem mantenendo un profilo basso sotto al quale si cela uno dei molti eroi newyorchesi dotati di superpoteri. Ma non ci vorrà molto perché venga coinvolto dalla malavita del suo quartiere. Una visione da non perdere.
Compagni di visione ideali: Chiunque ami l’idea di un supereroe dei fumetti che incontra The Wire.
BoJack Horseman
BoJack Horseman potrebbe essere la serie “sadcom” migliore del momento e questa stagione non conosce posa. BoJack, attore di sitcom (nonché cavallo) ormai sul viale del tramonto, ha la reale possibilità di vincere un Oscar, ma l’industria potrebbe essere intenzionata a impedire che ciò accada. Nonostante sia ironica, la serie contempla anche tristezza e ombre quali componenti fondamentali non solo della commedia, ma anche della vita di tutti i giorni. Chi non ha ancora avuto modo di guardare questa serie dovrebbe veramente farlo.
Compagni di visione ideali: Persone care che adorano gli animali parlanti che discutono delle loro crisi esistenziali.
The Good Place
Cosa succederebbe se, dopo la morte, ci si ritrovasse in paradiso – salvo poi scoprire che si è arrivati qui a causa di un errore clericale? E cosa accadrebbe se si venisse a sapere che la maggior parte delle persone non ci arriva neanche, in paradiso? Che fare? Queste sono le premesse di The Good Place, con la sua visione deliziosamente assurda della vita dopo la morte che raffigura il paradiso come un luogo in cui non si dovranno più affrontare i postumi delle sbornie. È una serie divertente. Basta non stare troppo a pensare al fatto che in un luogo simile probabilmente non si arriverà mai.
Compagni di visione ideali: Quella zia che, negli ultimi anni, ha perso e successivamente ritrovato la fede.
This Is Us
Sono pochi gli show che riescono ad abbracciare la confusione della vita al pari di This Is Us. La serie è piena di persone con dei difetti, ma in fondo buone, che cercano difficoltosamente di andare avanti e di fare la cosa giusta, anche se la vita riserva loro tiri mancini come malattie o la morte di bambini. È una serie pesante, ma è anche sorprendente come spesso riesca a strappare risate dalle lacrime. Da guardare.
Compagni di visione ideali: La tenace nonna che durante la vita ne ha passate parecchie.
Search Party
19La generazione Y sarà anche fatta di disadattati, ma ciò non significa che non sia possibile trovare qualche piccolo frangente in cui si è obbligati a prendersi cura l’uno dell’altro. Search Party, che ha come protagonista Alia Shawkat di Arrested Development, segue le vicende di Dory che si ritrova alla ricerca di un vecchio compagno di università scomparso. Costellato da “amici” che sono ben lieti di scrivere su Twitter della sparizione, lo show fa confrontare lo spettatore su quanto la tecnologia riesca a scollegare dagli altri.
Compagni di visione ideali: Sé stessi, mentre si pensa ai propri cari.