7 miti sulla sopravvivenza che possono mettere a rischio la vostra vita
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Se applicati, alcuni luoghi comuni sulla sopravvivenza in realtà generano risultati opposti rispetto ai loro propositi.

La sopravvivenza nelle condizioni proibitive della natura non è affatto semplice e molte lezioni non possono essere imparate dalla televisione. Infatti, alcuni dei “consigli di sopravvivenza” che abbiamo ascoltato negli anni sono totalmente errati, spesso in maniera pericolosa.

Ecco alcuni miti su cui non vorrete fare affidamento nel caso in cui una breve escursione fuori porta dovesse diventare disastrosa.

1. Mito: Potete succhiare via il veleno dal morso di un serpente

7 miti sulla sopravvivenza che possono mettere a rischio la vostra vita

Realtà: se un morso inietta veleno, questo entrerà immediatamente nel flusso sanguigno. Mettere la vostra bocca sul morso porterà ulteriori batteri sulla ferita e il veleno potrebbe finire su di essa e nell’esofago. Se qualcuno viene morso, tentate di mantenere il battito a un ritmo normale e tenete l’arto interessato sotto il livello del cuore durante il tragitto in ospedale.

2. Mito: Fingetevi morti quando venite attaccati da un orso

Realtà: Se siete in un bosco e vedete un orso, la precauzione generale è quella di allontanarvi silenziosamente. Se l'orso si trova nel vostro giardino o vicino a dove vi siete accampati, cercate di apparire più grossi e rumorosi, poiché questo dovrebbe spaventarlo.

Ma nel caso di un vero attacco, la vostra strategia di reazione dovrebbe dipendere dall’orso e dal tipo di attacco. Non fingetevi mai morti se ad attaccarvi è un orso bruno, reagite sempre. Nella maggior parte dei casi, un orso bruno o un grizzly attacca per difendere se stesso o i suoi cuccioli. In queste occasioni vi metterà in guardia facendo dei versi e fingendo di caricare. Allontanatevi lentamente da un attacco difensivo. Se l’orso entra in contatto, fingetevi morti sdraiandovi a pancia in giù portandovi le mani alla nuca. Ma nel raro caso di un attacco predatorio, che arriva senza preavviso (o se l’orso sembra seguirvi) lottate per la vostra vita.

3. Mito: il muschio cresce sulla parte a nord di un albero

Realtà: il muschio può crescere su tutti i lati di un albero, a seconda delle condizioni ambientali. Non affidatevi a questo genere di folklore per orientarvi.

4. Mito: se un animale mangia qualcosa, potete mangiarla anche voi

Realtà: uccelli e scoiattoli possono mangiare alcuni tipi di bacche e funghi che ucciderebbero una persona.

5. Mito: Strofinate la pelle di qualcuno o immergetelo in una vasca calda se sta congelando

Realtà: strofinare la pelle ghiacciata può danneggiarla ancora di più e l’acqua calda può essere dannosa o può provocare uno shock a chi è in preda a congelamento o ipotermia. È necessario scaldarlo lentamente, preferibilmente con coperte e alcune bottiglie di acqua calda sotto le ascelle.

6. Mito: Se uno squalo vi attacca, dategli un pugno sul naso

Realtà: è molto difficile piazzare un buon pugno sul naso di uno squalo in movimento. Nei rari casi in cui uno squalo emerge per mordere, provate a mettere un oggetto solido tra voi e l’animale. Se non dovesse funzionare, colpitegli gli occhi e le branchie.

7. Mito: nuotate sempre parallelamente alla riva se venite trascinati in una corrente.

Realtà: una corrente di risacca è spaventosa, ma nuotare in modo direttamente parallelo alla riva funziona meglio se questa va direttamente in mare aperto. Ciò non è totalmente sbagliato, ma molte correnti di risacca posseggono un’angolazione – la vostra idea generale dovrebbe essere quella di stare a fianco della costa, ma nuotate perpendicolarmente alla corrente più che potete “diagonalmente alla linea di flusso e verso riva”, secondo la National Oceanic and Atmospheric Association. Potrebbe essere più semplice nuotare in una direzione invece che in un’altra. E non affaticatevi troppo; non deve sembrare che stiate andando controcorrente. Se non riuscite a nuotare, state a galla finché potete.

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