I dirigenti più accorti sanno che durante un colloquio di lavoro domande come: "Qual è la tua più grande forza?" e "Qual è la tua più grande debolezza?" non vengono dette semplicemente cosi. Ecco perché si tengono ben lontani dal fare queste domande cliché e pongono invece quelle più significative.
Molti dei dirigenti di maggior successo hanno le proprie domande preferite che rivelano tutto quello che c'è da sapere su un candidato di lavoro.
'Che cosa non hai potuto inserire nel tuo curriculum?'
Il fondatore del Virgin Group, Richard Branson, nel suo nuovo libro “The Virgin Way: Everything I Know About Leadership" racconta di non essere un fan dei colloqui di lavoro tradizionali.
"Ovviamente un buon CV è importante, ma se si dovesse assumere basandosi su quello che dicono di se stessi sulla carta, non avrebbe senso perdere tempo su un colloquio", scrive Branson. Ed è per questo che gli piace a chiedere: 'Che cosa non hai potuto inserire nel tuo curriculum?'
'In una scala da uno a 10, quanto sei strano ?'
Uno dei valori fondamentali di Zappos è quello di "creare divertimento e un po' di stranezze," ha detto a Business Insider Tony Hsieh, amministratore delegato della società.
Per assicurarsi di assumere i giusti candidati, Hsieh chiede di solito: "In una scala da uno a 10, quanto sei davvero strano?" Dice che il numero non è troppo importante, ma lo è come le persone rispondono alla domanda. Tuttavia, se "sei uno, probabilmente sei un po' troppo puritano per la cultura di Zappos," dice. "Se sei un 10, potresti essere un po’ troppo psicopatico per noi."
Un'altra domanda che Zappos di solito chiede ai candidati è: "In una scala da uno a 10, quanto sei fortunato nella vita?" Anche in questo caso, il numero non importa troppo, ma se sei un uno, non so perché ma ti accadranno cose brutte (e probabilmente accusi spesso gli altri). E se sei un 10, non si capisce perché ma sembrano capitarti sempre cose buone (e probabilmente manca la fiducia).
'Sei in piedi sulla superficie della Terra. Cammini un miglio a sud, un miglio ad ovest, e un miglio a nord. Finisce esattamente dove eri partito. Dove sei?'
Secondo la biografia "Elon Musk: Tesla, SpaceX, e la ricerca di un futuro fantastico", all’amministratore delegato di Tesla e SpaceX piace porre ai candidati questo enigma per testare la loro intelligenza.
Ci sono diverse risposte corrette, e uno di queste è il Polo Nord.
'Dimmi qualcosa di vero, sul quale quasi nessuno è d'accordo con te.'
II cofondatore di Paypal, managing partner della Founders Fund, e presidente della Clarium Capitale Peter Thiel sembra sempre assumere persone che non hanno paura di parlare usando la propria testa.
Per fare questo, pone sempre ai candidati e ai fondatori delle aziende che cercano un investimento questo quesito: 'Dimmi qualcosa di vero, sul quale quasi nessuno è d'accordo con te'.
In un'intervista del 2012 con Forbes, Thiel ha detto che il motivo per il quale ama fare questa domanda è che “è una sorta di test per testare l'originalità del pensiero, e in qualche misura, mettere alla prova il vostro coraggio nel parlare in un contesto difficile, come ad esempio un colloquio di lavoro”.
«Sei la persona più intelligente che conosco? '
Sydney Finkelstein, professore di economia di Dartmouth, nel suo nuovo libro "Superbosses" scrive che il presidente esecutivo della Oracle e manager Larry Ellison vuole assumere soltanto dipendenti con un talento eccezionale ed estremamente intelligenti, e di conseguenza ha allenato i suoi reclutatori a fare ai nuovi laureati questa domanda .
Se il candidato rispondeva "sì", era assunto. Se rispondeva "no", il reclutatore chiedeva: "Chi è?", e poi avrebbe cercato di assumere l'altra persona, invece, come ha riferito Business Insider precedentemente.
Secondo Finkelstein, superbosses come Ellison sono abbastanza sicuri delle proprie capacità, non si preoccupano di eclissare i dipendenti, e si pongono l’obiettivo di assumere persone che sono più intelligenti di loro, perché questi li sfideranno con idee migliori e soluzioni ai problemi.
'Che cosa vuoi fare da grande?'
A Stewart Butterfield, cofondatore di Flickr e amministratore delegato di Slack, piace porre ai candidati di posti di lavoro questa domanda, alla quale eravamo soliti rispondere ai nostri insegnanti e genitori quando eravamo bambini.
"Le buone risposte sono di solito riguardano settori in cui essi vogliono crescere, cose che vogliono imparare, cose che non hanno avuto la possibilità di realizzare ancora, ma vogliono realizzare", dice Adam Bryant del The New York Times . "Una risposta breve a questa domanda sarebbe automaticamente sbagliata."
'Che cosa faresti in caso di una apocalisse zombie?'
Questa sembra una domanda ridicola da chiedere, ma è posta ad ogni potenziale dipendente per un posto di lavoro nel Capriotti Sandwich Shop, una catena nazionale in franchising di ristoranti. Ashley Morris, amministratore delegato della società, dice che è il modo migliore per vedere come i candidati reagiscono sotto pressione.
"Non c'è realmente una sola risposta giusta, quindi è interessante anche per ottenere il parere di qualcuno e capire come pensano con la propria testa", spiega Morris. "La speranza è che in questo modo andremo a scoprire chi è questa persona e ciò che è veramente importante per lui, quello che conta davvero per la sua morale, e se il suo livello culturale è adatto."
'Qual è la tua citazione preferita?'
Karen Davis, vice presidente senior del Global Philanthropy di Hasbro, il giocattolo gigante, ha detto a Business Insider che il suo lavoro si concentra sul ricercare candidati con "un vero senso della passione e dello scopo." Quella domanda, dice, lo aiuta a capire chi sono i candidati realmente e ciò che veramente è importante per loro.
Dal momento che non c'è una sola risposta giusta, Davis è alla ricerca proprio di quei candidati che hanno una risposta.
"Pensa ai grandi leader in questo mondo, quelli che ricordiamo di più sono coloro che si sono realmente messi in gioco, cercando il cambiamento," dice. Vorrebbe che il suo aspirante all’ assunzioni seguisse quelle orme. "Voglio vedere se qualcuno è alla ricerca di fonti di ispirazione."
'Parlami dei tuoi fallimenti.'
Una buona risposta a questa domanda è importante perché significa che il candidato non ha paura di assumere dei rischi e ammetterà quando le cose non funzionano, dice Jenny Ming, presidente e amministratore delegato del negozio di abbigliamento Charlotte Russe ed ex amministratore delegato di Old Navy.
"Non deve per forza riguardare il lavoro, ma potrebbe essere una lezione di vita e penso che sia abbastanza interessante sapere cosa hanno fatto dopo.." dice lei. "Come hanno fatto a superare questo? Cerco sempre qualcuno che ammette tranquillamente quando qualcosa non ha funzionato."
Alla gente piace sempre raccontare i propri successi, spiega, ma non sempre vogliono dire ciò che non ha funzionato così bene per loro.