Come iniziare a collezionare vino
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Se questo è l’anno in cui volete cominciare a far scorta di vini eccellenti, ecco cosa è necessario sapere per potere iniziare.

È probabile che siate rimaste disgustati dai numeri delle aste (“Una cassa di Romanée-Conti è stata aggiudicata per 59.000 dollari) e che abbiate pensato che collezionare vini sia soltanto un prestigioso gioco per ricconi. Ma non è soltanto per quelli con i portafogli più pieni. Sebbene una grave inflazione dei prezzi abbia colpito la prima – e la seconda – coltivazione di Bordeaux, grand cru e premier cru di Borgogna, ci sono ancora dei discreti pezzi da collezione là fuori per coloro che sono agli inizi o che stanno cercando di decidere cosa fare con il bonus di quest’anno. Ecco cosa dovete sapere e cosa collezionare in questo momento.

Preparate un piano

Lotto della collezione di John Stott, uomo d'affari di Wall Street, esbito a Sotheby

Vi prego. Come molti amanti dei vini, ho cominciato con l’arraffare a casaccio dei rossi a basso costo e ho finito con il trovarmi un miscuglio disorganizzato di casse e bottiglie in un angolo della mia cantina. Sono diventato metodico riguardo alla mia riserva abbastanza invecchiata.

Ci sono molti motivi per collezionare. Ad esempio, è comodo avere dei buoni vini a portata di mano così da non dover correre all’ultimo minuto alla ricerca di bottiglie importanti per una cena speciale. E risparmierete molto comprando la roba migliore quando è giovane ed economica – e facendola invecchiare voi stessi – piuttosto che dover pagare prezzi alti per esemplari maturi di difficile reperibilità.

Nonostante la maggior parte dei vini sia fatta per essere consumata nel giro di pochi mesi, i migliori rossi hanno un sapore molto più buono se sono invecchiati di almeno diversi anni, persino di una decina, o anche di più. Il sapore audace del tannino e il gusto fruttato si evolvono in strati di terrosa complessità che ripagano il tempo passato nell’attesa di assaggiarli (anche un certo numero di bianchi, conservati grazie all’acidità elevata, migliora con il tempo).

Seguite i vostri gusti

Comprare del vino è come comprare dell’arte, tranne per il fatto che dovrete consumarne almeno una parte per potervelo godere. Quindi prendete ciò che vi piace. Gli unici vini che vale davvero la pena di collezionare sono quelli che amate bere realmente. Potenziale investimento? Ricordate che il vino non è liquido (scusate il gioco di parole) così come lo sono le azioni e non ci sono garanzie che i prezzi delle vostre bottiglie possano aumentare fino a dei livelli di cui potersi vantare nel momento in cui li vorrete vendere.

Chateau de Pibarnon

Assaggiate prima di comprare

Comprate una bottiglia e provatela prima di comprarne una cassa. Ma non vi consiglio di comprare più di due casse di un qualsiasi vino. Il motivo? I gusti del collezionista si evolvono. Ho visto ex fanatici del culto del Cabernet svendere all’asta casse dopo casse per far sì che potessero spendere soldi per la loro nuova passione, il Borgogna.

Pensate alle scorte

Non c’è motivo di lasciare dei buoni vini a riposare in eleganti scaffali in cucina. Tristemente, ho visto troppi rossi costosi esposti come arredamento venire gradualmente distrutti perché la temperatura era troppo alta (una costante di circa 12 gradi è l’ideale) o perché la bassa umidità aveva fatto seccare il tappo. Investite in un’unità a temperatura controllata, tenete un inventario di quello che acquistate e non dimenticate di elencarlo nella vostra assicurazione in caso di un’interruzione di corrente.

Trovate un venditore di fiducia

Acquistare da un commerciante affidabile, o direttamente da un’azienda vinicola, è meglio che partecipare a un’asta, almeno quando siete agli inizi. E non fatevi ammaliare da quei prezzi che sono troppo belli per essere veri. Un rivenditore di Premier Cru della California offriva strepitosi affari su categorie di Cru di Bordeaux e adesso è stato citato in giudizio da clienti furiosi che non hanno mai avuto i loro vini.

E adesso… da dove iniziare?

Cosa collezionare? Dimenticatevi dei trofei troppo ostentati e dei vini ricercati provenienti dalle regioni che i collezionisti grandi e avviati ignorano. Scegliete un posto che vi piace (come la Provenza) o le aziende vinicole che avete visitato. Di seguito, ecco la mia lista delle sei regioni che ad oggi sono sottovalutate e nelle quali è ancora possibile trovare annate più vecchie a prezzi ragionevoli.

California e Oregon: I pinot neri della costa occidentale non compaiono alle aste allo stesso modo dei Napa Cabernet, quindi alcuni possono essere reperiti per meno di 50 dollari. Eppure molti hanno l’equilibrio e l’acidità giusti per poter invecchiare. Date un’occhiata agli imbottigliatori meno costosi da Kutch, Failla, Ceritas e Knez (tutti della Costa di Sonoma e della Anderson Valley) e da Eyrie dell’Oregon.

Olga Raffault Chinon Les Picasses 1989

Valle della Loira: Al momento questo è territorio di pezzi da collezione di prima classe con rossi dal Cabernet Franc e bianchi dallo Chenin Blanc che invecchiano brillantemente fino a 30 anni e a volte anche di più. I migliori rossi provengono da Chinon, Bourgueil e Saumur-Champigny, come ad esempio l’Olga Raffault Chinon Les Picasses (annate attuali a 25 dollari, 1989 a 75 dollari) e il Catherine et Pierre Breton Bourgueil Les Perrières (a 40 dollari, annate più vecchie ad 80 dollari). Per I bianchi secchi, date uno sguardo a Savennières (Domaine du Closel), Montlouis (Jacky Blot) e Vouvray (Domaine Huet).

Provenza: La regione non è soltanto per il rosé. Dei rossi corposi provenienti da Bandol (a est di Marsiglia), ad esempio, derivano dal mataro e hanno la carica e l’intensità per durare. Il più elegante è l’intenso e squisitamente aromatico Château de Pibaron (annate attuali a 40 dollari, annate più vecchie a 65 dollari).

Beaujolais: I rossi provenienti dai crus di Moulin-à-Vent e di Morgon, derivanti da Gamay cresciuti su suolo granitico hanno lo stesso peso e struttura dei frutti ricchi e possono essere degni di nota e ben invecchiati così come lo sono i Borgogna. Le recenti annate del 2014 e del 2011 (insieme a quella del 2015) sono eccellenti. Delle meravigliose bottiglie provengono da Domaine du Vissoux (Moulin-à-Vent) e a Morgon da Domaines Louis-Claude Desvignes, Jean-Paul Thévenet e Jean Foillard. Le annate più recenti sono a circa 25 dollari.

Viña Real Gran Reserva

Rioja: Questa regione storica della Spagna centrale è nota per i suoi rossi longevi e molte aziende vinicole fanno uscire regolarmente vecchie annate eleganti dai “cimiteri” pieni di ragnatele delle loro cantine. Una è la CVNE (Compañía Vinícola del Norte de España), il cui fortemente complesso e dai toni foschi Imperial Gran Reserva (annata attuale a 55 dollari, annate più vecchie dai 60 dollari in su) e il più brillante e più speziato Viña Real Gran Reserva (annata attuale a 35 dollari, annate più vecchie dai 65 dollari in su) derivano principalmente dal Tempranillo.

Germania: Il perché i Riesling di questo paese siano ancora così sottovalutati resta un mistero per me. Questi bianchi sono brillanti, vivaci, da giovani si abbiano bene al cibo e sviluppano una complessità sorprendente dopo i cinque anni fino ai dieci e più. Ho avuto bottiglie dagli anni ’20 che cantano ancora. Anche i migliori vini “Grosses Gewächs” (grand cru) da produttori eccezionali come Keller, Dönnhoff e Zilliken costano dai 25 ai 50 dollari a bottiglia.

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