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Il fondatore di PeopleSparkHQ, Mitchell Harper, ha parlato di come la pensa il 2% delle persone. Letteralmente.

La maggior parte delle persone vivono in uno stato reattivo. Lavorano su qualcosa finché qualcuno non li distrae. Poi reagiscono a quello di cui l’altra persona ha bisogno. Questo vale sia a casa che in ufficio. Ed è il modo più facile per far girare la ruota per mesi o perfino per anni e anni.

Guarda il calendario della maggior parte delle persone e troverai un buon assortimento dei soliti eventi come riunione di gruppo, a quattr’occhi, pranzi, ecc. Potresti anche trovare eventi personali come cene di famiglia, partite di pallone, compleanni, ecc.

Ma cos’è che non troverai nel 98% dei calendari?

Tempo destinato al semplice pensare. Blocchi di 1, 2 o perfino 3 ore alla volta con nessuna agenda. Nessun partecipante aggiuntivo. Niente di niente. Solo “tempo per pensare”.

Il tempo è la nostra risorsa più preziosa. E come lo spendi influenza in che modo agisci in ogni aspetto della tua vita. Vuoi un corpo migliore? Passa più tempo a mangiare meglio. Vuoi essere un marito/una moglie migliore? Passa più tempo ad ascoltare. Fin qui tutto chiaro.

Ma come fai a sapere se stai lavorando sulle cose giuste? Indovinato, devi ricontrollare continuamente i tuoi obiettivi e le tue strategie. Qualche volta ha senso farlo con altre persone (colleghi, consiglio, partner, famiglia), ma hai anche bisogno di tempo da solo, dove puoi semplicemente mettere tutte le carte in tavola e pensare a cosa funziona e cosa no.

Allora, a cosa dovresti “pensare” durante il tempo programmato per pensare? Ecco alcune idee:

  1. Come stanno andando le mie relazioni importanti?
  2. In quali obiettivi non sto facendo nessun progresso? Perché?
  3. Cosa sta per arrivare per cui devo essere preparato?
  4. Cosa dovrei fare in modo diverso?
  5. Quali nuove abilità devo iniziare ad imparare? Perché?
  6. Sono felice? Se no, perché?
  7. Come posso fare di più questa settimana?
  8. Dovrei prendermi delle ferie?
  9. Sto lavorando duro abbastanza?

So di sicuro che passi già del tempo a pensare a queste cose, ma scommetto che lo fai in tranci di 10 o 20 minuti qua e là, non 1 o 2 ore di pensiero ininterrotto, seduto in un posto tranquillo, ogni settimana.

Mentre mi preparavo a lanciare la mia compagnia PeopleSpark, all’inizio di quest’anno, ho programmato 5 ore alla settimana solo per pensare.

Durante quelle ore non ero disponibile ed ero letteralmente irraggiungibile per il mondo esterno. Spegnevo il telefonino, chiudevo la casella della posta, impostavo il mio Mac su Non disturbare e mettevo un messaggio sulla porta “Non disturbare fino alle 2 del pomeriggio”.

Durante il mio tempo per pensare mi concentro a non “fare” niente. Non cerco di progredire su qualcosa di tangibile. Non spunto obiettivi sulla lista di Cose da fare. Siedo in silenzio e penso alle cose che sono importanti o prioritarie.

Ho imparato questa “abitudine per avere successo” da un maestro di vita nel 2011 ed è una strategia comune usata da tutti, da Beyonce, Bill Clinton, Roger Federer, Richard Branson a Tony Robbins.

Di quanto tempo per pensare abbiamo bisogno ogni settimana e qual è il giorno migliore? Le risposte variano a seconda di come lavori, ma nel mio caso era lunedì mattino dalle 8 alle 11 e venerdì pomeriggio dalle 4 alle 6. Creavo semplicemente due eventi ricorrenti nel mio calendario ogni settimana per quelle ore e li chiamavo “Tempo per pensare”.

È un programma così semplice, ma se ti ci attieni ti trasformerà la vita. Provaci e non ne sarai deluso.

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