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Questo ragazzo ‘senzatetto’ vola gratis in prima classe e sostiene che chiunque possa farlo. Ecco come.

Ben Schlappig è un travel blogger di 25 anni. Ed è privo di fissa dimora, dal momento che trascorre la maggior parte del tempo in volo viaggiando gratuitamente in business class. Afferma che, giocandosi bene le proprie carte, chiunque possa ottenere dei biglietti in prima classe. “Potrà anche sembrare un luogo comune, ma sto vivendo il mio sogno,” ha dichiarato.

Ecco la storia di Schlappig.

Schlappig è un noto travel blogger. Il suo blog, “One Mile at a Time,” conta oltre 35 mila follower su Twitter e 55 mila su Instagram.

Viaggiare è molto più che un hobby per Schlappig – è alla stregua di un’ossessione. “Sin da giovane, le sole cose che volevo fare erano volare e viaggiare,” afferma.

Questa ossessione si è trasformata in un lavoro a tutti gli effetti: oggi si guadagna da vivere grazie al suo blog e a un’azienda da lui gestita che si occupa di consulenze di viaggio. Questo è il suo costume da bagno.

Ma Schlappig è famoso soprattutto perché viaggia gratis in giro per il mondo grazie alle miglia accumulate coi programmi frequent flyer e ai premi delle carte di credito. Qualcuno lo definisce un “appassionato” professionista.

Solo quest’anno Schlappig ha volato per oltre 80 mila chilometri, trascorrendo più tempo al di fuori degli USA piuttosto che in patria. Nel corso dell’intervista era in visita ai suoi genitori in Florida ma aveva in programma di andare alle Maldive per capodanno – a costo zero su un volo Etihad di prima classe, come quello in fotografia.

Ma come ci riesce? Grazie a una combinazione di diversi trucchi, anche se Schlappig sostiene che tutti possano farlo. “Teoricamente, con un minimo di sforzo, chiunque può volare in prima classe per pochi spiccioli,” dichiara.

“Attraversando la prima classe le persone pensano automaticamente che i passeggeri lì seduti siano multimiliardari disposti a spendere migliaia di dollari per quei posti. Non lo sono e, nella maggior parte dei casi, non l’hanno fatto. Sono soprattutto individui che, con l’obiettivo di guadagnare miglia, si sono impegnati più degli altri,” sostiene.

È questo il motivo per cui Schlappig non ha più una casa. Due anni fa ha deciso di lasciare il suo appartamento di Seattle e di vendere tutte le sue cose. “Sono intenzionalmente un senzatetto,” dice.

Ed è così che Schlappig trascorre la maggior parte del tempo sugli aerei o negli hotel in giro per il mondo. Ogni settimana viaggia almeno su un volo internazionale e cerca di non rimanere nello stesso posto per più di tre giorni. Paga la maggior parte dei propri soggiorni alberghieri sfruttando i premi e i programmi di fedeltà delle carte di credito.

Ciò comporta che Schlappig viaggi portando con sé tutte le sue cose. Adesso vive con un bagaglio a mano da 50 centimetri e non imbarca mai valigie in stiva. “Vivere con una piccola valigia mi ha insegnato molto riguardo al minimalismo e a come i beni materiali non mi rendano felice,” afferma.

Così facendo risparmia anche, visto che non deve sostenere costi per l’affitto, l’automobile o qualsiasi altra spesa fissa che il vivere in un determinato luogo comporta. Significa anche trascorrere più tempo nelle lavanderie a gettone, come questa.

Ma poiché preferisce volare in prima classe e soggiornare in alberghi a cinque stelle, Schlappig dichiara che finisce con lo spendere più o meno come se vivesse nello stesso luogo. Dopotutto, occorre pagare per ottenere le miglia e i punti delle carte di credito.

Rispetto a tutto quello che spende, tuttavia, Schlappig ottiene ritorni economici di gran lunga superiori. “Il valore commerciale dei viaggi che ho compiuto quest’anno è pari a oltre un milione di dollari. E io ho speso molto, molto meno,” sostiene.

Schlappig acquista quasi tutti i suoi biglietti in prima classe sui voli internazionali utilizzando le miglia dei programmi frequent flyer. Qualche volta acquista deliberatamente dei biglietti in prima classe, se economici, perché con essi si guadagnano molte più miglia. Ad esempio, sostiene che le tariffe in business class per Il Cairo (Egitto) e Colombo (Sri Lanka) costino decisamente poco.

Oltre la metà delle sue miglia frequent flyer sono tuttavia ottenute attraverso “mezzi diversi dal volo”, dichiara Schlappig, in particolare mediante punti associati all’uso delle carte di credito o programmi di acquisto di terze parti che permettono di accumulare miglia: “Su base giornaliera non prendo nemmeno una decisione senza pensare alle possibilità di guadagnare miglia. Dai ristoranti allo shopping, esistono davvero tanti modi per accumularne.”

Schlappig condivide tre regole generali per conquistare il maggior numero possibile di miglia premio.

La prima è cercare di massimizzare i punti ottenuti sottoscrivendo le carte di credito. Alcune carte regalano più di 50 mila punti ai neoiscritti e a chi effettua importi minimi di spesa, dichiara.

In seconda battuta occorre sfruttare al massimo le ricompense offerte sulle cose acquistate quotidianamente. Perciò occorre scegliere carte di credito che offrano il maggior numero di punti nelle categorie di acquisto in cui si è soliti spendere di più. “Io possiedo una carta di credito che assegna il triplo dei punti su tutti gli acquisti legati a ristoranti e viaggi, che rappresentano la maggior parte delle mie spese.”

La terza regola è acquistare miglia quando sono in offerta. Schlappig sostiene che molte linee aeree offrano sconti sulle miglia in vendita, che definisce “un modo fantastico per volare in prima classe con una manciata di spiccioli.” Alcuni dei suoi programmi preferiti sono l’Alaska Mileage Plan e l’Avianca LifeMiles. Un elenco completo di programmi consigliati è riportato sul suo blog.

In aggiunta a quanto detto sinora, Schlappig guadagna miglia gratis attraverso quelle che definisce come “tratte da miglia,” su cui vola con l’unico obiettivo di accumulare bonus. Due anni fa, ad esempio, è volato verso il Brasile per otto volte in nove giorni allo scopo di guadagnarne. Agli inizi dell’anno si è anche recato a Pechino per tre volte in un solo mese. Sì, questo è proprio un DJ che si esibisce su un aereo.

In effetti Schlappig si dedica alle proprie “tratte da miglia” dall’età di 14 anni, quando scoprì che la compagnia United Airlines regalava 5000 miglia bonus su ogni viaggio.

Ha persuaso i suoi genitori a finanziare i suoi voli in lungo e in largo per il paese, che qualche volta arrivavano a essere persino otto alla settimana. All’età di 15 anni era solito viaggiare quasi ogni weekend. “Naturalmente mi piaceva, ma ad essere sinceri pensavo anche di essere matto,” afferma.

Così facendo è riuscito ad accumulare un quantitativo spropositato di miglia gratis, utilizzandole poi per il consueto viaggio annuale della sua famiglia in Germania, paese di origine dei genitori. “Pagavano meno per le mie ‘tratte da miglia’ rispetto al costo dei biglietti in classe economica che avrebbero dovuto acquistare per volare ogni estate in Germania”, dichiara.

Tutto questo si è rapidamente trasformato in un’ossessione. Dopo un rifiuto al suo primo e unico colloquio di lavoro dopo l’università, per un impiego full time, Schlappig ha deciso di lanciare il proprio blog di viaggio e di guadagnarsi il pane quotidiano occupandosi semplicemente di ciò che gli piaceva fare. Ha iniziato a fare il blogger nel 2008.

Dice che la cosa migliore del suo lavoro sia il fatto di poter vedere il mondo e incontrare così tante persone interessanti. Tra di esse un numero imprecisato di celebrità che sono state sue compagne di viaggio, come il presentatore della CNN Richard Quest.

La città che preferisce è Hong Kong, per via della sua energia e diversità. Afferma che Bali e la Nuova Zelanda siano tra le sue destinazioni d’elezione per le vacanze.

Indica gli appartamenti in prima classe degli A380 Etihad come la miglior esperienza di viaggio in assoluto. “Ho recensito tutti i migliori voli del mondo in prima classe, e gli appartamenti sugli A380 Etihad sono una categoria a sé stante,” dichiara. Ecco uno degli alloggi in cui ha volato.

Anche questo bar, a bordo di un aereo della compagnia Emirates, è davvero incredibile.

E che dire delle docce in aereo? “Anche se mi sono fatto più di una dozzina di docce in volo, non riesco a togliermi dalla mente il senso di novità del concedermi una doccia a più di 10 mila metri di altezza sulla prima classe degli A380 di Emirates o Etihad. Ogni volta che ci penso sorrido,” afferma.

E questa è una delle sue sale d'attesa preferite (di Qatar Airways).

Anche il cibo è migliore. Ecco la specialità a base di aragosta “Book the Cook” proposta da Singapore Airlines.

Questo è l’A380, l’aeroplano preferito di Schlappig.

Essendo così spesso in viaggio si è ritrovato nel bel mezzo di molte situazioni bizzarre. Ha confessato che, una volta, è stato cancellato da un volo perché le autorità aeroportuali avevano ritenuto “sospetti” i suoi viaggi continui.

Ha anche assistito a scene di persone che espletavano i propri bisogni nei corridoi, allo scoppio di risse e all’allontanamento di diversi viaggiatori dagli aerei da parte della polizia. In questa fotografia una passeggera di prima classe sta portando al bagno il proprio cane.

Lo sapevate che alcuni servizi igienici di prima classe sono muniti di orinatoi?

E se atterraste in una zona remota dell’aeroporto? Nessun problema: Etihad mette a vostra disposizione questa BMW.

Una volta, a bordo di un aereo della Royal Jordanian diretto da Bangkok a Hong Kong, Schlappig pensò che l’aereo sarebbe precipitato, causandone la morte. In seguito a quel volo, per mesi ebbe a che fare con la paura di volare arrivando persino a dirsi che non avrebbe mai più viaggiato in aereo. “La cosa è stata ancor più devastante, visto che volare era la mia passione più grande e quello che più di tutto mi piaceva fare. Fortunatamente sono riuscito a venirne fuori,” ammette.

A causa di tutto questo viaggiare, e del non avere una casa, è inevitabile pagare un prezzo dal punto di vista fisico. Schlappig afferma che le parti peggiori del proprio lavoro sono il perenne jet lag e la stanchezza.

È anche difficile, al tempo stesso, intrecciare una relazione sentimentale seria anche se Schlappig dichiara che la solitudine non è un grosso problema. “In realtà da quando vivo negli hotel mi sono ritrovato a essere meno solo, perché posso passare a trovare i miei amici sparsi per il mondo come mai prima d’ora,” sostiene. Questo è un cartello in cui si è imbattuto in uno dei suoi tanti voli.

Inoltre Schlappig non ha alcuna intenzione di smettere. “Mi piacerebbe continuare a farlo finché riuscirò, anche se dovessi ridurre la frequenza dei miei spostamenti,” afferma. Spesso viene intervistato come esperto nel settore dei viaggi.

“Potrà sembrare banale, ma sto vivendo il mio sogno,” ha aggiunto Schlappig. “Ciò che mi spinge a continuare è il fatto che sia una passione senza tempo. Provo oggi lo stesso entusiasmo di quand’ero un ragazzino nell’ammirare un tramonto a 12 mila metri di quota.”

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