I libri dell’anno secondo Mark Zuckerberg
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Il creatore di Facebook raccomanda le sue letture preferite del 2015.

L'AD di Facebook, Mark Zuckerberg nel 2015 decise che avrebbe letto un libro ogni due settimane:

I libri ti permettono di esplorare a fondo un argomento e di andare più a fondo che con la maggior parte dei media di oggi" Zuckerberg ha scritto sulla sua pagina personale di Facebook che". "Cerco di spostare ulteriormente le mie fonti di informazioni dai media alla lettura di libri".

Per raggiungere questo obiettivo, ha creato il club per lettori "Un anno di libri", in cui discute con i membri della comunità di Facebook, i libri che ha letto.

Abbiamo raggruppato la lista delle sue scelte e perché pensa che tutti li dovrebbero leggere:

"Ordine mondiale" di Henry Kissinger

Nelle settimane successive alla nascita di sua figlia Max, Zuckerberg afferma di aver pensato molto sull'importanza di creare un mondo di pace per le generazioni future.

"L'ordine mondiale" spiega al lettore i punti più delicati su come dei paesi diversi si siano tradizionalmente rapportati l'un l'altro, commesso degli errori e imparato a mostrare compassione sui punti di vista differenti.

Si tratta di un libro molto adatto all'epoca attuale, in cui il conflitto globale a volte può sembrare impossibile da risolvere.

"Perché le nazioni falliscono" di Daren Acemoglu e James Robinson

"Perché le nazioni falliscono" è una panoramica di 15 anni di ricerca dell'economista all'MIT, Daren Acemoglu, e dell'esperto in scienze politiche ad Harvard, James Robinson; è stato pubblicato nel 2012.

Gli autori sostengono che "i governi estrattivi" utilizzano il controllo per far rispettare il potere dei pochi eletti, invece "i governi inclusivi" creano dei mercati aperti che consentono ai cittadini di spendere e investire liberamente il denaro e che la crescita economica non sempre indica la salute a lungo termine di un paese.

In questi ultimi anni, l'interesse di Zuckerberg nella filantropia è cresciuto assieme alla sua ricchezza; scrive di aver scelto questo libro per capire meglio le origini della povertà globale.

"Un ottimista razionale" di Matt Ridley

"Un ottimista razionale", pubblicato per la prima volta nel 2010, è il più popolare e forse il più controverso dei libri dello scrittore di scienza popolare, Matt Ridley.

In esso, egli sostiene che il concetto di mercato è la fonte del progresso umano e che il progresso è accelerato quando il mercato viene mantenuto il più libero possibile. L'evoluzione delle idee che ne risulta permetterà all'umanità di migliorare costantemente le sue condizioni di vita, nonostante le minacce di un cambio climatico e la sovrappopolazione.

Zuckerberg dice di aver scelto questo libro perché applica una teoria inversa a "Perché le nazioni falliscono", nel quale si sostiene che le forze sociali e politiche controllano le forze economiche. "Sono curioso di vedere quale idea trova più favore dopo aver esplorato entrambe le strutture", scrive Zuckerberg.

"Il problema dei tre corpi" di Liu Cixin

"Il problema dei tre corpi" è stato pubblicato in Cina nel 2008 e la traduzione in inglese, uscita l'anno scorso, ha vinto il Premio Hugo come miglior romanzo del 2015, un premio per il libro di fantascienza dell'anno.

È ambientato durante la Rivoluzione Culturale di Mao Zedong e si fa interessante quando una razza aliena decide di invadere la Terra dopo che il governo cinese ha inviato segretamente un segnale nello spazio. È degno di nota perché è stato annunciato come l'indice di un cambiamento culturale in Cina, dove la rapida modernizzazione e il progresso hanno catturato l'immaginazione del pubblico.

Zuckerberg scrive che si tratta di uno svago divertente dalla parte di materiale più pesante che sta leggendo nel suo club di lettori.

"Genoma" di Matt Ridley

Ridley è l'unico autore che comparire due volte nella lista di Zuckerberg.

Il suo libro del 1990, "Genoma", è un'esplorazione sia dell'evoluzione dei geni che della crescita nel settore della genetica.

"Questo libro propone di raccontare una storia dell'umanità dal punto di vista della genetica, piuttosto che da quello della sociologia", scrive Zuckerberg. "Dovrebbe integrare le altre grandi storie che ho letto quest'anno".

"I muqaddimah" di Ibn Khaldun

"I muqaddimah", che si traduce in "I prolegomeni", è stato scritto nel 1377 dallo storico islamico Khaldun. È un tentativo di spogliare il progresso dell'umanità dai pregiudizi dei documenti storici ed estrapolarne gli elementi universali.

L'approccio scientifico rivoluzionario di Khaldun alla storia lo consacra come uno dei padri della sociologia moderna e della storiografia.

"Mentre, dopo oltre 700 anni di progresso, gran parte di quello che si credeva allora è stato ora smentito, è ancora molto interessante vedere cosa fosse stato capito fino a quel momento e la visione globale del mondo considerato tutto nell'insieme", scrive Zuckerberg.

"Da animali a dei" di Yuval Noah Harari

Pubblicato per la prima volta nel 2014, "Da animali a dei" è un acclamato best-seller internazionale di Harari, storico all'università ebraica di Gerusalemme. Nel suo libro segue l'evoluzione dell'Homo sapiens, da cacciatori-raccoglitori a "dèi" auto-gestionati del futuro.

Zuckerberg scrive che Dopo I Muqaddimah, che è una storia dal punto di vista di un intellettuale del 1300, 'Da animali a dèi' è un'esplorazione contemporanea di molte domande simili".

"Le varie forme dell'esperienza religiosa" di William James

Secondo l'Enciclopedia filosofica di Internet, presso l'Università del Tennessee, William James (1842-1910) è "considerato da molti come il più perspicace e stimolante dei filosofi americani".

"Le varie forme dell'esperienza religiosa" è una raccolta di lezioni scritte che esplorano la coscienza religiosa e la meccanica su come le persone utilizzano la religione come risorsa di significati, persuadendoli ad andare avanti nella vita con energia e determinazione.

"Quando ho letto 'Da animali a dei', ho trovato il capitolo sull'evoluzione del ruolo della religione nella vita umana, molto interessante e mi è sembrato qualcosa in cui volevo andare più in profondità", scrive Zuckerberg.

"Il declino della violenza" di Steven Pinker

Zuckerberg ammette che questo libro da 800 pagine, pieno di dati da uno psicologo di Harvard, può sembrare intimidatorio.

Ma la scrittura è in realtà di facile lettura ed egli pensa che lo studio di Pinker su come la violenza sia diminuita nel corso della storia, nonostante sembri essere amplificata da un ciclo costante di notizie, 24 ore al giorno, e dai social media, è qualcosa che può offrire una prospettiva innovatrice.

Da notare che anche Bill Gates lo considera uno dei libri più importanti che abbia mai letto.

"La struttura delle rivoluzioni scientifiche" di Thomas S. Kuhn

Se cerchi un libro di filosofia da consigliare ad un fisico, è probabilmente "La struttura delle rivoluzioni scientifiche".

Secondo l'Enciclopedia filosofica di Stanford, dalla sua prima pubblicazione nel 1962, questo sguardo sull'evoluzione scientifica e sull'effetto che ha sul mondo moderno, è diventato "uno dei libri accademici più citati di tutti i tempi". Zuckerberg sostiene che essere consapevoli di come le scoperte scientifiche siano le catalizzatrici del progresso sociale, possa rappresentare una "forza sociale positiva".

Il libro di Kuhn è conosciuto per aver introdotto la frase "cambiamento di paradigma", che rappresenta i casi nella storia della scienza, in cui un punto di vista è stato modificato fondamentalmente, come quando la fisica quantistica ha sostituito la meccanica newtoniana.

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