Perché ogni fotografo in viaggio dovrebbe portare un taccuino con sé
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Il fotografo Jens Lennartsson condivide su Medium i suoi pensieri sulla fotografia di viaggio.

Ancora prima di riprendere la mia carriera di scrittore - per essere in grado sia di fare foto che scrivere per gli articoli che sto facendo - ho iniziato a portare con me un quadernetto nero, tascabile. Questo quaderno degli appunti è ciò a cui mi rivolgo quando mi siedo per iniziare a scrivere i miei articoli. È pieno di parole, frasi e lettere, la maggior parte dei quali scritti in una grafia poco decifrabile. Lo uso per scrivere gli indirizzi e i nomi dei ristoranti e degli alberghi che visito. E gli orari dei treni oppure i nomi di piatti tradizionali, annotazioni di carattere pratico, utile. Ma tutti questi fatti sono disponibili online, per voi e per chiunque altro.

Le parole più importanti da annotare sono i dettagli che non si possono trovare su Google. Com'è visitare quel particolare ristorante, che sapore ha il piatto principale o cosa sia accaduto a quel cameriere con una cicatrice sul labbro superiore. L'obiettivo è quello di raccogliere qualcosa che non tutti sanno (o meglio, che solo le persone che hanno visitato lo stesso posto possono sapere).

Sei un fotografo, perché occorre scrivere?

Perché fare lo sforzo di prendere appunti? La ragione più ovvia è che si potrebbero guadagnare soldi una volta a casa.

Come mai? Il fatto è che di solito è molto più facile vendere le tue foto se sei in grado di consegnarle accompagnate da un testo. Ma non si pensi neanche per un secondo che si tratta solo di scrivere un paio di paragrafi e sperare che ciò faccia vendere le foto. Ci sono tanti scrittori che vogliono diventare giornalisti di viaggio quanti sono i fotografi che sognano di guadagnare facendo foto di viaggio. Si deve anche essere bravi a scrivere! Tuttavia, non si tratta di scrivere migliaia e migliaia di parole, bensì di avere una buona scrittura. Sfogliate qualsiasi rivista di viaggi e vi renderete conto che la lunghezza varia.

Donna che fuma nel ristorante prima dell'apertura. L'Avana, Cuba 2012.

Rende la vostra esperienza quattro volte più forte

Anche se non si prevede di dedicarsi al giornalismo quando si torna a casa, l'atto di prendere appunti renderà l'esperienza di viaggio più incisiva! Prendere il vostro taccuino e spendere qualche minuto, qua e là, per buttare giù quello che sta accadendo intorno a voi, vi renderà più consapevoli. All'improvviso, vi renderete conto, molto più di quanto pensavate prima, di quello che i dintorni offrono.

Inizierete a notare i colori delle pareti e i rumori della cucina. A sentire l'odore del cibo davanti a voi prima di dare il primo morso, solo per essere in grado di cogliere un modo per descriverlo a parole. I dettagli delle persone intorno a voi, persino i colori dei loro occhi, diventeranno gli obiettivi del vostro interesse.

Non è possibile prendere troppi appunti, però. All'inizio, ricordo che pensavo "mi ricorderò di questo" oppure "guarderò le foto per scoprire che aspetto aveva". Ma due settimane più tardi, dopo innumerevoli nuovi incontri (e altrettanti bicchieri di vino), i dettagli diventeranno sfocati e dimenticati. E anche se sapete in anticipo che scriverete un articolo su un argomento specifico e state raccogliendo frammenti di fatti per questo, che ne sarà se poi avrete l'opportunità di scrivere un altro pezzo sull'argomento e vi mancheranno le informazioni e gli appunti?

Ecco alcune cose che vi aiuteranno a iniziare.

Capri, Italia 2013.

1. Passate in rassegna tutti i sensi

Quello che vedete sarà la cosa più ovvia e solitamente la più semplice. Ma non basta prendere nota dell'immagine nel suo complesso, assicuratevi di andare nei minimi dettagli: I pezzi di vernice che cadono dal muro, il piccolo insetto a spasso per la tovaglia oppure le rughe sul volto del poliziotto. Questi sono i dettagli che instilleranno vita in una monografia di viaggio e che faranno sentire il lettore come se fosse lì con voi.

Quando avrete scritto tutto quello che vedete, trascorrete un po' di tempo a identificare che tipo di odori si trovano intorno a voi. Non annotate semplicemente "pollo alla griglia", che è troppo vago. Non scrivete l'ODORE che sentite, ma IN CHE MODO ODORA. Qualcosa del tipo "l'odore di grasso del pollo si mescolava ai fumi densi delle auto e al fumo del carbone — di tanto in tanto l'acqua di colonia fruttata dello chef riusciva a emergere dagli odori pesanti". Siate specifici, COSÌ.

Quindi, fate lo stesso per quello che si può gustare. Che si può toccare. Che si può udire. Passate in rassegna tutti i sensi, uno dopo l'altro.

Come descrivereste un'immagine per qualcuno che non ha mai visto? Un gusto o un odore per qualcuno che non ha mai assaggiato prima quel piatto particolare?

2. Scrivete COSA dice la gente

A un pessimo articolo di viaggio manca la stessa cosa che manca alle brutte foto di viaggio: l'incontro intimo con le persone. Assicuratevi di buttar giù un sacco di citazioni da persone diverse e di ottenere informazioni di base sulle persone con le quali parlate. Questo non solo vi aiuterà a ricordare, più tardi, ciò che qualcuno ha detto, ma vi renderà presente QUANDO quella cosa è stata detta, qualcosa di molto raro in questi giorni.

Cane per strada. L'Avana, Cuba 2012.

3. Osservate COME la gente dice quello che dice

Una volta scritto ciò che hanno detto, è importante annotare anche come lo hanno detto. L’interlocutore stava scuotendo la testa? Aveva un tic all'occhio? Che tipo di accento aveva? Voce alta o bassa? Parlava più rapidamente quando si emozionava durante alcune parti della conversazione? Come muoveva le braccia e le mani?

Ricordate: i fatti incontrovertibili circa un luogo sarete in grado di trovarli online, quando tornerete a casa, quindi concentratevi piuttosto nel catturare tutto ciò che riguarda le persone che incontrerete.

4. Annotate DOVE vi trovate

Se si sta andando in viaggio per la stampa, la società che organizza il vostro viaggio di solito vuole che vediate il più possibile nel minor numero di giorni possibile. Potrebbe diventare una cosa piuttosto frenetica. Quindi, è estremamente importante prendere nota di dove siete e del percorso che fate.

Cameriere. De Pijp, Amsterdam 2014.

Ma anche se si viaggia a un ritmo più lento, abituatevi a fare foto e a prendere appunti sul vostro taccuino ogni volta che arrivate in un posto nuovo. In questo modo saprete esattamente dove ogni foto è stata scattata.

Per me, fermarsi per un po' di tempo a scrivere parole chiave e descrizioni ha del meditativo. Mi aiuta a resistere alla tentazione di correre alla città o museo successivo (è un pessimo esempio, mi annoio davvero tanto nei musei). Sarò in grado di viaggiare in pienezza nella mia destinazione corrente. Di scavare più a fondo e apprezzare anche i piccoli frammenti che sfuggono a tutti gli altri.

Prendere appunti non è solo una cosa da giornalisti, ma per chiunque voglia sperimentare una destinazione con più di un senso.

Ora, uscite e andate a comprare un bel quaderno e una penna per iniziare ad acquisire consapevolezza e a tenere a mente i dettagli!

Fonte: Medium

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