Twitter è ancora una volta diretto dal suo fondatore. Come è la tua vita fuori dall'ufficio?
Lunedì Twitter ha annunciato che Jack Dorsey rimarrà amministratore delegato a tempo pieno dell’azienda.
Dorsey venne nominato CEO ad interim in seguito alle dimissioni di Dick Costolo avvenute lo scorso luglio. Secondo il documento presentato da Twitter alla SEC (Securities and Exchange Commission), il consiglio di amministrazione ha preso la decisione di confermare in via permanente Jack Dorsey nelle vesti di amministratore delegato.
Per Dorsey questa non è la prima volta alla guida di Twitter. Ne fu il cofondatore nel 2006 insieme a Biz Stone ed Evan Williams, ma lasciò l’azienda nel 2008 dopo essere stato sollevato dall’incarico di CEO. Fece ritorno nel 2010 come dirigente, ma finì poi col ridimensionare le proprie responsabilità.
Oltre a occuparsi dei suoi nuovi incarichi per conto di Twitter, Dorsey continuerà a rimanere amministratore delegato di Square, l’azienda specializzata in pagamenti mobili da lui fondata nel 2010.
Dorsey divenne miliardario per la prima volta nel 2012 e oggi si stima che il suo patrimonio valga 2,2 miliardi di dollari.
Dorsey iniziò a dedicarsi alla programmazione mentre frequentava la Bishop DuBourg High School di St. Louis. All’età di 15 anni, Dorsey mise a punto un software operativo che tuttora è usato da alcune compagnie di taxi.
Quando non era impegnato a curiosare fra i prodotti dei negozi di elettronica o ad allenare un’immaginaria squadra di football per i suoi amici, Dorsey spesso assisteva a concerti di musica punk rock.
Come molti dei suoi colleghi miliardari Dorsey non si è mai laureato, anche se per breve tempo ha frequentato la Missouri University of Science and Technology per poi trasferirsi alla New York University, e infine abbandonare gli studi.
Nel 2000 Dorsey costruì un semplice prototipo che gli consentiva di aggiornare gli amici sugli avvenimenti della sua vita attraverso BlackBerry e messaggi e-mail. Nessuno sembrò particolarmente interessato, perciò decise di accantonare l’idea.
Venne poi assunto da Odeo, un’azienda che si occupava di podcast, dove incontrò gli altri futuri cofondatori di Twitter. Odeo fallì nel 2006, perciò Dorsey tornò alla sua idea di un tempo sulla messaggistica, e fu così che nacque Twitter.
Il 21 marzo 2006 Dorsey pubblicò il suo primo tweet.
Dorsey e gli altri cofondatori Evan Williams e Biz Stone acquistarono il nome del dominio di Twitter per circa 7000 dollari, e Dorsey si tolse l’orecchino dal naso per sembrare uno dei dirigenti. All’epoca aveva 30 anni.
Ma Dorsey era già con un piede fuori dalla porta di Twitter. Nel 2008 Williams prese il suo posto di amministratore delegato e Dorsey passò al ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di Twitter. Subito iniziò a lavorare ad alcuni nuovi progetti: investì in Foursquare e lanciò Square, una startup dedicata ai pagamenti che consentiva ai proprietari di piccole aziende di accettare denaro tramite carte di credito mediante un dispositivo da connettere allo smartphone.
Nel 2011 Dorsey ebbe la possibilità di intervistare il presidente USA Barack Obama nel corso della prima Twitter Town Hall.
Twitter venne quotato in borsa nel novembre 2013 e, nel giro di poche ore, Dorsey divenne miliardario.
Avrebbe potuto esserlo ancora di più, se non avesse rinunciato al 10% delle sue azioni di Square. Questo però fu d’aiuto ai dipendenti dell’azienda, poiché assicurò loro una maggior equità e più opzioni azionarie. Risultò utile anche per l’acquisizione della startup online Caviar, specializzata in consegne di cibo.
Dorsey tende a non esibire i suoi miliardi e pare addirittura che vada a lavorare in autobus. Ha dichiarato al New Yorker che usa i mezzi di trasporto dei pendolari per condurre ricerche di mercato: “È qui che ho assistito all’ascesa di Instagram. Ho visto Vine e Snapchat crescere, sempre più persone usare Facebook piuttosto che Twitter, ed è fantastico. Della serie, guardati intorno: c’è qualcuno che legge giornali, periodici, libri?”
Possiede una BMW Serie 3, ma non la guida molto spesso. “E ora può permettersi di affermare, per esempio, ‘BMW è l’unica auto che guido, perché è la miglior ingegneria automobilistica del pianeta,’ o cose simili,” ha detto al New Yorker Biz Stone, cofondatore di Twitter, nel 2013.
Pare che non possieda una scrivania; lavora solo sul suo iPad. È anche un massaggiatore diplomato.
Agli albori di Twitter, Dorsey sognava di diventare un designer di moda ed è per questo che tuttora molti lo considerano uno dei personaggi meglio vestiti del panorama tecnologico. Indossa spesso giacche di pelle e completi attillati di Prada ed Hermès, così come camicie Dior Homme dal colletto rovesciato, una sorta di rivincita stilistica sui colletti sollevati.
Ha dichiarato al New Yorker di avere una rigida tabella di marcia per i pasti consumati fuori casa. Lunedì va da Aziza, martedì da Zuni, mercoledì da Mint e giovedì da Tiburon. “Cerco sempre di mangiare le cose che mi piacciono, piuttosto che assaggiare tutto ciò che mi capita a tiro,” ha ammesso.
È anche un estimatore dell’arte e del design.
Dorsey viaggia spesso in tutto il mondo e condivide le fotografie che scatta con i suoi oltre 3 milioni di follower su Twitter.
Volare è uno dei suoi hobby preferiti.
Pare inoltre che abbia pagato 9,9 milioni di dollari per acquistare questa casa vista mare a El Camino Del Mar, nell’esclusivo quartiere Seacliff di San Francisco.
Un panorama che non è proprio da buttar via.