Le città più care del mondo
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Secondo un'analisi dell'UBS, New York è al primo posto nella classifica annuale delle città più care al mondo.

Secondo un'analisi dell'UBS, New York è al primo posto nella classifica annuale delle città più care al mondo.

Il costo dei beni e dei servizi è risultato più elevato in due sole altre città - Zurigo e Ginevra - ma dopo aver incluso l'affitto diventano meno care di New York.

Le città svizzere sono decisamente più care rispetto allo studio dello scorso anno a causa della decisione presa a gennaio dalla Banca nazionale svizzera di interrompere il tasso di cambio minimo. Mentre i prezzi in città giapponesi ed europee sono scesi, nel corso dell'ultimo anno, assieme all'indebolimento dell'Euro e dello Yen nei confronti del dollaro.

Compreso l'affitto, le altre città degli Stati Uniti tra le più care sono Chicago (7°), Miami (11°) e Los Angeles (13°).

Le città più economiche tra le 71 esaminate lo scorso anno: Kiev, in Ucraina e la capitale bulgara, Sofia. I prezzi erano 2,5 volte più alti nelle città svizzere che in queste capitali dell'Europa dell'est.

Naturalmente i prezzi sono solo una parte dell'equazione: Che dire dei salari? L'analisi della UBS rileva che i residenti di Zurigo, Ginevra e New York guadagnato anche lo stipendio più alto al netto delle imposte, con retribuzioni circa 19 volte quelle di Nairobi, Jakarta e Kiev. Miami è al quinto posto generale riguardo le retribuzioni, secondo l'analisi della banca.

Quindi, quanto valgono questi salari, dati i prezzi predominanti? L'analisi dell'UBS esamina il potere d'acquisto in tutto il mondo ed indica che, usando la paga oraria netta, il potere d'acquisto nazionale è più alto in Lussemburgo, Zurigo e Ginevra, seguite da Miami e Los Angeles.

L'analisi del potere d'acquisto nazionale si basa su di un paniere di beni che rappresenta il consumo mensile di una famiglia di tre persone in Europa. I residenti delle grandi città svizzere possono acquistare 20 di quei panieri all'anno, rispetto ai 18 degli Stati Uniti, e ai 12 delle capitali europee come Londra e Oslo. I residenti delle grandi città in Africa sub-sahariana ed in India ne possono comprare solo 3 ogni anno.

Tale confronto, naturalmente, è un po' difficile da visualizzare, per questo l'UBS fornisce un modo alternativo di osservare il potere d'acquisto, cercando il valore reale dei salari: cioè, il tempo che un impiegato ha bisogno di lavorare per permettersi, ad esempio, un Big Mac o un iPhone 6.

I newyorkesi, per esempio, hanno bisogno di lavorare circa 24 ore per guadagnare abbastanza soldi per comprare un iPhone 6. Fino a 20,6 ore per i residenti di Ginevra, ma sempre molto meno rispetto alle 163,8 ore per i residenti di Shanghai o delle 334,2 ore per i residenti di Manila.

L'orario di lavoro e del tempo libero rappresentano un altro importante contributo al potere d'acquisto. Le ore annuali di lavoro superano le 2.000 in 19 grandi città, per lo più in Asia e in Medio Oriente, mentre i lavoratori in Europa occidentale hanno il minor numero di ore ed il maggior numero di ferie pagate. Un esempio: I residenti di Hong Kong timbrano il cartellino per 1.000 ore all'anno, o 4 ore per giorno lavorativo, in più dei lavoratori a Parigi.

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