Il tempio di 2000 anni che non potrai mai più vedere, perché l'Isis l'ha fatto saltare in aria.
“Palmira è una città splendida per la posizione, la ricchezza del suolo, la gradevolezza delle acque”, scrisse il filosofo romano Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (nel 77 d.C.).
“Da tutti i lati le sabbie assediano l’oasi e la natura l’ha sottratta al resto del mondo. Gode di una sorte privilegiata tra i due grandi imperi, quello dei Romani e quello dei Parti e sia l’uno che l’altro la corteggiano non appena riemergono i conflitti tra loro”
Quel conflitto culturale esiste ancora oggi a Palmira. Le nuove immagini satellitari rivelano che l'iconico Tempio di Bel dell'antica città è stato ridotto in macerie dal gruppo terroristico Isis.
Veduta area delle rovine
Costruito nel 32 d.C., il Tempio di Bel, splendido nel passato, aveva quasi 2000 anni. Era "uno dei più importanti edifici religiosi del primo secolo d.C. in oriente, unico nel suo progetto", secondo l'UNESCO, che elenca Palmira tra i siti patrimonio dell'umanità.
Appena qualche settimana fa, il 19 agosto, era stata riportata l’uccisione pubblica da parte dell’Isis, di Khaled al-Asaad, un archeologo di 81 anni che aveva lavorato per decenni a preservare le antichità di Palmira.
L'Isis giustifica spesso il suo diritto al vandalismo - inclusa la distruzione del vicino Tempio di Baal - come parte di un’epurazione di cimeli dedicati a idolatrie.
Artefatti storici più piccoli, rivendicati di essere stati saccheggiati dall'Isis, sono stati venduti sul mercato nero a collezionisti senza scrupoli, apparentemente per finanziare le attività dell'autoproclamato califfato.
Le rovine di Palmira erano una volta così belle che, secondo la leggenda, hanno ispirato i viaggiatori occidentali del 17º e 18º secolo a ricreare l'architettura classica in Occidente. Molto presto potrebbe non esserci più niente da vedere. Per uno sguardo a Palmira prima della distruzione del sito storico, ecco alcune foto.