14 celebrità esperte di tecnlogia

Questi personaggi famosi non hanno fatto carriera solo a Hollywood, ma anche nella Silicon Valley.

Di solito le celebrità sono conosciute per i loro album di successo, le doti atletiche o le apparizioni sul red carpet – ma non sempre per le loro competenze in fatto di tecnologia.

Alcuni personaggi famosi sono in grado di far volare i droni usando dei codici. Altri hanno intrapreso una strada che li ha portati da Hollywood alla Silicon Valley, per entrare a far parte di società con capitali di rischio. Alcuni di essi hanno persino investito in startup da miliardi di dollari.

Da giovane il pilota di Formula Indy John R. Hildebrand aveva ricevuto una lettera di ammissione al MIT (Massachusetts Institute of Technology), però si rese conto che il suo amore per le corse era più grande di quello per l’ingegneria meccanica. Il pilota americano ha dichiarato a Bloomberg che la matematica e la scienza “le ha nel sangue” e che desidera sfruttare la sua carriera nel mondo dei motori per motivare gli studenti ad impegnarsi nelle discipline di carattere scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico.

Hildebrand ha tenuto un corso di fisica a Los Angeles nell’ambito di un programma per piloti e ha collaborato con la piattaforma di e-learning Khan Academy e con Code.org per promuovere e creare lezioni.

Il famoso conduttore di talk show era iscritto a un corso di laurea in programmazione informatica presso il College of Saint Rose di New York. Ha imparato tutti i linguaggi di programmazione nel suo piano di studi fino ad arrivare a C++, per poi cambiare completamente ambito e diventare un esperto di comunicazione appena un semestre prima della fine del suo percorso universitario.

Tempo addietro Fallon dichiarò che “se esiste uno schema di programma informatico, in un modo o nell’altro sarò in grado di farlo funzionare”.

Il ragazzo dal viso dolce protagonista di molte commedie romantiche ha sorpreso con la sua interpretazione di Steve Jobs nel documentario dedicato al fondatore della Apple – anche se alcune persone non sono rimaste particolarmente colpite dal film in sé.

L’attore ha notoriamente investito in numerose aziende tecnologiche – 51, per la precisione – tra cui Spotify, AirBnb, Foursquare, Uber e Dwolla. In aggiunta al suo ricco portafoglio Kutcher è anche un imprenditore – ha fondato un’azienda chiamata Katalyst che si occupa dell’organizzazione di eventi mediatici per il settore dell’intrattenimento e dell’hi-tech, che ha ospitato relatori del calibro di Ben Horowitz, Steve Forbes e Arianna Huffington.

Quattro anni fa, Kutcher ha fondato con alcuni dei suoi amici anche la A-Grade Investments, realtà specializzata nella fornitura di app per dispositivi mobili e aziende di e-commerce che investe sulla costituzione e sulle fasi iniziali.

Quando Timberlake non è impegnato con le sue canzoni romantiche, è risaputo che ama investire in startup tecnologiche di tendenza. Tra di esse Stipple, dedicata alla condivisione di fotografie, e Myspace.

Una fonte coinvolta nell’accordo ha rivelato a Business Insider che Timberlake ha investito in una startup chiamata Dekko che si occupa di tecnologie evolute di realtà aumentata, anche se il suo portavoce ha smentito.

Il front man dei Black Eyed Peas non ha creato solamente video musicali con auto volanti e concept album per amanti della tecnologia, ma ha anche preso l’iniziativa nel mondo hi-tech dopo aver partecipato alla FIRST Robotics Competition presso la Southern New Hampshire University.

I dirigenti Intel hanno fatto di Will.i.am il direttore dell’innovazione creativa dell’azienda, e lui ha fornito consigli sui design di computer portatili e tablet. Il cantante lavora inoltre alla produzione di musica espressiva per Intel.

Karlie Kloss si sta facendo notare tanto nel panorama tecnologico quando nell’universo della moda. La modella di Victoria’s Secret è in grado di far volare i droni con dei codici e di programmare in un linguaggio chiamato Ruby.

Lo scorso aprile ha anche creato la borsa di studio ‘Kode with Karlie” dedicata alle donne interessate alla programmazione informatica presso la Flatiron School di New York, dove lei stessa ha studiato.

Il cantante della band 30 Seconds to Mars, nonché l’interprete di Joker nel film “Suicide Squad”, si è per qualche tempo avventurato nel mondo del capital venture. Ha investito nelle startup della Silicon Valley Zenefits, Surf Air, Wish e Nest, l’ultima delle quali è stata acquistata da Google per 3,2 miliardi di dollari.

Leto è stato anche invitato ad esporre agli imprenditori una relazione riguardante le strategie di investimento nel corso di un evento organizzato dal servizio di archiviazione di file Box.

Chamillionare è salito alla ribalta delle cronache con la sua hit “Ridin” nel 2005 e, da allora, non se ne è quasi più sentito parlare nel mondo del rap. Il motivo è che è stato impegnato in attività imprenditoriali.

Il rapper vincitore di un Grammy, insieme al noto imprenditore Mark Suster, ha investito per qualche tempo nella Upfront Ventures prima che Suster lo nominasse “Entrepreneur in Residence” di VC. Alla Upfront, Chamillionare e altri partner sono stati tra i primi ad investire nella Maker Studios, azienda che è stata poi acquistata dalla Walt Disney Company.

Suster sul suo blog ha lodato incessantemente il rapper, affermando che “Chamillionare ha una visione molto più fine di quali siano i comportamenti dei consumatori rispetto alla maggior parte dei laureati della Ivy League con le loro graziose presentazioni in PowerPoint che abbia incontrato”.

Il leader dei Nine Inch Nails suona industrial rock con la sua chitarra ma è anche consulente, nelle vesti di responsabile creativo, dei servizi musicali di una delle più importanti aziende tecnologiche: Reznor ha lavorato ai design creativi e, in special modo, alle app musicali della Beats Music, ora Apple Music.

Reznor è l’uomo di punta del progetto, insieme al cofondatore di Beats Jimmy Iovine e all’amministratore delegato Ian Rogers.

Sin dal primo momento in cui l’artista hip-hop ha posato gli occhi sulla Silicon Valley, il suo pensiero è stato che l’imprenditoria fosse “troppo tosta per rinunciarvi”, parafrasando il testo di una sua canzone.

Hammer è stato cofondatore di quella che fu un tempo la startup della Silicon Valley DanceJam, una piattaforma social-media dedicata a chi desiderava imparare a ballare e condividere le proprie tecniche. Dopo aver abbandonato il progetto, il cantante ha creato una propria linea di abbigliamento e si è interessato a un progetto chiamato WireDoo che avrebbe dovuto competere con Google e Bing (fallito, poi, nel 2012).

Questo personaggio, che ama definirsi un “super geek” nonché un appassionato utente di Twitter, è oggi consulente presso otto aziende tecnologiche; Hammer si è persino esibito alla conferenza TechCrunch Disrupt e ha esposto relazioni riguardanti i social media e il loro ruolo nel marketing presso le università di Harvard e Stanford.

Leo ha conquistato successi in molte aziende tecnologiche. È per questo che DiCaprio ha avviato una collaborazione con Carlos Slim, miliardario e imprenditore messicano, allo scopo di creare un’applicazione per la condivisione di immagini chiamata Mobli, una piattaforma per lo sharing in tempo reale di video e fotografie che mira a competere con Snapchat. DiCaprio ha investito grosse somme di denaro del progetto, ma è impegnato anche come consulente su marketing e brand.

Lo sapevate che Lady Gaga è stata fortemente impegnata in una startup tecnologica chiamata Backplane? La cantante possedeva un quinto del capitale aziendale, mentre il resto era di proprietà di noti soggetti imprenditoriali tra cui l’amministratore delegato di Google Eric Schmidt, Menlo Ventures e SV Angel.

Backplane, un social network che consente agli utenti di guadagnare, è entrato in crisi in seguito a un periodo di cattiva gestione e la piattaforma non è mai decollata. Alla fine Backplane è stato ribattezzato place.xyz, e l’attuale ruolo di Lady Gaga non è chiaro.

L’ex stella della NBA non ha segnato punti importanti solamente a canestro, ma anche nel mondo dei capitali di rischio. Quattro anni fa ha investito milioni di dollari nella Detroit Venture Partners insieme al fondatore di ePrize Josh Linkner e al proprietario della squadra di NBA dei Cleveland Cavaliers, Dan Gilbert.

L’azienda continua a investire grosse somme di denaro nelle realtà legate ai media digitali, nello sviluppo delle applicazioni per dispositivi mobili e nel settore dell’e-commerce.

Il cantante degli U2 è il cofondatore di una società di capitali chiamata Elevation Partners (Bono l’ha battezzata così prendendo spunto dalla canzone “Elevation”). Il suo team ha investito in aziende come Yelp, Facebook e il servizio di file-sharing Dropbox, che fa parte dello “Unicorn Club” — un gruppo di startup il cui valore supera il miliardo di dollari.