I 23 consigli di Richard Branson per raggiungere il successo

Richard Branson è l’unico impresario capace di aver creato otto imprese milionarie in otto settori diversi....E senza un titolo in Economia.

"Mi chiedo spesso quanto sarebbero state diverse la mia vita e la mia carriera se avessi proseguito la mia istruzione abbastanza a lungo da apprendere tutti i convenzionali pro e contro dell’avviamento di un’attività", scrive nel suo libro Like a Virgin: Secrets They Won’t Teach You at Business School.

Abbiamo raccolto in questo articolo alcuni dei migliori consigli tratti da Like a Virgin e dal suo nuovo libro The Virgin Way: Everything I Know About Leadership.

Gestire un’attività richiede sangue, sudore e lacrime (e caffeina). Ma, in fin dei conti, l’importante è costruire qualcosa di cui andare orgogliosi.

Branson afferma: "Quando ho creato la Virgin in un seminterrato nella zona ovest di Londra, non avevo nessun grande piano o strategia. Non avevo intenzione di creare un impero… Per me avviare un’attività significa fare qualcosa di cui andare orgoglioso, riunire persone di talento e creare qualcosa in grado di fare la differenza nella vita di altre persone".

L’imprenditore del settore aereo britannico Freddie Laker (1922-2006), che si rilassa su uno dei suoi aerei della Laker Airways.

Fu Freddie Laker, magnate del settore aereo britannico, a dare a Branson un consiglio intramontabile, quando quest’ultimo fondò la Virgin Airlines: "Assicurati di finire in prima pagina e non sulle ultime" gli disse Laker. "Dovrai esporti e venderti. Renditi ridicolo, a qualsiasi costo. Altrimenti non sopravviverai".

Branson cerca di viaggiare spesso e di incontrare il maggior numero possibile di persone. È così che si è procurato alcuni dei migliori suggerimenti e idee per la sua attività.

L’unicità del marchio adottato dalla Virgin è uno dei fattori che hanno contribuito al successo dell’azienda. Branson garantisce che il nome "Virgin" sia sinonimo di valore aggiunto, qualità del servizio e approccio fresco e piacevole.

La gente chiede continuamente a Branson come sia nato il nome "Virgin". "Una sera ero a bere qualcosa con un gruppo di sedicenni e chiacchieravamo su un possibile nome per il negozio di dischi" afferma Branson. "Ci stavamo scambiando un mucchio di idee, poi, siccome eravamo tutti dei neofiti nel mondo del business, qualcuno ha suggerito "Virgin". Era un nome nuovo e fresco e, al contempo, suonava leggermente azzardato, quindi, pensando che avrebbe attirato l’attenzione, abbiamo scelto quello".

Branson fa notare che, la parola inglese silent (silenzioso) è un anagramma della parola listen (ascoltare). L’unico modo per ascoltare una persona è rimanere in silenzio, senza interrompere o pensare alla prossima frase da dire.

Branson non si sposta mai senza portare con sé un taccuino dove annotare ciò che sente dire dagli altri e poterlo così ricordare. È la sua arma segreta, poiché lo stimola ad avere nuove idee.

Una delle massime preferite da Branson, alla quale pensa ogni volta che consiglia alla gente di correre dei rischi in ambito economico è: "Forse l’audace non vivrà per sempre, ma chi è troppo cauto non vive affatto!".

Ogni attività comporta dei rischi. Siate pronti ad andare al tappeto, afferma Branson, ma sappiate che raramente giocare con prudenza conduce al successo. Potrete anche mancare il bersaglio, ma secondo Branson "nessun fallimento è un fallimento totale".

Richard Branson accoglie l’ex vice-presidente Al Gore e l’ex presidente Bill Clinton.

Nel momento in cui un cliente sceglie la vostra azienda si sta facendo una prima impressione. La prima impressione è importantissima, ma la seconda lo è altrettanto.

Solitamente un cliente contatta la Virgin per la seconda volta perché sta riscontrando dei problemi con il prodotto o con il servizio. Il modo in cui ci si presenta in queste situazioni la dice lunga sulla volontà del marchio di mantenere dei buoni rapporti con la clientela e di gestire gli ostacoli.

Secondo Branson "Lasciar credere alle persone che abbiano perfezionato al massimo qualcosa è intrinsecamente pericoloso. Nel momento in cui crede di avercela fatta, la maggior parte delle persone tende a sedersi sugli allori, mentre altri lavoreranno senza sosta per migliorare il loro lavoro!".

Per tale ragione Branson non valuta mai proprio perfettamente il lavoro dei suoi; egli crede che, per quanto qualcosa sia "brillantemente concepito" , vi sia sempre spazio per il miglioramento.

"L’arte di delegare è una delle abilità chiave che ogni imprenditore dovrebbe possedere" scrive Branson. "È impossibile fare tutto da soli, così come lo è essere bravi in tutto ciò che si fa. Per tale motivo Branson raccomanda di assumere persone che riempiano i buchi e svolgano i compiti nei quali non si è abbastanza ferrati o per i quali non si ha abbastanza tempo. Delegare dà inoltre la possibilità di trascorrere più tempo con la propria famiglia, che è la cosa più importante".

Il cliente ha sempre ragione… a meno che non abbia torto. Le opinioni dei clienti sono importanti, ma "non bisogna fondare il proprio servizio clienti sull’idea di non mettere mai in discussione i capricci dei propri consumatori" afferma Branson.

Molti imprenditori ritengono che fornire servizi basati sulla filosofia "il cliente ha sempre ragione" migliorerà la loro attività, ma secondo Branson ciò non è sempre vero. Occorre quindi elaborare politiche di servizio clienti che non danneggino il rapporto con i clienti o con il personale.

Uno dei consigli di Branson va nella direzione opposta a quanto da lui attuato con la Virgin, che si sta espandendo ovunque. E se è vero che la Virgin ha interessi in diversi settori, l’azienda riesce ad avere successo concentrandosi su un unico principio: "trovare nuovi modi per intrattenere la gente".

Limitatevi a ciò che conoscete. Promettete meno e date di più. Se non circoscrivete la vostra attività, lo farà la concorrenza.

Branson paragona l’esplorazione di nuovi territori in ambito economico a quella in ambito scientifico o geografico.

"Scopriremo nuove specie e miglioreremo la nostra conoscenza delle acque profonde" che, tradotto nel linguaggio del business, significa che vi sono numerose possibilità non ancora scoperte, inventate o realizzate. Rivolgere la propria attenzione verso territori inesplorati può innescare nuove idee e innovazioni.

Dire che Branson non crede alla fortuna non sarebbe esatto; egli crede piuttosto che questa possa essere cambiata o manipolata semplicemente liberandosi della paura di fallire.

"Le persone e le attività generalmente considerate di successo o più fortunate di altre sono di solito anche quelle più pronte ad accollarsi dei rischi e, quindi, anche a fare fiasco", afferma Branson. "Chiunque si sforzi di "aiutare" la propria fortuna avrà modo di migliorarla".

In un ambiente lavorativo sano il titolare e gli impiegati devono poter comunicare e lavorare insieme, al fine di raggiungere un obiettivo comune. "Se gli impiegati non usano il "noi" parlando dell’azienda, significa che c’è un problema di comunicazione tra i vertici aziendali e i loro collaboratori" afferma Branson.

Se pensi che possano esserci incomprensioni o tensione tra gli impiegati e la direzione, Branson consiglia di verificare subito con i dirigenti per trovare la fonte del problema e affrontarlo direttamente.

Gli impiegati devono sentirsi liberi e incoraggiati ad esprimere se stessi senza rigide limitazioni, in modo da poter lavorare meglio e prendere decisioni importanti e azzeccate.

"Sembrerà ovvio" esordisce Branson, "ma va esplicitato: occorre una forza lavoro impegnata, coinvolta e motivata per produrre un prodotto o fornire un servizio di prima classe e costruire così un’impresa sostenibile e di successo".

Un dirigente deve essere in grado di "tirare fuori il meglio dalle persone", di comunicare efficacemente con gli altri e aiutare i propri impiegati a imparare dai loro errori, piuttosto che criticare il loro operato.

Non tutti sono in grado di farlo e va bene così. Il fondatore non deve necessariamente ricoprire il ruolo di amministratore delegato; se non ha i requisiti necessari dovrebbe affidarlo a qualcun altro.

Da giovane Branson trovò un mentore in David Beevers, un amico dei genitori, ragioniere di professione, che gli insegnò le basi della contabilità e un approccio equilibrato e sereno al mondo degli affari, cui Branson fa riferimento ancora oggi anche nella sfera privata.

Un bravo mentore capirà come guidarvi e lavorare insieme a voi. "Pretendere di poter conquistare il mondo da soli è un approccio ammirevole ma avventato e colmo di insidie" afferma Branson.

Secondo Branson, per avere successo occorre imparare ad ascoltare, il che vuol dire valutare tutte le idee prima di poter dire "Questa no, oppure questa sì".

Ciò significa essere cauti e scrupolosi prima di prendere qualsiasi decisione. Negli affari poter contare su una grande varietà di opinioni "può farvi risparmiare molto tempo e denaro" afferma Branson. "Non divulgate i suggerimenti altrui finché non avrete sentito altre opinioni. Alla fine potreste decidere di rinunciare e scoprire in seguito di aver preso la decisione giusta".

Non sempre le attività avviate con dei terzi, che siano amici o soci in affari, funzionano. In una situazione del genere, un imprenditore di successo saprà quando è il caso che ognuno vada per la propria strada.

Tuttavia secondo Branson decidere di cambiare direzione non significa necessariamente troncare in malo modo, soprattutto con un amico. Gestisci le criticità in modo veloce e diretto e chiudi il rapporto di lavoro il più amichevolmente possibile.

Avere dimestichezza con la tecnologia è certamente positivo, tuttavia prediligi la classica telefonata all’invio di SMS o di e-mail. "La qualità della comunicazione nel mondo degli affari si è abbassata sempre di più negli ultimi anni, perché la gente evita di telefonare e di incontrarsi faccia a faccia, nell’errata convinzione di aumentare in tal modo l’efficienza" spiega Branson.

Risolvere un problema via SMS o e-mail è più difficile e secondo Branson "non vi è nulla di efficiente nell’ingigantire una piccola complicazione" che avrebbe potuto essere facilmente risolta con una telefonata.

L’attitudine verso determinati compiti è una qualità innata, mentre le abilità possono quasi sempre essere acquisite. Branson consiglia, in fase di assunzione del personale, "di concentrarsi sulla personalità del candidato piuttosto che sul suo curriculum".

Persone diverse svolgeranno il lavoro in maniera diversa, ma se ti imbatti in una personalità che ti sembra adatta allo scopo e le dai l’opportunità di esprimersi in un nuovo ruolo, potresti rimanere sorpreso di fronte a quello che riuscirà a compiere.

"Le aziende non sono" afferma Branson, e niente è per sempre. Un imprenditore dovrebbe essere pronto ad adattarsi ed evitare di cedere alla nostalgia.

"A volte è necessario indirizzare l’azienda verso una nuova strada, perché le circostanze e le opportunità sono cambiate". In tal caso Branson consiglia di "trovare il modo di ispirare tutti gli impiegati a pensare come degli imprenditori… Maggiori sono le responsabilità affidate alle persone, migliore sarà il loro operato".

Non prenderai sempre la decisione giusta. Tutti commettono degli errori, ma la cosa migliore che puoi fare di fronte a un errore è ammetterlo.

L’onestà non è solo la politica migliore, ma è l’unica possibile, fa notare Branson. Quando commetti uno sbaglio, non lasciare che ti consumi. Identifica il problema e mettiti al lavoro per risolverlo.

Branson considera la classica immagine del "capo" un anacronismo. Un capo impartisce degli ordini, mentre un leader organizza.

"Forse è strano, ma se c’è qualcosa che mi imbestialisce è quando mi dicono "Va bene. Sei tu il capo!" afferma Branson. "Quello che in realtà sta dicendo è “Va bene, non sono d’accordo con te, ma lo farò lo stesso, perché mi stai dicendo di farlo".

Un bravo leader è colui che non fa solo mettere in pratica le proprie idee, ma ispira gli altri ad averne di proprie.