Le 3 frodi peggiori nel mondo degli investimenti

La Finra, l’autorità Usa di vigilanza sui mercati finanziari, ha elencato su The Motley Fool i tre tipi di scam di cui avere più paura, nonostante a prima vista possano sembrare degli investimenti affidabili.

“In questo tipo di frode”, scrive lo staff di Finra, “finisci col fidarti di qualcuno perché appartiene a un gruppo col quale ti identifichi, come la tua comunità religiosa o etnica per esempio, gli ex alunni della tua università o altre forme di associazione”.

Spesso gli investitori attratti in queste truffe perdono i loro soldi perché hanno “abbassato le loro difese”, ovvero non si informano adeguatamente né sulla persona che propone l’affare né sul progetto di investimento in sé.

Quando si presenta qualcuno che ti promette un investimento imperdibile in qualche penny stock che insegue la moda del momento (energia pulita, marijuana, blockchain), rifletti bene prima di mettere mano al portafoglio: potrebbe trattarsi di un pump and dump.

Quella evenienza diviene una triste realtà se a un certo punto la persona in questione cede tutte le azioni del quel titolo in suo possesso, ovviamente dopo che la domanda messa in moto ne ha fatto levitare il prezzo. E infine scompare nel nulla. Come il valore della tua penny stock e il tuo denaro.

Con le opzioni binarie il payoff dipende esclusivamente dal verificarsi o meno di una previsione, per esempio se il prezzo di un asset salirà sopra un certo livello.

Questo terzo tipo di scam viene messo in piedi attraverso delle piattaforme di trading fasulle che offrono alle loro vittime la possibilità di fare trading con questo strumento, pur non essendo delle società in possesso di licenza.

“Spesso le richieste dei clienti che vogliono riavere indietro i loro soldi vengono negate”, avverte la Finra, “oppure vengono trovate delle scuse, come delle leggi inventate che chiedono all’investitore di inviare ancora più denaro”.

E se i clienti persistono, la società dietro la frode fa perdere le tracce. Le proprie e quelle dei soldi del malcapitato.

Corrado Nizza