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Una carrellata su export, import e rapporti commerciali della Corea del Nord.

La scorsa settimana Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione Usa che prevede l’applicazione di nuove sanzioni alla Corea del Nord.

Tra le varie cose verrà posto un limite alle importazioni di petrolio e saranno vietate le esportazioni tessili. Inoltre i contratti di lavoro degli espatriati nordcoreani non saranno rinnovati e le navi sospette saranno oggetto di ispezioni più rigorose.

L’OEC (Observatory of Economic Complexity), un progetto legato al gruppo MIT Media Lab Macro Connections, ha provato ad analizzare export e import della Nord Corea servendosi dei dati risalenti al 2015.

Il carbone rappresenta il cuore dell’export nordcoreano, seguito da prodotti tessili non lavorati a maglia. Altre materie prime come ferro, rame e frutti di mare contano per una piccola frazione.

Per quanto riguarda le importazioni il petrolio è al primo posto, seguito dai prodotti tessili in fibra sintetica.

Infine, secondo i dati raccolti dall’OEC e di Statista, il primo partner commerciale di Pyongyang nel 2015 è stato la Cina e di un largo margine. Ad agosto Pechino ha annunciato uno stop alle importazioni di ferro, grezzo e semilavorato, carbone, piombo e frutti di mare dalla Corea del Nord.

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