Le tensioni geopolitiche spingono gli investitori verso l’oro
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Escalation tra Usa e Corea del nord: mercati giù in Asia, Stati Uniti e Stati Uniti.

I mercati globali si muovono in territorio negativo questo mercoledì a causa della crisi tra Stati Uniti e Corea del Nord, dopo l’avvertimento che il presidente americano Donald Trump ha lanciato al dittatore Kim Jong-un.

La Corea del Nord affronterà “fuoco e furia, come il mondo non ha mai visto”, se non smetterà di minacciare gli Stati Uniti, ha detto Trump. La reazione del mondo finanziario è stata immediata, con i maggiori indici asiatici ed europei in calo.

In Giappone l’indice Nikkei (INDEX: N225) della borsa giapponese ha perso l’1,29% a 19.738,71 punti, mentre lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,28% e l’Hang Seng (INDEX: HSI) lo 0,35%. In controtendenza Shenzhen che ha chiuso a +0,46%

Il Kospi sudcoreano è sceso dell’1,1% e in Australia l’ASX/S&P 200 (AXAT.INDEX) ha terminato la seduta a -0,3%,

Nel Vecchio Continente l’indice Stoxx Europe 600 (SXEP.INDEX) ha perso l’1,32%. Il francese CAC 40 (FCHI.INDEX) segna -1,40%, mentre il DAX (DB1.XETRA) di Francoforte cede l’1,04%.

A Londra il FTSE 100 (FTMIB.INDEX) perde lo 0,56% e a Piazza Affari il FTSE Mib cede lo 0,88%.

Apertura neggativo anche per Wall Street, dove l’S&P 500 (SPX.INDEX) e il Dow Jones perdono lo 0,25% e il Nasdaq segna -0,47%,

In questo scenario gli investitori si rivolgono ai beni rifugio come l’oro (il cui prezzo è salito dello 0,9%) e il franco svizzero, in rialzo contro tutte le altre valute più importanti.

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