Investimenti, le 7 regole di John Bogle
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Nel corso della sua lunga carriera John Bogle ha accumulato una preziosa esperienza che può essere utile a tutti coloro che non sono interessati ai guadagni a breve termine.

Ognuno dovrebbe leggere i libri di John Bogle, fondatore del Vanguard Group e instancabile difensore dei piccoli investitori contro gli squali di Wall Street.

Uno dei suoi libri migliori è Enough: True Measures of Money, Business, and Life, che alcuni considerano il suo capolavoro. Venne pubblicato verso la fine del 2008, poco prima che il suo autore compiesse 80 anni. A maggio di quest’anno Bogle ha festeggiato le 88 candeline.

E ancora oggi la difesa degli investimenti a basso costo è uno dei suoi cavalli di battaglia, così come lo era già nella sua tesi di laurea del 1951, che lo fece uscire da Princeton col massimo dei voti e che lo condusse alla creazione del primo fondo indicizzato, Vanguard. Oltre a centinaia di miliardi di rendimenti extra per gli investitori nel corso degli anni.

Ultimamente Bogle ha scritto in merito alle sue idee sugli investimento nel Financial Analysts Journal del CFA Institute, offrendo un’analisi trenchant di niente poco di meno di Adam Smith, il padre intellettuale del capitalismo, e Benjamin Graham, padre dell’analisi del mercato azionario e mentore di Warren Buffett.

In questo saggio Bogle distilla con chiarezza cristallina il suo lavoro di una vita attraverso sette lezioni senza tempo raccolte qui di seguito.

1. Devi investire

Il rischio più grande è la volatilità a breve termine, ma la possibilità di non guadagnare rendimenti sufficienti sul capitale.

2. Il tempo è tuo amico

Investire è un’abitudine virtuosa da iniziare il prima possibile. I rendimenti composti hanno qualcosa di magico; anche degli investimenti modesti effettuati a 20 anni hanno buone probabilità di crescere in modo ragguardevole nel corso della vita di un investitore.

3. L’impulsività è tua nemica

Elimina l’emotività dal tuo programma di investimento. Devi avere delle aspettative razionali circa i rendimenti futuri ed evitare di modificarle a causa dei rumori effimeri che provengono da Wall Street. Evita di muoverti sulla base di analisi uniche che in realtà sono condivise da milioni di altre persone.

Basta un piccolo investimento per impazzire

4. L’aritmetica base funziona

Il rendimento netto è semplicemente il rendimento lordo del tuo portafoglio di investimento senza i costi in cui incorri. Tieni basse le tue spese, dato che la tirannia dei costi composti è in grado di devastare il miracolo dei rendimenti composti.

5. Ci vuole semplicità

Regole semplici: una quota considerevole distribuita tra azioni, bond e riserve in cash; una selezione diversificata di titoli di alto livello; un rapporto equilibrato tra rischio, rendimenti e costo.

6. Attenzione alle inversioni di tendenza

Una forte performance da parte di un fondo comune è destinata a rimettersi in pari con quella del mercato azionario o anche scenderne al di sotto. Anche la Bibbia lo ricorda: “Gli ultimi saranno i primi e i primi saranno gli ultimi”.

7. Non cambiare strategia

A prescindere da quello che potrebbe accadere, resta fedele al tuo programma di investimento. Cambiare strategia al momento sbagliato può essere l’errore più devastante per un investitore. Basta chiedere agli investitori che hanno spostato una porzione significativa del loro portafoglio durante la fase più acuta della crisi finanziaria, solo per mancare (in parte o completamente) il mercato rialzista degli otto anni precedenti che sta andando avanti ancora adesso.

Il “problema” dell’investire è in realtà un problema di ego, di credere così fermamente nelle proprie convinzioni da ignorare anche la matematica. Lì si annida il vero pericolo: è l’ego a far perdere soldi a chi investe.

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