Se siete alla ricerca di investimenti growth, dovreste prendere in considerazione questi tre titoli.
Allstate
Allstate (NYSE: Allstate Corporation [ALL]) è una grande società che opera nel settore assicurativo da oltre 80 anni e considerare le sue azioni tra le growth potrebbe sembrare strano. Eppure, nonostante una capitalizzazione di mercato di circa 30 miliardi di dollari e oltre 2,2 miliardi di dollari in utili TTM, secondo i pronostici, gli utili della società dovrebbero crescere nei prossimi cinque anni a un tasso vicino il 15,5% annualizzato.
Il titolo viene scambiato a un prezzo ragionevole, tenuto presente il rapporto prezzo/utili che si aggira attorno a 12. A questo si aggiunge un dividendo di 1,36 $ per azione all’anno (per un rendimento modesto attorno l’1,6%). Nel complesso le azioni di Allstate pagano meglio di un tipico bond Treasury a tre anni e al contempo offre un maggiore potenziale di crescita agli investitori.
Ma ci sono altri aspetti di cui tenere conto. Allstate ha dovuto più che dimezzare i suoi dividendi durante gli ultimi dieci anni a causa della crisi finanziaria, cosa che mostra i rischi associati a un mercato competitivo come quello assicurativo. Crescita e profitti potranno pure apparire reali e forti, fino a quando le società un rischio assicurativo o finanziario non si estende oltre le loro aspettative.
Per fare un esempio, il combined ratio di Allstate ha superato quota 100 non troppo tempo fa. Quindi la società ha già perso soldi nelle sue attività assicurative. Sfortunatamente questo potrebbe accadere di nuovo, proprio a causa della natura stessa di questo settore.
Detto questo, quello che conta è che il bilancio della società è solido, abbastanza da sopportare periodi di perdite dalle assicurazioni. Allstate sembra in effetti capace di far fronte a una tempesta finanziaria, grazie ai suoi oltre 3 miliardi di dollari in contanti e un rapporto debt/equity attorno a 0,3.
Nonostante i rischi insiti nel settore delle assicurazioni, Allstate sembra essere nella rara posizione in cui si riesce a unire prospettive di crescita e una valutazione ragionevole.
Universal Display
Dopo alcuni anni in cui la crescita di fatturato e profitti è stata relativamente stagnante, Universal Display (NASDAQ: Universal Display Corporation [OLED]) ha cambiato marcia. Il prezzo del titolo si è adeguato da un po’, ma il suo slancio ci metterà ancora un po’ prima di esaurirsi.
La società, che è impegnata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di diodi luminosi organici (OLED), ha visto il suo titolo raddoppiare di valore nel 2017, soprattutto dopo due rapporti sugli utili estremamente positivi.
Clienti importanti stanno investendo miliardi nelle loro linee di produzione di schermi OLED, impiegando questa tecnologia in prodotti come tablet, televisori e pannelli di controllo luminosi.
LG Display ritiene che nel 2020 metà dei suoi guadagni proverranno dagli schermi OLED. Il mercato delle TV OLED dovrebbe crescere di sei volte le dimensioni attuali nei prossimi quattro anno e il mercato dei pannelli di controllo luminosi è appena agli inizi.
LG Display conta che nel 2020 più di metà dei suoi guadagni proverranno dagli schermi OLED e Universal Display riceve un mix di pagamenti di royalties e ordinazioni per ogni dispositivo che lascia le fabbriche di Samsung e LG Display. Secondo i pronostici di quest'ultima, nel 2020 oltre metà dei suoi guadagni proverranno dagli schermi OLED.
Questo titolo è già cresciuto vistosamente nel 2017, ma davanti a sé ha ancora prospettive sterminate.
EPAM Systems
Sempre più imprese si rivolgono alla società di outsourcing EPAM Systems (NYSE: EPAM Systems [EPAM]) quando hanno bisogno di aiuto nel campo dei software in-house. EPAM Systems mette a disposizione dei suoi clienti una vasta rete mondiale di designer, architetti e ingegneri per software.
Una delle caratteristiche del business dell’outsourcing nel settore IT è che i clienti hanno costantemente bisogno di aiuto e che le loro necessità mutano sempre. Questi fattori sono certamente d’aiuto a EPAM a restare occupata anche dopo aver acquisito nuovi clienti. Un dato che fa riflettere: una percentuale tra l’80% e il 90% del fatturato è praticamente prenotato prima dell’inizio di ogni anno.
I recenti risultati della società mostrano che i servizi di EPAM restano molto richiesti. Il fatturato è cresciuto del 23% a 325 milioni di dollari, mentre le entrate nette non-GAAP sono cresciute del 15%. Nel frattempo anche il piccolo esercito di professionisti è cresciuto del 15%, arrivando a quasi 20.000 unità.
Queste nuove assunzioni dovrebbero potrebbero portare nuove opportunità di lavoro e secondo le previsioni del management il fatturato della società crescerà di almeno il 21% per tutto il 2017.
Nonostante queste stime di crescita, il titolo di EPAM viene scambiato a meno i 20 volte gli utili stimati. Gli investitori interessati alle azioni growth farebbero bene a valutarne l’acquisto.