Cinque grafici mostrano come i guai di Donald Trump siano una manna dal cielo per il mercato europeo.
Lo scandalo che ha colpito di recente il presidente USA dovrebbe alimentare il rally che quest’anno ha già visto i rendimenti dell’indice Euro Stoxx 600 (INDEX: STOXX600.INDEX) sorpassare quelli dell’ S&P 500 (INDEX: SPX.INDEX).
Lo scenario politico dell’eurozona ha fornito per diversi anni un motivo o una scusa per stare alla larga dai titoli europei. Ma questi timori dovrebbero essere messi da parte dopo la vittoria di Macron alle elezioni in Francia, la probabile permanenza di Angela Merkel nel ruole di cancelliera tedesca e l’allontamento dell’ipotesi di voto anticipato in Italia.
Sembra che gli investitori stiano diventando rialzisti nei confronti dell’Europa. E dopo aver ritirato dagli equity fund europei più di 100 miliardi di dollari lo scorso anno, i trader hanno aggiunto 6,1 miliardi di dollari solo tra il 3 e il 10 maggio, secondo i dati di EPFR Global citati Bank of America Merrill Lynch.
Gli asset investiti nell’ETF BlackRock Inc, uno dei fondi principali che si concentrano sulle azioni europee, sono aumentati del 155% da dicembre. Eppure il consenso tra gli analisti è che l’indice Stoxx Europe 600 raggiungerà una quota più bassa alla fine dell’anno.
Questa discrepanza riflette il modo in cui i titoli europei hanno superato i pronostici e sono riusciti persino a sorprendere gli osservatori che avevano rivisto al rialzo le loro stime negli ultimi mesi.
I titoli dell’eurozona, misurati in dollari, hanno registrato un rendimento totale del 17,2% nel 2017, più del doppio di quanto gli investitori hanno guadagnato dall’S&P 500. Invece, quando misurati in euro, i rendimenti statunitensi vengono schiacciati al confronto di quelli europei.
E non è solo il mercato azionario ad aver superato le aspettative. Lo scenario economico in miglioramento ha certamento fatto la sua parte.
L’indicatore chiave della Commissione europea per la fiducia nell’economia ha battuto i pronostici degli economisti per 15 volte negli ultimi tre mesi, mentre il caso opposto si è verificato solo 10 volte nello stesso periodo.
I dati dell’eurozona sono stati una sorpresa positiva costante negli ultimi sei mesi circa, mentre le cifre provenienti dagli USA hanno cominciato a deludere rispetto alle stime di consenso.
Questo miglioramento dello scenario nell’eurozona si nota anche sui mercati stranieri, dove i trader sono diventati rialzisti sull’euro/dollaro (FX: EUR/USD.E.FX) per la sesta volta dal 2010.
Certo, il mercato azionario europeo è destinato a patire un po’ di momenti difficili se la crisi alla Casa Bianca porterà all’impeachment di Trump e a un crollo dei titoli USA. Ma tenuto conto del contrasto tra gli scenari politici nei due continenti, si può sostenere che al momento l’Europa è un’alternativa relativamente paradisiaca.