Vediamo nel dettaglio perché George Soros e Warren Buffett hanno scommesso su Liberty Broadband e Delta Air Lines.
Nel corso degli anni gli investitori Warren Buffett e George Soros hanno guadagnato miliardi su miliardi scovando tesori nascosti trai i titoli quotati in Borsa. E il loro fiuto per gli affari non li ha ancora abbandonati, anche dopo aver passato decenni alla guida delle loro imprese.
C’è molto da imparare da queste due leggende e per questo motivo abbiamo dato un’occhiata ai maggiori investimenti presenti nel loro portafoglio azionario.
Liberty Broadband
Dopo essersi concentrato per diversi anni su attività legate alla filantropia, verso la metà 2016 Soros ha ripreso un ruolo più attivo all’interno del Soros Fund Management. Proprio in quel periodo il famoso investitore fece man bassa di azioni di Liberty Broadband e adesso la sua posizione nella società vale circa 615 milioni di dollari. Il suo investimento più grande secondo gli ultimi documenti consegnati alla SEC.
Liberty Broadband, società di telecomunicazioni associata al magnate John Malone, è una holding che controlla un diversi asset nel settore dei media.
Il più importante di questi è certamente la proprietà del 25% del potere di voto totale dentro Charter Communications, cosa che rende Liberty Broadband una tracking stock rispetto alle azioni di Charter Communications (NASDAQ: Charter Communications [CHTR]). Così facendo, le azioni di Liberty Broadband hanno rispecchiato in gran parte l’impressionante rally goduto da Charter Communications nell’ultimo anno.
Tenendo inoltre conto che Charter Communications si appresta a lanciare la propria linea di servizi di rete, l’investimento di Soros in Liberty Broadband resta un’opzione interessante, in un contesto in continua evoluzione come il settore delle telecomunicazioni e dei collegamenti via cavo.
Delta Air Lines
Negli ultimi mesi Warren Buffett ha deciso un po’ a sorpresa di acquistare una fetta significativa di azioni nel settore delle compagnie aeree.
E anche se resta lontana dall’essere la sua posizione più grande per valore in dollari, l’acquisto di 2,8 miliardi di dollari in azioni Delta Air Lines (NYSE: Delta Air Lines [DAL]) è comunque una testimonianza dell’abilità dell’Oracolo di cambiare idea col tempo.
Oggi il settore delle compagnie aeree è molto diverso rispetto ai primi anni ‘90, ovvero quando invece Buffett perse una grossa scommessa proprio in questo campo.
La Grande Recessione ha stimolato un processo di consolidamento nel mondo delle compagnie aeree e ciò ha incrementato la percentuale dei ricavi per le quattro società più grandi del settore, da 65% del fatturato nel 2010 all’84% nel 2015.
Questa crescita di efficienza operativa, insieme a investimenti in velivoli che consumano meno benzina, miglioramenti nel mercato del lavoro e una serie di fusioni, ha contribuito a mettere Delta nella posizione concorrenziale più favorevole di sempre. Guardare per credere i margini lordi, operativi e di profitto di Delta, tutti negli ultimi anni ben sopra le medie del settore.
Ma l’interesse di Buffett per le compagnie aeree non finisce qui, anzi si estende a tutte e quattro le più importanti società statunitensi.
Berkshire Hathaway (NYSE: Berkshire Hathaway [BRK.A]) possiede posizioni anche in Southwest Airlines (NYSE: Southwest Airlines Company [LUV]), United Continental Holdings e American Airlines (NASDAQ: American Airlines Group [AAL]), tutte tra 1,9 e 2,3 miliardi di dollari.
Bisogna anche notare che Delta ha incontrato delle difficoltà con le sue ultime espansioni. La compagnia ha incrementato le sue dimensioni negli ultimi due anni, ma gli investimenti compiuti in nuove tratte hanno superato di poco la crescita dei ricavi prevista dalla società.
Questa situazione ha fatto sì che uno degli indicatori più importanti, il ricavo per posto a sedere disponibile a miglio, calasse del 2,7% a gennaio, per poi risultare piatto a febbraio, peggio delle previsioni originarie del management.
E questo è parte del perché le azioni di Delta hanno perso il 7,5% negli ultimi 12 mesi, rispetto al +15,9% segnato dall’S&P 500 nello stesso periodo.
Ma guardando al lungo termine, il rafforzamento continuo delle quattro compagnie aeree USA più grandi e i miglioramenti nell’economia dovrebbero servire da bussola negli anni a venire.