I ricavi trimestrali di Twitter sono stati inferiori alle previsioni e le azioni del social media sono crollate.
Twitter (NYSE: TWTR) ha registrato 717 milioni di dollari in ricavi trimestrali, ben al di sotto della stima degli analisti intorno i 740 milioni di dollari, secondo dati compilati da Bloomberg. La crescita delle vendite è rallentata drasticamente nello stesso periodo: 1% contro il 48% registrato un anno fa.
Twitter ha aggiunto 2 milioni di nuovi utenti, registrando un aumento del 4% nella sua base di utenti attivi mensili, stimati a 319 milioni, ma non questo non è bastato a convincere gli inserzionisti a spendere i loro soldi sulla piattaforma. I ricavi da advertising sono diminuiti a 638 milioni di dollari dai 641 milioni registrati nello stesso periodo l’anno scorso. La società aveva registrato un aumento nelle inserzioni pubblicitarie nei primi tre trimestri dell’anno, ma il trend ha cambiato verso negli ultimi tre mesi.
Nell'early trading prima dell’apertura di Wall Street il titolo è calato del 10,2% a 16,81 dollari. Twitter aveva chiuso mercoledì a 18,72 dollari.
Sopra le attese invece gli utili per azione, 16 centesimi per azione, al di sopra delle previsioni degli analisti, 12 centesimi per azione.
Un tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Le perdite nette della società ora sono stimate a 167 miliardi di dollari per il trimestre, ovvero 23 centesimi per azione, e 457 milioni di dollari per l'intero anno finanziario. Delude pure l'outlook per il primo trimestre 2017: il margine operativo lordo è atteso tra 75 e 95 milioni di dollari contro i 189,1 milioni previsti.
Il 2016 è stato un anno confuso per il servizio di microblogging tra costi di ristrutturazione, un taglio al 9% dei posti di lavoro, un CEO diviso tra aziende, partnership per video live, pubblicità video e l’abbandono di diverse personalità d’alto profilo a seguito di una stretta su abusi e bullismo nel servizio.
Alcuni osservatori credevano che la pubblicità indiretta fornita dal neoeletto Presidente USA Donald Trump, i cui tweet tengono banco ogni giorno nei notiziari di tutti il mondo, potessero alimentare un’inversione di tendenza, ma le cose sono andate diversamente.