Le azioni dell'indice Dividend Aristocrats con un potenziale di crescita superiore al 22%.
Alcuni potrebbero dire che comprare azioni quando i tassi di interesse aumentano è da folli. Ma le società che aumentano costantemente le paghe dei loro dividendi hanno un fascino speciale per gli investitori a lungo termine.
E la prova è che l’anno scorso i dividendi delle azioni hanno tenuto il passo dell’indice S&P 500 (INDEX: US500) nonostante la Federal Reserve avesse alzato i tassi di interesse nel 2015 per la prima volta in nove anni.
In effetti le società che alzano costantemente le paghe dei dividendi hanno battuto il mercato nel corso di lunghi periodi di tempo. Questo suggerisce che sono azioni che vale la pena possedere, a prescindere dal tasso di interesse o dal contesto economico.
Con l’aumento dei tassi, il valore di mercato delle obbligazioni scende automaticamente, così i loro yield si adattano a quelli dei bond di simile qualità emessi da poco.
Qualcosa di simile succede ai titoli azionari con rendimenti relativamente alti.
Ad ogni modo le società che pagano dividendi possono bilanciare tutto ciò spingendo le vendite o gli utili, alzando così il prezzo delle azioni.
Ovviamente non tagliare il dividendo è la cosa più importante per una società famosa per i suoi yield generosi. Una mossa simile in genere si ripercuote sul prezzo del titolo, perché anche gli investitori perdono entrate e scelgono di passare ad altro.
Qui abbiamo messo insieme due liste di società che pagano dividendi solidi e meritano di essere prese in considerazione. Ma prima, alcune definizioni.
Dividend ‘Aristocrats’
Forse conoscete l’indice S&P 500 Dividend Aristocrats, composto dalle 50 compagne dell’S&P 500 che hanno aumentato i loro dividendi per almeno 25 anni di fila. Si tratta di un traguardo che renderebbe orgogliosa qualsiasi società e per questo motivo i manager tendono a pensarci due volte prima di considerare un taglio del dividendo.
Dato che questo è l’unico criterio, i rendimenti del dividendo non sono per forza molto alti. L’idea alla base è che alzare costantemente la paga dei dividendi può essere correlato a buone prestazioni nel lungo termine.
Un modo facile per investire in tutto l’indice è l’ETF ProShares S&P 500 Dividend Aristocrats.
L’S&P 500 Dividend Aristocrats Index ha registrato una prestazione inferiore a quella dell’S&P 500 lo scorso anno e nel corso degli ultimi 10 e 15 anni è stato ampiamente battuto.
High-Yield Dividend Aristocrats
Per ampliare i nostri orizzonti, concentriamoci sull’indice S&P High Yield Dividend Aristocrats Index che è anche mantenuto da S&P Dow Jones Indices e comprende 106 componenti del S&P 1500 Composite Index che hanno aumentato i dividendi sulle azioni comuni per almeno 20 anni consecutivi.
Dato l’S&P 1500 Composite Index comprende l’S&P 500, (oltre all’S&P 400 Mid-Cap Index e all’S&P Small-Cap 600), qualsiasi “Dividendo aristocratico” è considerato anche high-yield.
Un modo facile di investire nell’intero indice High Yield Dividend Aristocrats Index è l’ETF SPDR S&P Dividend.
Ma si possono prendere in considerazione anche i titoli individuali, specialmente se si vogliono selezionare compagnie che pagano dividendi più alti e ricevere dividendi in cash, invece di reinvestire.
Ecco la nostra prima lista dei 10 titoli con i rendimenti più alti nell’indice High-Yield Dividend Aristocrats.
Ma gli analisti da lato ‘vendi’ come valutano questi titoli?
I prezzi obiettivo di consenso non tengono conto dei dividendi. Se il tuo pensiero va alle entrate (e non a reinvestire i dividendi), sappi che saranno cospicue a prescindere da ogni rivalutazione dei prezzi.
È interessante vedere che gli analisti non valutano ottimamente questi titoli con yield più alti perché basano i loro rating sui prezzi obiettivo. Le loro valutazioni “buy” sono date solo alle azioni che dovrebbero aumentare significativamente nel corso degli ultimi 12 mesi, un periodo di tempo breve per gli investitori a lungo termine.
Cosa consigliano gli analisti
Ecco i 10 titoli con dividendi aristocratici che presentano più valutazioni “buy” che hanno il maggiore potenziale di crescita nel prossimo anno, sulla base dei prezzi obiettivo.