Con l’inizio del nuovo anno gli investitori hanno certamente avuto modo di riflettere sui successi e fallimenti che hanno caratterizzato il loro 2016. Nel 2017 continueranno a esserci sfide che si trascinano dall’anno passato e al contempo ne emergeranno di nuove.
1. Attenzione ai tassi di interesse della Fed
I dividendi delle azioni potrebbero diventare meno allettanti rispetto ai bond con l’aumento dei rendimenti: questo significa che i ricavi dalle azioni con multipli storicamente alti potrebbero crollare. Un titolo vulnerabile è il colosso del tabacco Altria (NYSE:MO), che attualmente paga un forward yield del 3,6% ma viene scambiato 26 volte gli utili, un valore molto più alto della media del suo settore, 21.
I tassi di interesse più alti rendono più difficile per le società rimpinguare i loro utili con buyback alimentati dal debito. Società come Qualcomm (NASDAQ:QCOM) e Apple (NASDAQ:AAPL) potrebbero soffrirne ma società come Texas Instruments (NASDAQ:TXN), che alimenta i suoi buyback solo con il free cash flow, non ne verranno colpite. I tassi di interesse più alti potrebbero anche ridurre l’attività sul fronte fusioni e acquisizioni a causa dei costi più alti dei prestiti.
Inoltre i tassi di interesse più alti aumenteranno la redditività delle banche, perché renderanno più appetibili i conti risparmio e nel frattempo potranno accrescere l’interesse accumulato sui crediti in sospeso.
2. Attenzione al dollaro forte
Il biglietto verde potrebbe crescere grazie ai tassi di interesse e le multinazionali che generano gran parte dei loro ricavi fuori dagli Stati Uniti potrebbero esserne colpite. Questo significa che blue chip come Procter & Gamble (NYSE: PG), Coca-Cola (NYSE: KO) e IBM (NYSE: IBM), potrebbero registrare un aumento delle disparità tra la loro valuta in salute costante e le loro previsioni di crescita.
Al contempo un dollaro forte rende più appetibili i titoli All American che generano la maggior parte dei ricavi nel mercato statunitense, fermo restando che la loro crescita resti costante e le valutazioni ragionevoli.
3. Capire a pieno le pressioni generate dalla regulation
Oltre al dollaro forte sono le pressioni regolamentative, sia negli Stati Uniti che all’estero, a poter punire le multinazionali. Il Presidente eletto Donald Trump ha puntato il dito contro società come Apple e General Motors (NYSE:GM) per fare troppo affidamento sul lavoro in terra straniera. Se queste società saranno obbligate a far tornare le loro fabbriche negli Stati Uniti le loro spese operative potrebbero aumentare, danneggiando la loro crescita complessiva.
Le società USA potrebbero anche continuare a incontrare difficoltà in Cina, dove le leggi protezionistiche hanno danneggiate società come Qualcomm, Microsoft (NASDAQ: MSFT) e General Motors per mezzo di tariffe e multe legate ad accuse all’accusa di competizione sleale. Gli investitori dovrebbero tenere gli occhi a questi sviluppi, ma non farsi comunque prendersi dal panico e abbandonare queste azioni solo per qualche titolo di giornale.
4. Non investite in azioni che non comprendete
A causa di questi fattori sopra descritti molti grossi investitori abbandoneranno alcuni settori per gettarsi in altri. Per esempio, molti investitori istituzionali stanno comprando titoli del comparto energetico, a causa dei prezzi del petrolio più alti, e del comparto finanziario, a causa dei tassi di interesse in aumento.
Big del tech come Facebook (NASDAQ: FB), Amazon (NASDAQ: AMZN), Netflix (NASDAQ: NFLX) e Alphabet (NASDAQ: GOOGL) sono state invece tra le azioni più vendute. In questo modo negli ultimi mesi diversi nomi dell’energia e della finanza hanno registrato dei guadagni, ma gli investitori non dovrebbero seguire la corrente se non hanno una piena comprensione di questi titoli o settori.
5. Non fare nulla
Comprare e tenere azioni non è la stessa cosa di comprarle e dimenticarsene. Gli investitori responsabili dovrebbero rimanere aggiornati in merito alle ultime notizie riguardanti i tassi di interesse, le valute e le leggi e non dovrebbero vendere i loro titoli solo in base ai rumors dei media. Al contrario, la cosa migliore da fare nel 2017 potrebbe essere semplicemente non muovere un dito e smettere di tradare i vostri titoli.
A meno che non succeda qualcosa di drastico, come una tassa del 45% sui prodotti fabbricati in Cina da parte dell’amministrazione Trump, l’opzione migliore per voi potrebbe rivelarsi semplicemente lasciare immutato il vostro portafoglio azionario.