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Dove investire per poter trarre profitto dalla crescita della moneta statunitense.

A dicembre la Federal Reserve ha alzato per la seconda volta i tassi di interesse dalla Grande Recessione e ha fatto intendere che nel corso del 2017 potrebbe esserci un altro aumento. E solo pochi giorni fa i verbali dell’ultima riunione della Fed hanno mostrato che il tono più intransigente da parte della banca centrale in due anni.

Nel frattempo l’Europa è piombata nuovamente in un periodo di l’incertezza politica dopo il voto su Brexit e le dimissioni del primo ministro italiano Renzi. E in Giappone la BoJ continua sulla strada dei tassi di interesse negativi e dell’acquisto aggressivo di bond.

Mettete tutto questo insieme e non sorprende che lo U.S. Dollar Index sia ai massimi in 14 anni.

Gli investitori potrebbero essersi questo particolare a causa di tutte le chiacchiere riguardo al Dow Jones Industrial Average (INDEX:DJI) a un soffio da quota 20.000 punti.

Ma a prescindere da dove tenete i vostri titoli o del vostro orizzonte temporale d'investimento, questo trend complessivo nel dollaro significa che è arrivato il momento di posizionare il il vostro portafoglio per fare guadagnarne e, forse ancora più importante, evitare alcuni dei disastri che possono derivare da un dollaro così forte.

Quali operazioni dovreste considerare? Ecco alcune idee.

1. Attenzione alle multinazionali

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Nel 2017 c’è molta speranza circa i titoli azionari di società che producono beni voluttuari, grazie a un miglioramento nel mercato del lavoro USA e le speranze di maggiore stimolo sotto un Congresso controllato dai Repubblicani e dal presidente neoeletto Donald Trump.

Ad ogni modo, tenete in mente che non tutti i rivenditori sono uguali: in particolare quelli con sedi all’estero subiranno un impatto negativo dalla disparità attuale tra le valute.

Per esempio, Wal-Mart Stores (NYSE: WMT) ha detto che tassi di cambio sfavorevoli hanno tagliato circa il 2,5% degli utili per azione nel secondo trimestre del 2016. Oppure pensate al quarto trimestre fiscale del 2016 di Nike (NYSE: NKE), che ha visto dimezzarsi la sua crescita nei ricavi a causa della pressione proveniente dal forex: dal 12% su base annua al 6% attuale.

Per ottenere il massimo dalla “reflazione” su cui stanno puntando diversi investitori nel 2017, dovete mettere in conto le difficoltà che le multinazionali stanno incontrando a causa del dollaro forte. La scelta migliore è quella di prendere in considerazioni società che tengono gran parte del loro business negli USA, per esempio Foot Locker (NYSE: FL), tra le poche note positive nel 2017 per il settore retail.

2. ETF a copertura valutaria

Ricordatevi comunque che è sempre meglio diversificare sia in termini geografici, che di settori e classi di asset. Molti investitori continuano ad avere un portafoglio con titoli da tutto il mondo, anche se significa dovere sostenere una lotta impari contro un dollaro forte.

Un metodo è certamente servirsi di una nuova serie di ETF a copertura valutaria che permettono agli investitori di mettere il loro denaro nei mercati esteri ma al contempo evitare i problemi derivanti dal forex.

Prendete a esempio l’indice Nikkei 225 (INDEX:N225) che è cresciuto del 25% rispetto ai minimi di luglio 2016. Il fondo WisdomTree Japan (NYSE DXJ) nello stesso periodo è cresciuto del 35% grazie a una protezione dai problemi del forex e a una lista di titoli con una performance leggermente migliore; invece un ETF senza copertura come ETF iShares MSCI Japan (NYSE: EWJ) è cresciuto solo del 10% nello stesso periodo, proprio a causa del dollaro forte. (FX:JPY/USD).

Se volete diversificare il vostro portafoglio in senso globale, dovreste prendere in considerazione i fondi a copertura come il WisdomTree Japan Hedged Equity (NYSE: DXJ), WisdomTree Europe Hedged Equity (NYSE: HEDJ) o l'iShares Hedged MSCI EAFE (NYSE: HEFA).

3. Un ETF indicizzato sul dollaro

Se state cercando un modo di trarre beneficio di un dollaro in crescita invece di investire in azioni, PowerShares DB US Dollar Index Bullish Fund (NYSE: UUP) potrebbe essere la risposta che fa per voi.

Questo ETF è legato all’indice del dollaro statunitense, che è la misura del biglietto verde contro un paniere di altre valute internazionali, yen ed euro inclusi. Operazioni valutarie semplici, ma questo non significa senza rischio. Se il dollaro si indebolisce, perderete soldi come se aveste investito in un titolo che ha subito una brutta botta. Inoltre PowerShares si prende una piccola parte dei vostri investimenti, fino allo 0,8% all’anno, in pratica 80 dollari ogni 10.000 dollari investiti.

Se volete speculare su dollaro o su come un biglietto verde forte possa influenzare gli altri investimenti internazionali sulla vostra lista, probabilmente questa è la scelta più facile.

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