Da Brexit a Donald Trump al peggior primo mese di sempre dell’S&P 500 (INDEX: US500), quest’anno passato è stato tutto tranne che tranquillo per gli investitori. Questa serie di tumulti ha prodotto gioie e dolori, così mentre il 2016 giunge alla sua conclusione, è tempo di vedere quali sono stati i migliori e peggiori asset dell'anno.
Valute
È stato un anno particolarmente brutto per qualsiasi valuta chiamata “sterlina”. La versione egiziana (FX: USD/EGP) è stata la peggior performer nel 2016 dopo che la nazione ha deciso di lasciar fluttuare liberamente la sua moneta nel tentativo di stabilizzare un’economia in difficoltà, in primis a causa della mancanza di liquidità e delle preoccupazioni riguardanti le tensioni sociali. La sterlina britannica (GBP/USD) è crollata dopo Brexit e non si è mai ripresa.
All’estremo opposto, la moneta digitale bitcoin (FX: BITCOIN) è stata la valuta con la migliore prestazione quest’anno, con una crescita di oltre il 100% alimentata dai controlli sul capitale in Cina e dalle avvisaglie isolazioniste in UK e USA.
Per quanto riguarda le monete emesse da stati e banche centrali, il rublo russo (USD/RUB) ha registrato il miglior rendimento dell’anno dopo che il mercato del petrolio si è ripreso.
Diamo un’occhiata alle migliori e peggiori valute dell’anno.
Anche se il calo della sterlina britannica non è stata allo stesso livello di quelle di alcune valute nei mercati emergenti, ha comunque realizzato la performance peggiore tra le valute maggiori.
Indici internazionali
Nonostante i disordini recenti nel paese, l’indice azionario Ibovespa resto quello con il miglior rendimento per il 2016. Questo è dovuto in larga parte alle speranze intorno al Presidente Michel Temer, che ha preso l'incarico dopo l’impeachment ai danni di Dilma Rousseff, e alla sua capacità di porre fine alla recessione peggiore e di portare un po’ stabilità politica.
L’indice azionario nigeriano ha avuto il peggior rendimento dell’anno. L’economia della nazione dovrebbe registrare una contrazione nel 2016, la prima volta in oltre 20 anni, a causa dei militanti che attaccano gli oleodotti e dei controlli sul capitale che hanno dissuaso gli stranieri dal fare investimenti nel paese.
Materie prime
Sebbene il 2015 sia stato alquanto duro per i rialzisti del settore delle materie prime, quest’anno è difficile trovare qualcosa in territorio negativo. A spiccare è stato il gas naturale, cresciuto di oltre il 60% negli ultimi 12 mesi.
Il petrolio si è ripreso, ma la strada della ripresa non è stata facile. West Texas Intermediate (COMEX: XTI/USD) è sceso sotto i 30 dollari prima di crescere sopra i 50 dollari: abbastanza per un guadagno di oltre il 50% per quest’anno. Gli agricoltori sono quelli che se la sono passata peggio, con cereali e mais che hanno ceduto rispettivamente il 13% e l’1,6%.
Bond
I bond venezuelani sono stati tra i migliori investimenti, risultato piuttosto curioso tenuto conto dei disordini nel paese. I suoi bond hanno avuto un rally a seguito delle voci per cui il governo potrebbe cercare di raggiungere un accordo per rimandare le scadenze del debito, il che darebbe un po’ di respiro alle casse di Caracas.
Altri debiti sono dovuti nel 2017 e alcuni pagamenti sono già in ritardo.
I bond con il peggior rendimento vengono dal Mozambico, che soffre una crisi del debito e un aumento dell’inflazione.
Per quanto riguarda i bond corporate high yield di società statunitensi, una serie di imprese del settore energetico sono state tra i performer migliori sulla scia di una scommessa sulla stabilizzazione del prezzo del petrolio.
I bond emessi da Sidewinder Drilling Inc. sono stati tra i peggiori, con Moody's che ha effettuato un downgrade nei confronti della società e ha avvertito gli investitori in merito al rischio di un possibile default.
Anton Oilfield Services (HKG: 3337) è stata invece la top performer tra i bond corporate dei mercati emergenti. La società è tornata da un downgrade subito lo scorso anno e ha firmato un accordo con una banca di Shangai per ottenere più finanziamenti.
Privatbank Commercial Bank ha avuto il rendimento peggiore quest’anno, con Fitch Ratings che ne sottolinea i timori sulla solvenza della società.