Il CEO di Tesla vuole davvero creare una società per la costruzione di tunnel? Se sì, perché? E dove? E cosa deve aspettarsi la concorrenza?
Quindi, ecco l'ultima rivelazione uscita fuori dalla "scatola delle idee folli di Elon Musk." Il fondatore di Tesla e di SpaceX ha ora deciso di avviare una società per le trivellazioni orizzontali controllate.
Tunnel Boring Machines sono pezzi massiccio di MATERIALI - Cantiere mobile di TRAIN-dimensioni e dal design a scavare nel TERRA. Casualmente, sono quasi perfettamente sagomata per adattarsi bordo di un razzo su Marte. Fonte immagine: GETTY IMAGES.
In primo luogo abbiamo appreso di recente di questo progetto di Musk, nello specifico quando il CEO di Tesla (NASDAQ: Tesla Motors [TSLA]) era in viaggio attraverso la California durante il fine settimana, e essendosi stufato del traffico che sottraeva tempo prezioso alle sue vacanze, ha cominciato a scrivere una serie di tweet:
"Il traffico mi sta facendo diventare matto. Costruirò dei tunnel per il passaggio delle automobili, bisogna iniziare da subito a scavare."
Chiamerà la società "The Boring Company", e scrive che ha proprio "intenzione di farlo davvero".
Una lepre tra le volpi
Le risposte ai tweet del magnate di Tesla sono state diverse, con USA Todayche ha osservato che queste possono essere le semplici “riflessioni di un ragazzo bloccato in un ingorgo che usa Twitter per passare il tempo”, mentre Recode.net ha teorizzato che quello di Elon è stato "solo uno sfogo," o forse ha voluto fare "uno scherzo banale."
Altri, tra cui i giornalisti di The Motley Fool, ritengono invece che Musk faccia sul serio circa la creazione della "Boring Company", ma che è un illuso se pensa davvero di poterla far funzionare. Infatti mentre quest'idea delle gallerie sotterranee sembra essere appena venuta in mente a Musk, ci sono molte altre società che stanno dentro a questo business già da molto tempo.
Abbiamo fatto una rapida ricerca nell'industria dei produttori di questi tipi di tunnel (TBM, ovvero Tunnel Boring Machines ), e al momento i principali giocatori sono:
- Terratec, Norvegia
- Bosch Rexroth, Germania
- Herrenknecht, Germania (costruiscono le TBM della metropolitana di Londra)
- Hitachi Zosen Sakai, Giappone (ha costruito il Bertha TBM a Seattle)
- Rail Engineering Corporation, Cina
- La francese NFM Technologies e l'americana Robbins sono ora entrambe di proprietà della cinese Northern Heavy Industries Group.
Se Elon Musk desidera veramente entrare nel business delle trivellazioni orizzontali controllate, deve prepararsi ad affrontare una concorrenza abbastanza rigida, la stessa concorrenza che ha già fatto fuori Caterpillar (che ha interrotto la costruzione di TBM nel 2013). Quindi, se Musk fa veramente sul serio riguardo la creazione di una società di questi tunnel, si deve preparare ad una dura battaglia.
Pazzo come una lepre o astuto come una volpe?
Eppure, tutto, tutto ciò che Musk fa in questi giorni è fatto in vista del suo sogno di colonizzare, un giorno, Marte.
Considerate il fatto che Musk ha notoriamente sostenuto l'idea di lanciare satelliti in orbita, e poi riutilizzare i razzi. In precedenza, i sostenitori dei razzi riutilizzabili hanno sempre pensato che il modo migliore per far atterrare razzi per il loro riutilizzo fosse stato quello di farli atterrare come un aeroplano, ovvero orizzontalmente su una pista. Ecco come la Rockwell International (ora in gran parte di proprietà della Boeing (LSE: BAE Systems [BA])) ha progettato la sua navetta spaziale. Ed è così come oggi il suo rivale Airbus (NYSE: AAR [AIR]), sta progettando la sua spaceplane ADELINE a terra.
Invece Musk, giustamente, ha fatto notare che su Marte non ci sono piste di atterraggio. Se si vuole far atterrare un razzo su Marte, in modo che poi possa decollare di nuovo, si deve farlo atterrare "in piedi". Quindi, ogni razzo che Musk ha costruito con SpaceX è stato progettato per atterrare verticalmente.
È possibile fare un punto simile anche per le altre iniziative imprenditoriali di Musk, compresi i pannelli solari di SolarCity, le auto elettriche Tesla, e anche l'internet via satellite. Su Marte non ci sono giacimenti di petrolio, il che significa che la potenza deve essere generata elettricamente ( dai pannelli solari appunto). Le auto su Marte non saranno in grado di funzionare a benzina, quindi le auto elettriche sono una scelta intelligente anche lì (Tesla). E su Marte manca un sistema di comunicazione per collegare le colonie potenzialmente lontane, quindi potrebbe essere una buona idea sviluppare delle competenze nella gestione di una rete di Satcom qui sulla Terra, una sorta di preparatorio per la creazione di un sistema simile intorno a Marte.
Dare un senso a questa idea di Elon Musk
Ma cosa c'entra una società produttrice di tunnel con il progetto di colonizzare Marte? Semplice. Nei primi giorni ogni colonia di Marte dovrà proteggere i propri coloni dalle radiazioni solari, e costruire moltissime abitazioni. Avendo delle Tunnel Boring Machines sul posto, tuttavia, si risolverebbero entrambi i problemi in una volta, dando ai coloni un riparo dalle radiazioni e un posto sotterraneo in cui vivere.
Intendiamoci, non stiamo dicendo che questo sia il solo e unico obiettivo di Musk nel creare una società di TBM. Piuttosto, è il suo obiettivo finale.
Molto probabilmente Musk ha bisogno di capire come costruire delle TBM che egli potrà poi spedire su Marte con i razzi. Per fare questo, egli vorrà prima armeggiare con l'idea, imparare a costruire dei TBM per se stesso, e poi perfezionare la tecnologia.
Con la creazione di una Società di TBM sulla Terra, Elon Musk arriva a fare tutte e tre le cose insieme, e i suoi clienti (e forse anche gli investitori) pagheranno per esse. Se si osservano le cose sotto questo punto di vista, l'idea di Musk non è così folle come sembra.