3 azioni a buon mercato
John Amis/AP Images for AIDS Healthcare Foundation
Pagina principale Finanze, Mercato USA

In questi giorni Wall Street non sembra andare pazza per le azioni di Gilead Sciences, BorgWarner o Verizon Communications.

Certo, il mercato azionario nel suo complesso sta toccando i massimi di tutti i tempi, ma anche oggi ci sono titoli che sono alquanto economici in quello che alcuni potrebbero definire un mercato dalla valutazione gonfiata. Sono società che potrebbero non rispettare le attese sugli utili, hanno rivisto al ribasso le stime di crescita oppure sono nel mezzo di un’importante transizione - e per questi motivi stanno cominciando ad avere prezzi di listino piuttosto bassi.

In particolare tre azioni spiccano come particolarmente economiche, ma al contempo rappresentano dei solidi investimenti e sono Verizon Communications (NYSE: Verizon Communications [VZ]), BorgWarner (NYSE: BorgWarner [BWA]) e Gilead Sciences (NASDAQ: Gilead Sciences [GILD]).

Wall Street è ribassista su questo titolo biotech

Di recente ci sono stati alcuni intoppi per Gilead. Dopo avere registrato dei risultati deludenti per il terzo trimestre che hanno mostrato un calo delle vendite della sua medicina contro l’epatite C (HCV), Harvoni, mentre i suoi altri prodotti per l’HCV non hanno ancora preso il volo, il management ha annunciato che le terapie esistenti in distribuzione sono le ultime. Inoltre la serie di terapie della società contro l’HIV hanno avuto risultati contrastanti, dato che non sono riuscite a coprire il calo delle vendite delle medicine più vecchie.

Si tratta di un cambiamento enorme, considerato che le terapie HCV e HIV sono stati i pilastri degli utili della Gilead per anni. Il mercato non ha risposto bene alle notizie e oggi le azioni di Gilead vengono scambiate a un EV/EBITDA molto modesto, solo 5,7.

Se le terapie di Gilead per HCV e HIV fossero state tutto quello che la società aveva da offrire, allora il prezzo che ha oggi il suo titolo avrebbe senso. Ad ogni modo, la società ha fatto notizia nel mercato per la sua decisione di trattare la steatoepatite non alcolica (non-alcoholic steatohepatitis, NASH). Il suo trattamento più nuovo ha superato la fase 2 dei test e i risultati promettenti da parte di altri due trattamenti NASH potrebbero offrire un’occasione per un mercato potenziale da 40 miliardi di dollari.

E poi c’è da tenere in considerazione i 31 miliardi di dollari cash nel bilancio annuale di Gilead. Sebbene una grossa fetta di quel denaro potrebbe essere utilizzata per rimpinguare i ritorni degli azionisti, Gilead lo sta utilizzando come un’opportunità per accrescere il suo portafoglio tramite acquisizioni, in particolare nel settore oncologico.

Quindi Gilead magari navigherà in brutte acque per il momento, dato che sta cominciando ad allontanarsi dai suoi prodotti classici, ma c’è abbastanza potenziale nella sua linea di nuove terapia e nel suo stato patrimoniale.

Gli investitori potrebbero non guadagnare granché da questo titolo nei prossimi trimestri, ma comprarlo oggi sembra essere una scommessa a lungo termine molto invitante su un’impresa biotech ben avviata.

Oggi i tempi sono duri, ma il domani riserva grandi opportunità

Come Gilead, il produttore di componenti per trasmissioni automatiche BorgWarner attraversa un momento un po’ difficile. All’inizio di quest’anno la società ha rivisto al ribasso la guidance perché stava cominciando a vedere alcuni segni che il settore era vicino al punto massimo del ciclo industriale e ha riscontrato alcuni problemi con i motori diesel (il cliente di maggior rilievo di BorgWarner è VW/Audi (XETRA: Volkswagen [VOW3]), che utilizzava turbocompressori nei suoi veicoli a motore diesel). Se si guarda oltre, ci sono alcuni lati positivi che vale la pena di sottolineare e che potrebbero dare slancio agli affari di BorgWarner.

La spinta verso i veicoli ibridi ed elettrici ha aperto per BorgWarner un nuovo mercato che sta crescendo rapidamente. Tra adesso e il 2023, la combinazione della crescite delle vendite di veicoli ibridi ed elettrici con gli sforzi della società circa i contenuti dei veicoli stessi dovrebbero portare i mercati ibridi ed elettrici a generare un tasso di crescita annuale composto tra il 50% e il 55%.

Tutto questo, a fronte di una crescita a singola cifra per i normali veicoli a benzina, dovrebbe offrire una piattaforma forte per la crescita nella prossima decade.

Siccome Wall Street non è capace di prevedere il futuro così a lungo termine, i risultati correnti fanno sì che BorgWarner abbia a oggi un rapporto EV/EBITDA relativamente modesto, 6,2.

Adesso la società potrebbe non generare molto in termini di vendite o profitti dalle sue parti per macchine ibride o elettriche, ma la crescita di questi veicoli nel corso del tempo rappresenterà una manna dal cielo per il suo business e questo rende il titolo un grande investimento al prezzo attuale.

È bello essere il re

Ogni giorno che passa diventiamo sempre più legati ai dispositivi mobili. Ciò si traduce in un carico di lavoro più grande su network wireless, affinché incontrino le richieste dei nostri dati a velocità sempre maggiori.

Questo ovviamente richiede quantità immense di spesa e poche compagnie nel settore wireless generano il tipo di flusso di denaro che Verizon Communications mette in campo per sviluppare la prossima next big thing nel mondo del wireless: un network 5G.

Negli ultimi 12 mesi Verizon ha generato più di 28 miliardi di dollari in cash da operazioni, il che gli offre ampio spazio di manovra per reinvestirli nel business e al contempo poter pagare un dividendo generoso.

Anche se Verizon ha concluso alcune acquisizioni che lasciano perplessi, come AOL e un’offerta per Yahoo! (NASDAQ: Yahoo! [YHOO]) al fine di rafforzare i ricavi generati dalla pubblicità, il grosso del suo contante viene generato dalle iscrizioni ai servizi wireless.

Recentemente la società ha mancato alcuni obiettivi legati agli iscritti nella pubblicazione degli utili più recente, ma c’era da aspettarselo dato l’aumento della competizione nel settore.

Non appena Verizon inizia a differenziarsi con il suo network 5G - che dovrebbe essere online nel 2020 - e continua a pagare i debiti derivati dalla sua acquisizione degli interessi di Vodafone nella società nel 2014, Verizon dovrebbe continuare a produrre abbastanza denaro da ripagare gli azionisti. Con un titolo che conta un EV/EBITDA di 6,5, si tratta di un investimento piuttosto interessante.

Leggi anche:
Perfavore descrivi l'errore
Chiudere