Dietro il crollo dei prezzi dell’oro c’è l’India
Babu/Reuters
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Nigam Arora, analista di The Arora Report e collaboratore di MarketWatch, spiega la caduta dei prezzi dell’oro.

Se il crollo dei prezzi dell’oro dopo l’elezione di Donald Trump vi ha stupito, siete in buona compagnia: quasi ogni analista e magazine nel mondo occidentale la pensava alla stessa maniera.

Oro (NASDAQ: Randgold Resources [GOLD]) e argento (GLOBEX: SILVER) sono una parte consistente della ricerca svolta a The Arora Report. Una combinazione di algoritmi sui metalli preziosi, ricerche dettagliate e conoscenza dei mercati emergenti ci ha permesso di allertare i nostri iscritti che l’oro stava per crollare e per quale motivo. Subito dopo l’elezione presidenziale la posizione netta di The Arora Report in oro, argento e settore minerario è andata short, seguendo una strategia sofisticata.

Dato che la maggior parte degli investitori non utilizza i futures su oro e argento, normalmente mi servo dei grafici di ETF popolari per oro e argento; inoltre spesso illustro i dati usando grafici di ETF 3x molto popolari.

Ad ogni modo, quando i risultati delle elezioni hanno cominciato a uscire fuori, gli ETF non venivano scambiati; per questo motivo ho scelto i futures sull’oro.

L’oro è balzato a 1.339 dollari l’oncia non appena la speculazione circa la vittoria di Trump ha cominciato a montare. Ma dopo, come mostra il grafico, gli acquisti generati dall’effetto Trump sono stati intercettati dalle vendite generate da Modi, per poi essere superati. Un seguente tentativo di rally è poi fallito a causa dell’aumento dei tassi di interesse e del rafforzamento del dollaro.

Dopo aver controllato il grafico potreste chiedervi: “Chi Modi e cosa lo rende così potente quando si tratta di oro?” Modi è Narendra Modi, il primo ministro dell’India, uno dei paesi dove si registra la maggiore richiesta di oro fisico.

Diamo un’occhiata al background e alle posizioni dei big player rispetto all’oro prima di discutere di come Modi ha ucciso il rally dell’oro.

La trade call

Alla fine di luglio, un titolo di MarketWatch diceva che l’oro si sarebbe potuto spingere fino a 1.850 dollari. Altri media erano dello stesso parere, sulla scorta di quanto sostenuto da Georgette Boele, analista di ABN Amro specializzato nei mercati preziosi.

La call di ABM Amro era così popolare che molti la ripubblicarono quasi integralmente.

A pochi giorni dall’Election Day il consenso era che l’oro sarebbe salito drasticamente se Trump fosse stato eletto.

In solitaria

Quando i media urlavano all’impazzata che l’oro avrebbe raggiunto quota 1.850 dollari, gli algoritmi di The Arora Report mostravano un accumulo di pressione che sarebbe scoppiata qualora l’oro avesse superato quota 1.400 dollari.

Nel corso degli anni ho imparato a non ignorare le conclusioni generate dagli algoritmi e in questa occasione mi sono chiesto “L’oro potrebbe calare a 850 l’oncia qualora Trump rendesse l’America di nuovo grande?” Con l’approssimarsi del voto, ho chiesto al mio staff di trovare altri analisti che la pensassero come me. Non hanno trovato nessuno.

Modi in azione

In India Modi ha deliberato che le banconote da 500 e 1000 rupie venissero ritirate. Queste banconote rappresentano il 20% dei contanti in circolazione e l’80% in outstanding cash.

Per capire la pioggia di vendite attraverse la mossa di Modi, bisogna conoscere che l’economia sommersa in India. Le stime ci dicono che l’economia sommersa in India rappresenta tra il 20% e il 25% dell’economia totale - una porzione molto grande.

Negli ultimi 50 anni il metodo più comune per trasformare il denaro nero in denaro bianco è stato comprare lentamente oro servendosi di banconote di grande taglio. La conversione del denaro da nero a bianco è stata quindi una grande fonte di richiesta di oro fisico. Ora che le banconote di grande taglio non valgono nulla, la domanda di oro fisico è calata.

Fonte: MarketWatch

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