A quali titoli devono guardare gli investitori con il nuovo inquilino alla Casa Bianca?
Dopo la vittoria a sorpresa di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA, non è troppo presto per mettersi alle spalle la paura e concentrarsi su quali settori e titoli potrebbero potrebbero ricavare maggior beneficio dal controllo della presidenza e di entrambe le camere del Congresso da parte del Partito Repubblicano .
Anche se sarà proprio il mondo del business in generale ad avere di che guadagnare dalla probabile riforma fiscale sotto la presidenza Trump, tre settori sono posizionati particolarmente bene in vista di possibili guadagni, secondo Bob Phillips, gestore principale della Spectrum Management Group Inc. a Indianapolis. Philips gestisce circa 500 milioni di dollari per clienti privati.
Energia
Una ragione al rafforzamento del settore dell’energia è che dovrebbe affrontare una minore pressione in termini di regulation con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca a gennaio.
“Non ci aspettiamo un aumento drastico dei prezzi del petrolio, ma ci aspettiamo che le società più importanti continueranno a razionalizzare o ridurre i costi. Così i loro margini miglioreranno a 50 $ il barile” ha detto Phillips.
Tra le società più grandi, Phillips vede con favore Chevron (NYSE: CVX) rispetto a Exxon Mobil (NYSE: XOM). “Noi mettiamo in discussione Exon e il fatto che disponga di un flusso di denaro sufficiente a sostenere il suo dividendo” ha detto. Chevron “è in uno stato di forma migliore dal punto di vista dei bilanci”.
Chevron ha uno yield del dividendo del 4,03%, mentre le azioni di Exxon Mobil hanno uno yield del 3,52%. Durante un periodo di crescita generale lenta per gli utili e di tassi di interesse molto bassi, i rendimenti che sono supportati dal flusso di denaro possono offrire molto supporto ai prezzi del titolo.
Difesa
All’inizio dell’anno, durante un incontro con la stampa, Trump ha dichiarato che avrebbe voluto rendere l’esercito statunitense “molto più forte di quanto è adesso”. Si tratta di un segnale molto chiaro circa le sue intenzione e potrebbe convincere i leader repubblicani alla Camera dei Rappresentanti e al Senato di seguirlo.
“Saranno le società più grandi a beneficiare di qualsiasi quantità di nuovi soldi nelle casse della difesa nel budget per il prossimo anno” ha detto Phillips, che vede favorita Lockheed Martin (NYSE: LMT) una società con un rendimento del dividendo del 3,04%.
Settore bancario
Le grosse banche vengono scambiate a prezzi bassi rispetto al mercato. Secondo FactSet, il settore finanziario dell’S&P 500 (INDEX:US500) viene scambiato a 12,1 volte le stime sugli utili per il 2017, a confronto di un rapporto prezzo/utili di 16,3 per l’intero S&P 500.
Non sorprende vedere che le banche non abbiano il favore degli investitori; i ricordi della crisi finanziaria del 2008 e il bailout del settore sono ancora freschi e l’ambiente di tassi di interesse bassi ha ristretto i margini di interesse netti.
Phillips ha previsto che i Repubblicani potrebbero allontanarsi dalla legge Dodd-Frank che è stata implementata in risposta alla crisi finanziaria e rimuovere alcuni vincoli dalle banche. Secondo lui la favorita è J. P. Morgan Chase & Co (NYSE:JPM).,“una scommessa sicura, data la sua mole e il fatto che è gestita in modo da evitare ulteriori grandi scandali”. Il titolo di J.P. Morgan Chase ha un rendimento del dividendo del 2,74%.
Il rendimento sulle note del tesoro USA a 10 anni è cresciuto fino al 2,00% da 1,55% solo tre mesi fa, quindi molte grosse banche potrebbero andare incontro a un grosso periodo di espansione dei margini e dei profitti.
E il settore sanitario?
Le grandi case farmaceutiche e le società del settore biotecnologico sono tra i primi vincitori dei risultati dell’Election Day, mentre i provider del settore dell’healthcare, che hanno beneficiato dell’Obamacare, sono sotto pressione.
Sette su nove delle società di biotechnology in listino nell’S&P 500 hanno registrato dati positivi. Regeneron Pharmaceuticals Inc. (NASDAQ:REGN) è cresciuta del 9%, mentre Vertex Pharmaceuticals Inc. (NASDAQ:VRTX) e Celgene Corp. (NASDAQ:CELG) hanno segnato +7%. Undici delle 12 società farmaceutiche (secondo la definizione di FactSet) dell’S&P 500 hanno avuto un record positivo.
Albrert Brenner, direttore dell’allocazione degli asset per People’s United Wealth Management, ha detto che l’entusiasmo degli investitori per i grandi del settore farmaceutico va oltre la guida dei Repubblicani al Congresso. Riflette anche una grossa vittoria per il settore in California dove la Proposition 61 è stata sconfitta. Questa proposta di legge richiede che le agenzie di stato non paghino più del Department of Veterans Affairs per la prescrizione di medicinali.
People’s United Wealth Management è una sussidiaria di People’s United Bancorp (NASDAQ:PBCT) di Bridgeport, Connecticut, con circa 8 miliardi di dollari in attivi sotto gestione per clienti e istituzioni privati.
Adesso i Repubblicani devono gestire i problemi legati all’aumento dei prezzi delle medicine e la crescente impossibilità della gente di permettersi un’assicurazione sanitaria tramite l’Affordable Care Act, meglio conosciuto come Obamacare. Jeff Jonas, che gestisce il trust Gabelli Healthcare & Wellness ritiene che ci sarà molta pressione su Congresso e Trump affinché risolvano questi problemi, ma ha anche detto che la prima priorità del presidente eletto sarà probabilmente “la riforma fiscale e forse una legge sulle infrastrutture”.
Quindi le leggi sull’healthcare potrebbero dover attendere.
Brenner, di People’s United Wealth Management, ha detto che le modifiche all’Obamacare, probabilmente influiranno negativamente sulle società del settore sanitario. I prezzi delle azioni per le sei società di managed-care dell’S&P 500 sono stati contrastati durante la seduta del mattino del mercoledì, mentre Centene Corp. (NYSE: CNC) è calato del 18%.
Circa l’idea di Trump possa smantellare l’Obamacare e rimpiazziarla con finanziamenti a fondo perduto agli stati dei programmi Medicaid, Jonas ha detto che non pensava che Medicaid sarebbe stata portata avanti, “nonostante quell’espansione sia l’unica cosa che funzioni”.
Secondo lui ogni soluzione a lungo termine al problema dell’aumento dei costi sarà doloroso:
“L’healthcare non viene offerta senza tenere conto del razionamento. Se non ce ne sarà, in un modo o nell’altro, finirà con il consumare tutta l’economia”.