Sembra che nulla possa rallentare l’impeto degli sforzi di ricerca di Alphabet o del concorrente cloud Microsoft.
La crescita di Microsoft (NASDAQ: Microsoft Corporation [MSFT]) non sorprende più di tanto, dal momento che i piani dell’amministratore delegato Satya Nadella di porsi alla guida dell’emergente guerra del cloud stanno finalmente concretizzandosi, dopo un paio di anni interlocutori.
Per Alphabet (NASDAQ: Alphabet Class A [GOOGL]) un rallentamento della crescita tanto dei fatturati quanto dei profitti sembrerebbe inevitabile. Dopotutto, per quanti trimestri e anni ancora Alphabet potrà ottenere risultati finanziari simili a quelli dei suoi esordi, con una crescita elevata e sempre più promettente?
La domanda ha però ricevuto una netta risposta quando Alphabet ha reso noto di aver conseguito un altro trimestre di risultati straordinari. Con entrambi i colossi tecnologici che viaggiano a tutto gas, la questione relativa a quale dei due sia il miglior acquisto si riduce a un solo aspetto: gli obiettivi degli investitori.
Questo sì che è stato sorprendente
Nonostante le aspettative alle stelle, Alphabet ha superato con facilità le previsioni degli analisti relative al terzo trimestre. Ancor più impressionante è il fatto che Alphabet abbia realizzato un balzo del +20% nel fatturato, raggiungendo quota 22,45 miliardi di dollari, e un +23% negli utili per azione di 9,06 dollari non-GAAP (una tantum esclusi). Alphabet ha inoltre annunciato un’iniziativa di riacquisto di azioni proprie per 7 miliardi di dollari per utilizzare almeno una parte dei suoi 83 miliardi di dollari di liquidità.
Anche Wall Street prevedeva naturalmente che Alphabet continuasse a crescere, ma nell’ordine di 22,05 miliardi di dollari di fatturato – pari comunque a un miglioramento del +18% rispetto ai 18,68 miliardi dello scorso anno – e con utili per azione di 8,63 dollari esclusi i costi una tantum.
I costi per click (CPC) aggregati sono calati nuovamente nell’ultimo trimestre, stavolta dell’11%, ma Alphabet ancora una volta li ha fronteggiati aumentando il numero di click a pagamento del 33% e compensando così con facilità il declino dei CPC. L’impegno di Alphabet per rendere le sue ricerche maggiormente compatibili con gli utenti mobile del mondo ha rappresentato uno dei principali fattori trainanti del suo eccezionale trimestre, secondo le parole del direttore finanziario Ruth Porat.
Secondo Porat altri due aspetti alla base del successo di Alphabet nell’ultimo trimestre fanno ben sperare per il futuro. Il primo è la monetizzazione di YouTube. Con più di un miliardo di utenti sul pianeta, di cui oltre la metà accede da dispositivi mobili, YouTube domina il mondo dei video online e gli utenti vi trascorrono più tempo che mai, con la conseguente crescita degli annunci pubblicitari. Porat ha inoltre dichiarato che i risultati cloud di Alphabet vanno sempre più rafforzandosi, senza però entrare nel dettaglio.
E ora inizia il divertimento
Alla luce del significativo cambiamento degli obiettivi di business verificatosi da quando Nadella ha preso il timone di Microsoft agli inizi del 2014, la crescita dei profitti del 3% nell’ultimo trimestre è degna di nota. Tuttavia, al pari di Alphabet, l’aspetto più importante resta il modo in cui Microsoft sta nuovamente crescendo. La semplice spiegazione è che il tasso di crescita annuale dei ricavi derivanti dal cloud di oltre 13 miliardi di dollari ha spinto Microsoft in cima alla classifica dei provider.
Il predominio di Microsoft nel settore cloud è dovuto al fatto di aver riconosciuto che le maggiori opportunità di profitto riguardano servizi di business processing, software-as-a-service (SaaS) e analisi dei dati, e non la massificazione dell’hosting. L’enfasi sui servizi cloud di Microsoft è stata dimostrata da un ulteriore trimestre di crescita eccezionale di Dynamics CRM e, al tempo stesso, dagli ottimi risultati commerciali e al consumo di Outlook 365.
Certo, i fatturati della piattaforma cloud Azure di Microsoft sono volati del 116% e l’utilizzo è più che raddoppiato. Ma Azure ha anche portato alla crescita del 51% delle entrate commerciali di Office 365, all’aumento dell’8% delle vendite al consumo e a un miglioramento dell’11% dei risultati di Dynamics CRM. Si prevede che SaaS cloud e mercati di business processing genereranno congiuntamente oltre 80 miliardi di dollari solo quest’anno.
Secondo Microsoft la firma dell’accordo da 26,2 miliardi di dollari per LinkedIn dovrebbe avvenire nel corso di questo trimestre. I potenziali punti di contatto tra gli oltre 460 milioni di utenti professionali di LinkedIn e Microsoft Dynamics, Office 365 e Skype sono sconfinati. Oltre alle sinergie di prodotto, Microsoft potrebbe trarre il maggior beneficio attingendo ai dati degli utenti di LinkedIn, per i quali la sua intelligenza artificiale e le soluzioni correlate risultano ideali.
Alla luce di tutto ciò, qual è il miglior acquisto? Sia Alphabet che Microsoft possono essere presi in seria considerazione ma, per quanto riguarda la crescita pura, il continuo aumento dei fatturati, l’attrattività nei confronti degli utenti mobile e le principali voci di profitto, tra cui YouTube, fanno propendere per Alphabet. Tuttavia per gli investitori dall’approccio maggiormente conservativo, alla ricerca di crescite e guadagni relativamente più stabili, il rapporto dividendo-prezzo del 2,6% e la predominanza nel settore cloud di Microsoft lo rendono la scelta più opportuna.