Questi 7 titoli potrebbero proteggerti dalla prossima recessione
Pagina principale Finanze, Mercato USA

Se c’è una cosa che gli umani sanno sull’economia, è che tende ad andare in cicli. E data la resilienza irregolare dell’attuale mercato rialzista, la prossima recessione potrebbe essere dietro l’angolo. In effetti in America l’espansione economica ha appena compiuto 7 anni o 85 mesi. Secondo The Economist, dal dopoguerra in poi i periodi di espansione sono durati solo 58 mesi in media, rendendo la crescita attuale circa il 45% più lunga della media. E a dispetto dell’opinione pubblica, non tutti i titoli registrano una cattiva prestazione durante una recessione.

Coca-Cola Co.

Il 15 ottobre 2008 l’indice Standard & Poor’s 500 (INDEX: US500) ha perso un impressionante 9% del suo valore. Era la sua seconda performance giornaliera di sempre, superata solo dal crollo enigmatico del 1987. Cinque titoli all’interno dell’S&P 500 riuscirono lo stesso a portare a casa dei guadagni quel giorno, e tra questi c’era Coca-Cola (NYSE: Coca-Cola Company [KO]). Nei giorni più cupi della più grande recessione americana dai tempi della Grande Depressione, i profitti di Coca-Cola erano persino maggiori. I ricavi salirono del 19% rispetto all’anno precedente, e gli utili crebbero del 14%, entrambi ben al di là delle stime degli analisti. Tutto questo mentre tutto intorno andava in pezzi. C’è da sorprendersi che una società così resiliente sia uno dei pezzi pregiati del portafoglio di Warren Buffett?

Southern Co.

La società elettrica statunitense serve più do 4,5 milioni di clienti all’anno, generando circa 44.000 megawatt ogni anno. Nel 2008, Southern (NYSE: Southern Company [SO]) ha visto una crescita dei ricavi dell’11,6%, mentre l’S&P 500 ha perso il 41% nello stesso anno. Sebbene i ricavi siano calati leggermente nel 2009, dal 2010 erano tornati a crescere, per tornare sopra i livelli del 2008. Anche se il prezzo del titolo Southern, come Coca-Cola, tende a perdere valore durante una recessione, il prevedibile flusso di denaro e i dividendi generosi tipici delle utility riescono a compensare.

Dollar Tree

Se pensavi che Southern fosse un diamante grezzo, potresti considerare Dollar Tree (NASDAQ: Dollar Tree [DLTR]) il prodotto finito. Nel 2008, quando Wall Street era a ferro e fuoco, DLTR cresceva sempre di più.

Le azioni di Dollar Tree hanno guadagnato il 65% quell’anno. Società come Dollar Tree e Dollar General Corp. (EURONEXT PARIS STOCKS: Vinci [DG]), possono emergere dalle recessioni non solo senza un graffio ma più forti, dato che i clienti passano a negozi più economici per procurarsi i beni essenziali durante i periodi di crisi. Le persone devono ancora comprare i prodotti di tutti giorni - pulizie per la casa, sacchi della spazzatura, shampoo - anche quando l’economia è debole. E un discount come Dollar Tree, dove tutto è a 1$, si vende alla grande durante i periodi di recessione.

Clorox Co.

Clorox (NYSE: CKX), altro leader di prodotti per casa, è un buon titolo da possedere durante una recessione. Dopo tutto, non puoi negare la pulizia solo perché i tempi sono duri. Non solo Cloros offre una lista essenziale di prodotti ma paga anche un solido dividendo. Al momento comprare un’azione di Clorox ti fa guadagnare un dividendo di 2,4 punti percentuali, un premio ben superiore al rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni statunitensi, che si fermano solo al 1,5%.

Church & Dwight Co.

Chiunque abbia mai sentito parlare di marchi come Arm & Hammer, OxiClean o Trojan si sarà trovato a che fare con un marchio di proprietà di Church & Dwight (NYSE: CHD). Nell’”anno perduto” del 2008, il titolo di C&D ha fatto guadagnare agli investitori il 5,8% nonostante il suo dividendo modesto. Lo stesso anno, l’S&P 500 – anche con tutti i suoi dividendi reinvestiti, ha perso il 37,6%. Quando si avvicina una recessione, fa bene ricordare che i titoli di prodotti al consumatore finiscono con il darle di santa ragione al resto del mercato. Nel 2008 Arm & Hammer occupava più corridoi nei negozi di alimentari di chiunque altro e i prodotti a marchio Arm & Hammer erano presenti nell’86% delle case. Ma sfortunatamente erano in molti meno a possedere azioni di C&D.

Barrick Gold Corp.

Uno dei nomi più importanti dell’industria delle miniere, la canadese Barrick Gold (NYSE: Barrick Gold Corporation [ABX]) ha battuto drasticamente la performance dell’S&P durante la crisi finanziaria. Nei tre anni tra il 2008 e il 2011, l’S&P ha perso l’15,3% mentre le azioni di Barrick Gold sono cresciute del 24%. In tempi di crisi per i mercati globali, l’oro è spesso associato dagli investitori alla sicurezza. Sebbene ci sia un grande dibattito intorno alla capacità dell’oro di essere all’altezza della sua reputazione nel lungo periodo, c’è poco dubbio che in tempi di estrema volatilità e incertezza, il prezzo dell’oro - e quindi i prezzi delle azioni delle miniere d’oro - vedrà una crescita prevedibile.

Newmont Mining Corp.

Anche Newmont Mining (NYSE: Newmont Mining Corporation [NEM]) è uno dei nomi più grandi del mondo nel settore delle attivitità minerarie. Non sorprende che pure Newmont sia stata resiliente in tempi di caos, con guadagni tra il 23,4% tra il 2008 e il 2011, quasi identico al rendimento di Barrick Gold e circa 39 punti percentuali meglio dell’S&P 500. Anche se bisognerebbe prendere con le pinze i dati che si rifanno a un periodo di tempo così ristretto, abbiamo visto riemergere questo ciclo nei giorni del Brexit. Tra il 23 giugno e il 29 giugno, l’S&P 500 ha perso lo 0,7% mentre le azioni Barrick Gold e Nemont hanno guadagnato ognuna il 5,6%.

Leggi anche:
Perfavore descrivi l'errore
Chiudere