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Nonostante i prezzi record, questi titoli hanno un grande potenziale.

Molti investitori preferiscono riempirsi di titoli azionari quando gli indici vanno giù, perché quell’ambiente è un terreno fertile per produrre rendimenti solidi nel corso del tempo. Ad ogni modo, sebbene i rally del mercato possano rendere la scelta di un titolo ancora più difficile, resta un buon numero di affari in giro, specialmente per gli investitori di lungo termine.

Qui sotto abbiamo raccolto alcune blue-chip che oggi sembrano essere dei buoni investimenti a dispetto dei loro prezzi record.

Johnson & Johnson

La multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson (NYSE: JNJ) ha alle spalle una lunga storia di rally sostenuti mentre il prezzo del titoli era alle stelle. In effetti, le azioni sono salite di un sorprendente +11% nel tasso di crescita annuale composto durante gli ultimi 30 anni. Il suo valore si è moltiplicato di 25 volte dal 1985.

I suoi recenti risultati trimestrali servono a spiegare il perché di questa costanza. Il business farmaceutico, il segmento dei prodotti per il consumatore e la divisione prodotti sanitari hanno contribuito ognuna a una crescita delle vendite che ha assestato un duro colpo al settore. Allo stesso tempo, la società ha compiuto degli investimenti sostanziali per assicurarsi la leadership nel settore (la spesa destinata a ricerca e sviluppo è aumentata un ritmo a doppia cifra fino a toccare 2,3 miliardi di dollari - un tasso che nessun'altra società ha potuto replicare).

Tenendo di questi dati, non sorprende che il CEO Alex Gorsky e il suo di dirigenti abbiamo rivisto al rialzo per le loro previsioni per l’anno. Adesso il management si aspetta di produrre 6,68 $ per azioni di utili reali per azione, con un aumento dell’8% a seguito del declino del 3% dei profitti nel 2015.

Una crescita costante della presenza di J&J in nicchie attraenti all’interno del settore farmaceutico dovrebbe generare un aumento dei rendimenti per gli investitori.

Home Depot

A differenza del settore farmaceutico, il mercato dei prodotti per la cura della casa è altamente ciclico. La spesa nel settore aumenta quando il mercato è forte e crolla durante le recessioni.

Un grande declino, come quello iniziato nel 2007, ha obbligato Home Depot (NYSE: HD) a preservare il capitale e mettere in pausa gli aumenti dei suoi dividendi per tre anni, perdendo terreno nei confronti della rivale Lowe’s (NYSE: LOW).

La leadership di Home Depot in questo mercato cruciale brilla comunque a confronto di molti dei suoi concorrenti maggiori. Innanzitutto una migliore crescita del traffico clienti ha alimentato anni di guadagni provenienti dalle vendite più veloci. Home Depot ha fatto un lavoro migliore nel trasformare quei ricavi in profitti: il margine operativo è raddoppiato dalla recessione e supera di molto il tasso di crescita dei numeri di Lowe’s.

Eppure Wall Street continua a considerare queste due rivali come se fossero allo stesso livello. Entrambe hanno un rapporto prezzo/utili previsti pari a 21. Certo, c’è un sovrapprezzo rispetto alla valutazione di mercato; ma ciò implica anche una crescita migliore nel lungo termine per le azioni di Home Depot, fino a quando riesce a generare profitti più alti attraverso iniziative come la costruzione di un business online più forte e l’espansione della sua presenza nei punti vendita.

Sherwin Williams

Il titolo di Sherwin Williams (NYSE: SHW) ha prodotto massimi record nel corso degli anni, e il 2016, con il suo rendimento al 19% finora, non fa differenza. Un fattore guida di quella prestazione è la combinazione grandi marchi globali con negozi di vernici di proprietà della società nei punti vendita.

Nessun altro produttore di pitture e vernici ha così tanto controllo sull’andamento dei prezzi, sull’esposizione e sulla distribuzione dei suoi prodotti.

La crescita delle vendite non è stata particolarmente forte lo scorso anno, toccando solo quota +2%, rispetto alla crescita del 9% registrata l’anno prima. Eppure la prestazione finanziaria di Sherwin Williams è stata stellare. Dal 2013, il flusso di cassa operativo è salito del 40%, il rendimento sugli asset è quasi raddoppiato fino al 18% delle vendite e la profittabilità generale della società è migliorata dal 7% a un record del 9%.

Quella prestazione ha fatto sì che i rendimenti cash degli azionisti godessero di un raddoppio dei dividendi negli ultimi cinque anni, anche se la percentuale degli utili dedicati ai dividendi è diminuita a solo il 25%. Gli investitori potrebbero ritrovarsi un dividendo simili al discount sotto casa, ma sarebbe comunque uno sbaglio ignorare questo titolo semplicemente perché il business si è guadagnato una valutazione premium diventando così più remunerativo.

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