Pokemon Go mostra a Nintendo la via del settore mobile
Mark Kauzlarich/Reuters
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Il mercato sta scommettendo sulle future incarnazioni dei classici Nintendo sugli smartphone.

Lunedì la capitalizzazione di mercato di Nintendo (TYO: 7974) è cresciuta di più di 7 miliardi di dollari, con gli investitori che continuano a trasformare la popolarità di Pokemon Go in una grande scommessa sul futuro della società giapponese nei giochi su smartphone.

Alcuni hanno definito il gioco come il potenziale salvatore della società, che è stata la chiara perdente nei confronti di Sony (NYSE: Sony Corp Ord [SNE]) nelle guerre delle console di ultima generazione. Potrebbe non fruttare molti soldi a Nintendo, dicono gli analisti, ma punta i riflettori su un mercato in cui la società di Kyoto è meglio posizionata rispetto ai concorrenti.

Dopo aver guadagnato il 9% venerdì, lunedì le azioni Nintendo sono salite del 25% a seguito di un weekend particolarmente energico per centinaia di migliaia di videgiocatori e un’attività frenetica che ha tenuto Pokemon Go in cima alle classifica delle app che generano i maggiori ricavi negli in USA per tre giorni consecutivi.

Il gioco, nel quale gli utenti smartphone cercano e collezionano un pantheon di mostri virtuali in location del mondo reale, ha raggiunto la cima delle classifiche delle app più scaricate sia per Android che Apple (NASDAQ: Apple [AAPL]) più velocemente che ogni altro gioco nella storia. Il valore di mercato di Nintendo adesso si attesta a 2,9 bilioni di yen (25 miliardi di euro).

Gli analisti a Jefferies, osservando questi numeri e riferendosi a un altro successo targato Nintendo - e uno dei maggior best-seller di tutti i tempi - ha descritto Pokemon GO “come Wii Fit, ma capace di creare ancora più dipendenza”.

E, come con Wii Fit, Nintendo sta ancora una volta facendo da pioniere nell’unire gioco online e sforzo fisico. I rivali hanno provato a emularla ma con meno successo e gli analisti dicono che Pokemon Go serve a ricordare che Nintendo possiede la proprietà intellettuale su alcuni dei personaggi più preziosi al mondo.

La presenza del guru dei videogiochi Shigeru Miyamoto (il cervello dietro Mario, Zelda e altri blockbuster Nintendo) all’annuncio di Pokemon Go , durante un evento tenutosi lo scorso settembre, aveva chiarito come la conservatrice Nintendo avesse finalmente abbracciato lo smartphone come un mezzo legittimo per il proprio genio. Serkan Toto, un consulente che lavora nel settore dei videogiochi di Tokyo, dice:

“Nintendo non è solo il principale sviluppatore di Pokemon Go , ma vedere Miyamoto in quel contesto indica che era parte del processo di dare il tono all’operazione. Ciò è molto più importante di quello che suona e… una grossa parte del successo di Pokemon Go”.

Gli analisti prevedono un aumento persino maggiore nell’utilizzo grazie alle vacanze estive, ma notano che i primi numeri di Pokemon Go suggeriscono che il gioco è una hit sia tra i bambini che tra gli adulti. Il suo immenso successo negli Stati Uniti ha fatto sì che ci si concentrasse sulla prestazione del gioco in Giappone, un mercato di giochi per smartphone che, secondo Yano Research, supera ancora quello cinese come primo al mondo, con vendite annuali attorno i 9 miliardi di dollari (8,09 miliardi di euro).

La speculazione adesso è che Pokemon Go verrà lanciato in Giappone il 16 luglio per coincidere con un ponte di tre giorni di vacanza nel weekend.

“Il balzo di venerdì nelle azioni si deve al fatto che Pokemon ha raggiunto la posizione numero uno negli Stati Uniti. Lunedì le persone si sono svegliate e hanno che questo gioco finirà al numero uno anche in Giappone e che potrebbe avere un impatto significativo sugli utili” dice David Gibson, analista di Macquarie Securities. “In aggiunta a tutto questo, bisogna tenere conto che ora la gente sta correggendo al rialzo le proprie aspettative a causa degli altri cinque giochi che Nintendo ha detto di portare su smartphone entro marzo prossimo.”

I social media sono esplosi di storie e commenti su Pokemon Go. Molti utenti hanno postato immagini di Pokemon imprendibili in contesti inusuali o imbarazzanti, mentre altri si sono lamentati del dolore alle gambe a causa del troppo camminare.

Eppure, l’impatto finanziario di Pokemon è più difficile da calcolare, nonostante la crescita esplosiva del titolo Nintendo.

Dice Toto: “Le classifiche sulle app più scaricate vanno bene, ma quello che importa davvero all’industria è la classifica delle app che generano più ricavi e il fatto che ciò sia stato ben monetizzato e che tutto il fermento che vediamo attorno al gioco stia effettivamente fruttando denaro”.

Pokemon Go è frutto di una produzione congiunta con la statunitense Niantic, una startup che sviluppa videogiochi nella quale Nintendo ha investito 30 milioni di dollari lo scorso anno e che ha registrato una grossa hit in Giappone con un altro gioco di “realtà aumentata” chiamato Ingress. Quel gioco ha permesso a Niantic di ricoprire il ruolo di pioniere in una serie di accordi con minimarket e banche che persuadono i giocatori di Ingress a recarsi in quei luoghi: nel caso di Pokemon Go, il potenziale per accordi di marketing simili, dicono gli analisti, è enorme.

Gli analisti di Macquarie calcolano che l’investimento di Nintendo in Niantic significa che circa il 10% dei ricavi degli app store Apple e Android viene sottratto da Pokemon Go. Inoltre Nintendo possiede il 33% delle azioni in The Pokémon Company, società affiliata che riceve circa il 30% dei ricavi legati al gioco.

Presumendo che Pokemon Go generi un ricavo lordo mensile di dieci miliardi di yen, gli analisti di JPMorgan calcolano che il gioco farà crescere i profitti annuali di Nintendo di meno di 10 miliardi di yen.

Morgan Stanley dice che il gioco dovrà raggiungere un volume d’affari mensile attorno ai 15 - 20 miliardi di yen o più per avere un impatto significativo sugli utili finali della Nintendo.

Ma la scommessa da parte del mercato riguarda il futuro potenziale di uscite su smartphone con protagonisti Mario, Zelda e altri personaggi Nintendo.

Dice Gibson: “Questo è servito a ricordare che Nintendo sta seduta su della proprietà intellettuale incredibilmente potente. Data quella forza, abbiamo detto per un po’ di tempo che, nel lungo termine, la migliore relazione possibile potrebbe essere qualche sorta di progetto che unisca Nintendo e Disney”.

Fonte: FT

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