Gli investitori temono un forte deterioramento dell'economia britannica.
Alcuni dei fondi hedge più grandi del mondo, molti dei quali sono stati a guardare durante il voto del Regno Unito per lasciare l’Ue, adesso si sono mossi in maniera aggressiva contro il pound e i titoli britannici, aspettandosi un forte deterioramento nell’economia del Regno Unito.
Sebbene ci siano state oscillazioni significative nella sterlina sia prima che dopo l’esito del referendum di giovedì, per lo più i fondi hedge hanno evitato di prendere grandi posizioni vicino al voto a causa dell’incertezza riguardo il risultato.
Ma diversi gestori di fondi hedge hanno detto che stanno prendendo rapidamente di mira il pound e i titoli della aziende UK, considerato le più vulnerabili alla recessione britannica.
I gestori hanno detto che stavano vendendo sterlina e l’indice FTSE 250, che consiste di aziende collegate all’economia britannica al contrario dell più internazionale FTSE 100.
“Short sul pound è l’operazione più diffusa: adesso la gente sta provando disperatamente a approffittarne su larga scala”.
Il pound (FX:GBP/USD) è crollato ai minimi dal 1985, toccando lunedì i 1,31 dollari ed è crollato del 14% da quando le urne si sono chiuse giovedì sera. Tutto ciò segna il più grande declino di due giorni per la sterlina dell’era post-Bretton Woods iniziata nel 1971.
Alcuni fondi hedge credono adesso che il pound potrebbe scendere fino a 1,10 dollari contro la valuta americana nelle prossime settimane. Bridgewater, il fondo hedge più grande del mondo per asset, ha previsto in una nota lo scorso lunedì che la sterlina avrebbe avuto un rally del 4% se il Regno Unito avesse scelto di restare nell’Ue, oppure un declino del 9% se il voto fosse stato favorevole a un’uscita.
Un portavoce di George Soros, lo speculatore miliardario che ha fatto più di 1 mld di dollari scommettendo contro il pund nel 1992, ha detto di non aver scommesso contro la valuta britannica prima del voto e di non aver tratto profitto della sua caduta verticale dopo il risultato annunciato venerdì.
Ad ogni modo, Soros ha detto in un articolo prima del voto che credeva che il Brexit avrebbe portato pound a calare a 1,15 contro il dollaro, e che avrebbe raggiunto la parità contro l’euro. In mesi recenti, aveva sollevato preoccupazioni sul fatto che i mercati globali fossero vulnerabili a correzione intensa e ha costruito una grande posizione nell’oro (COMEX:GOLD), che è cresciuto del 5,6% dopo la chiusura delle urne.
Alberto Gallo, portfolio manager per il fondo hedge Algebris, ha detto che la sterlina adesso è divenuta la maggiore causa di timori del mercato rispetto all’incertezza legata al Brexit.
“Il pound deve perdere ancora molto” ha detto Gallo, che ha anche messo in discussione la capacità della Bank of England di supportare la sterlina se necessario.
“La Bank of England non ha spazio per alzare i tassi e non ha grandi riserve” ha aggiunto. I trader hanno detto che i fondi hedge stavano iniziando ad aprire posizioni short contro la sterlina usando contante invece delle opzioni, che sono sono diventate sempre più costose.
Le opzioni possono essere considerato una forma di assicurazione e queste polizze assicurative diventano più costose all’aumento del premio potenziale.
Tuttavia, secondo Bank of America, la sterlina potrebbe finire l'anno a 1,3 dollari.
Dopo il referendum, il britannico FTSE 250 è sceso di oltre il 13% a 14.967 punti. Oggi l'indice ha ripreso a crescere, registrando +3,80 alle 16:30 italiane%.