LinkedIn, rilevate attività sospette in Borsa
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Microsoft compra LinkedIn: in un solo giorno l'acquisto di opzioni ha portato a un profitto di quasi 1,9 milioni di dollari.

Quando LinkedIn (NYSE: LNKD) ha annunciato lunedì che sarrebbe stata acquisita da Microsoft (NASDAQ: Microsoft Corporation [MSFT]) per 26,2 miliardi di dollari, tutta la stampa di settore è sembrata essere presa di sorpresa.

Non c’erano voci che circolassero sul un accordo simile, né c’era stato alcun leak strategico domenica notte nei media. Inoltre, il prezzo dei titoli della società è effettivamente calato di alcuni dollari per azioni lo scorso (chiudendo al 49,53% sotto l’offerta per azione di Microsoft di 196 dollari).

Ma sembra che qualcuno abbia potuto sapere cosa stava succedendo. Fortune ha esaminato i registri dei contratti delle opzioni per LinkedIn e ha scoperto lo scorso venerdì si è avuto un volume di trading insolitamente alto.

Una delle opzioni di LinkedIn è una call con un prezzo di esercizio di 160 $ per azione, che è il prezzo al quale un’opzione inizia a fare soldi, con scadenza il 19 agosto. Hanno cominciato a essere scambiate il 5 febbraio, che ha anche rappresentato il giorno in cui la maggior parte dei contratti è stata venduta, a 121 (l’unico giorni di azione a 3 cifre). Beh, fino allo scorso venerdì, quando è stato scambiato un numero impressionante di 621 contratti.

C’è anche un’opzione di 175 dollari per azione che ha registrato un movimento di 331 contratti lo scorso venerdì. Anche quello rappresenta un record, sebbene ci sia stato un livello di attività stranamente alto il giorno prima (116 contratti scambiati) e durante l’11 maggio (314 scambiati).

Ovviamente può essere che l’acquirente (o gli acquirenti?) abbiano semplicemente avuto un tempismo particolarmente fortunato. Ma quanto fortunato?

Secondo dati da parte di Bloomberg, in due operazioni avvenute venerdì pomeriggio sono state comprate 600 opzioni per acquistare azioni di LinkedIn a 160 dollari per un totale di 135.100 dollari. Queste stesse opzioni adesso valgono poco più di 2 milioni di dollari, ammontando a un profitto per un singolo giorno di trading pari a quasi 1,9 milioni di dollari.

Sempre di venerdì, durante quattro operazioni sono state comprate 300 opzioni per azioni LinkedIn a 175 dollari. Queste opzioni sono costate 25.000 dollari. Ora valgono 569.100, un guadagno del 2176% in meno di un giorno di trading.

Un’altra bandiera rossa: tutte le opzioni call da 175 dollari sono state comprate negli ultimi cinque minuti della seduta di venerdì.

Si tratta di operazioni con un tempismo davvero favorevole. Uno scenario più probabile, ovviamente, è che qualcuno nel mercato avesse un indizio su quello che stava succedendo.

Se questo è davvero un caso di insider trading, non sarebbe comunque la prima volta che a rivelarlo sia il trading con le opzioni. Nel 2011, per esempio, un’insolita attività di trading con le opzioni precedette l’acquisto di 3Com (NASDAQ: COMS) da parte di Hewlett-Packard (NYSE: Hewlett-Packard Company [HPQ]), che alla fine ha portata ad accuse di insider trading nei confronti del manager del fondo hedge.

Un trader in opzioni che ha visto i dati compilati da Fortune ha detto che l’operazione è troppo piccola per essere stata compiuta da un buyer istituzionale, suggerendo così che si tratta più probabilmente di un singolo trader.

Oltre a tutto questo, a metà della seduta una quantità di trader che di solito segnala operazioni discutibili con le opzioni stava dicendo che queste operazioni potevano essere meno nefaste di quanto sembrasse all’inizio.

Sembra che al momento stesso in cui le opzioni call di LinkedIn erano comprate, venivano comprate anche delle opzioni put. Non è sicuro che fossero comprate dallo stesso trader, ma se fosse così potrebbe essere stato parte di una strategia di hedging e le perdite dalle put potevano bilanciare quello che la persona voleva fare nell’operazione out-of-the-money con le call, facendo pensare che chiunque abbia compiuto l’operazione non sapesse davvero che ci fosse un accordo nel frattempo.

Ad ogni modo, anche se la put doveva coprire l’opzione call, sembra che chiunque abbia compiuto queste operazioni volesse fare soldi nel caso le azioni di LinkedIn fossero decollate. Per esempio, 667 contratti put sono stati comprati venerdì a un pezzo d’esercizio di 125 dollari, facendo in modo che l’operazione avrebbe fruttato denaro il valore delle azioni di LinkedIn fosse sceso sotto i 125 dollari. Queste opzioni put sono costate 506.920 dollari. Le opzioni adesso non valgono nulla, essendo scambiate lunedì a 10 cents per contratto, per un totale di 6.670 dollari. Ma anche se mettete in conto la perdita da 500.000 dollari dalla posizione put, il trader che ha comprato le opzioni call da 160 dollari ha fatto lo stesso un sacco di soldi, circa 1,4 milioni di dollari.

Inoltre le operazioni dello scorso venerdì non erano le uniche attività discutibili nelle azioni di LinkedIn. Il 31 maggio qualcuno ha comprato 2502 opzioni per acquistare azioni di LinkedIn a un prezzo di esercizio di 180 dollari, che al tempo era di 53 dollari più alto rispetto a quanto le stesse azioni venissero scambiate. Le opzioni, che devono scadere a novembre e non sembrano essere state vendute, costano 835.668 dollari. Oggi valgono poco più di 3.5 milioni di dollari.

E a differenza dell’altra operazione non sembra esserci un acquisto di put a controbilanciare. Quindi sono 2,7 milioni di puro profitto, senza calcolare le spese legali ovviamente.

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