7 titoli europei da tenere in considerazione
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Progetto speciale in collaborazione con il prime-broker EXANTE.

Oggi parliamo delle aziende europee le cui quotazioni sono crollate in un anno (dal febbraio del 2015 al febbraio del 2016), ma che meritano un’attenzione particolare da parte degli investitori.

La classifica comprende le azioni che sono state più in calo di aziende europee con capitalizzazione non inferiore ai 3 miliardi di euro e con rapporto P/E non più di 30. In altre parole sono le azioni di maggiori corporazioni che ottengono utili abbastanza elevati per azione (P/E costituisce il rapporto tra la capitalizzazione di un’azienda e i suoi utili). Molte di tali aziende distribuiscono anche buoni dividendi. Può darsi che ora sia il momento giusto per investirci.

7° posto. UBI Banca

7 titoli europei da tenere in considerazione
L’emblema dell’UBI Banca su una delle filiali
  • Ticker: (BIT: UBI)
  • Paese: Italia
  • Valuta delle negoziazioni: euro
  • Capitalizzazione: € 3,1 miliardi
  • Circolazione annua: € 2,5 miliardi
  • P/E: 26
  • Dividendi annui: 3,1%
  • Calo annuo delle quotazioni: -47%

Rappresenta uno dei cinque maggiori gruppi bancari italiani. La sua fondazione nel 2007 è risultata dalla fusione di Banche Popolari Unite e Banca Lombarda e Piemontese. Possiede 1555 filiali in Italia e sei filiali in altri paesi.

7 titoli europei da tenere in considerazione
Le quotazioni più alte il Gruppo le dimostrò negli anni della nascita. Poi hanno cominciato a calare e nel 2011 hanno raggiunto il fondo calando quasi di 10 volte. Nei 2014-2015 le quotazioni hanno ripreso la crescita, ma poco fa sono di nuovo tornate ai valori dei 2011-2013. UBI Banca distribuisce stabilmente dividendi una volta all’anno

L'appeal d'investimento. UBI ha un’appeal d' investimento medio. Il suo rapporto P/E ha un valore moderato perciò non è assolutamente chiaro dove vadano ulteriormente le quotazioni. I dividendi il Gruppo li distribuisce stabilmente, ma il loro volume è relativamente basso.

6° posto. Porsche Automobil Holding

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Ferdinand Porsche fa vedere un modello della sua auto ai bambini tedeschi
  • Ticker: (ETR: RAH3)
  • Paese: Germania
  • Valuta delle negoziazioni: euro
  • Capitalizzazione: €6,3 miliardi
  • Circolazione annua: €14 miliardi
  • P/E: 4,3
  • Dividendi annui: 4,8%
  • Calo annuo delle quotazioni: -47%

È un holding che gestisce tre aziende: Volkswagen Group (XETRA: Volkswagen [VOW3]), Porsche Engineering e Porsche Design Group. Oltre a elaborare e organizzare la produzione di auto, l’holding si occupa del design industriale per varie società. L’holding porta il nome del celebre ingegnere tedesco Ferdinand Porsche che negli anni ’30 creò Volkswagen. Fino ai nostri giorni l’holding è in larga parte controllato dagli eredi di Porsche.

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Le quotazioni dell’azienda erano in crescita nei 2013-2015, ma poi sono calate più di due volte e ora corrispondono circa ai valori dei 2011-2012. Porsche Automobil Holding distribuisce stabilmente dividendi una volta all’anno

L'appeal d'investimento. Porsche Automobil Holding possiede un alto appeal d'investimento. Il suo rapporto P/E è piccolo, il che vuol dire che per ogni azione vi sono utili alti e l’ulteriore calo delle quotazioni è poco probabile. I dividendi dell’azienda sono buoni e vengono regolarmente distribuiti.

5° posto. BHP Billiton

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Un grande autocarro nella cava di BHP Billiton
  • Ticker: (ASX: BHP)
  • Paese: Gran Bretagna, Australia
  • Valuta delle negoziazioni: lira sterlina
  • Capitalizzazione: €53 miliardi
  • Circolazione annua: €41 miliardi
  • P/E: 16
  • Dividendi annui: 7%
  • Calo annuo delle quotazioni: - 50%

Rappresenta la società mineraria maggiore al mondo e di tutte le società dell’Australia. Iniziò la sua attività nel Novecento. Si è anche segnalata per l’estrazione dell’argento e del piombo nel giacimento “Broken Hill” (conosciuto grazie al marchio di birra omonimo). Ora BHP Billiton estrae bauxite, carbone, rame, manganese, uranio, nickel, diamanti, argento e ossidi di titanio, nonché petrolio e gas naturale. La società ha le sue unità in 25 paesi tra cui Australia, Canada, Cile, Mozambico, Sudafrica, Colombia, Pakistan, USA.

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Così come quelle di Standard Chartered e Groupe Casino, le quotazioni di BHP Billiton si trovano adesso ai minimi da molti anni (poco sotto i valori della crisi del 2008). La società paga stabilmente i dividendi due volte all’anno

L'appeal d'investimento. BHP Billiton possiede un alto appeal d'investimento. Le sue azioni sono estremamente economiche, su una di esse si ottengono degli utili di buon livello e ottimi dividendi (che vengono distribuiti con regolarità).

4° posto. Casino Guichard Perrachon (Groupe Casino)

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Uno dei numerosi design nei supermercati Casino
  • Ticker: (EPA: CO)
  • Paese: Francia
  • Valuta delle negoziazioni: euro
  • Capitalizzazione: €4,7 miliardi
  • Circolazione annua: €48 miliardi
  • P/E: 23
  • Dividendi annui: 7,5%
  • Calo annuo delle quotazioni: -50%

Nonostante la presenza della parola Casino nel nome, l’azienda non è una rete di case da gioco, ma di supermercati. Iniziò la sua attività nel 1892 come un negozio di alimentari nella sede di uno dei casinò francesi. In seguito, quando l’azienda possedeva già numerosi negozi, veniva lo stesso associata a un casinò. Ora l’azienda dispone di 12mila negozi, la maggior parte dei quali si trova in Francia, mentre alcuni negozi si possono trovare in America Latina e nel sud-est asiatico. In particolare molti turisti in visita in Thailandia vedevano gli enormi ipermercati Big C, un marchio di Groupe Casino.

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Così come quelle di Standard Chartered, le quotazioni di Groupe Casino si dimostrano attualmente ai minimi pluriennali (sopra il “record” del 2008). L’azienda distribuisce stabilmente una volta all’anno i dividendi

L'appeal d'investimento. Nonostante la somiglianza dei grafici delle quotazioni di Groupe Casino e Standard Chartered, Groupe Casino sembra più appealing per gli investitori (anche se non tanto appealing come RWE e Volkswagen Group). Distribuisce dividendi elevati e ha un P/E moderato. In caso di un tale P/E è difficile prevedere la tendenza ulteriore delle quotazioni, ma è chiaro che l’azienda sia redditizia e non le manca il terreno sotto i piedi.

3° posto. Standard Chartered

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Lo stile ufficiale classico dei grattacieli Standard Chartered
  • Ticker: (LON: STAN)
  • Paese: Gran Bretagna
  • Valuta delle negoziazioni: lira sterlina
  • Capitalizzazione: €18 miliardi
  • Circolazione annua: €13 miliardi
  • P/E: 9,6
  • Dividendi annui: 2%
  • Calo annuo delle quotazioni: -50%

Rappresenta una società finanziaria internazionale che fornisce servizi bancari e altri. Nell’aspetto attuale apparì nel 1969 dalla fusione di The Chartered Bank of India, Australia and China e di Standard Bank of British South Africa, mentre quelle banche furono costituite ancora a metà del Novecento. Adesso la società opera in 71 paesi. Gli indirizzi principali della sua attività sono il banking al dettaglio (a clienti privati e piccole imprese) e il banking all’ingrosso (ad aziende maggiori).

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Attualmente le quotazioni di Standard Chartered si trovano ai minimi pluriennali. Sono anche più basse di quelle del 2009 dopo la crisi. Del resto nonostante tutte la crisi la società distribuisce stabilmente i dividendi due volte all’anno

L'appeal d'investimento. Lo svantaggio principale di Standard Chartered a differenza di altre società della classifica lo costituiscono i pochi dividendi. D’altronde queste azioni sembrano un buon investimento: costano pochissimo, ogni di essa corrisponde a utili notevoli.

2° posto. Volkswagen Group

  • Ticker: (XETRA: Volkswagen [VOW3])
  • Paese: Germania
  • Valuta delle negoziazioni: euro
  • Capitalizzazione: €58 miliardi
  • Circolazione annua: €202 miliardi
  • P/E: 8,4
  • Dividendi annui: 4,7%
  • Calo annuo delle quotazioni: -51%

Un gruppo gigantesco automobilistico fondato nel 1937 come un'azienda solo tedesca unì poi molti marchi conosciuti di diversi paesi. A parte Volkswagen stesso, il gruppo contiene Bentley, Bugatti, Lamborghini, Audi, Porsche, Šcoda, MAN, Scania, Neoplan. Il gruppo possiede circa 100 fabbriche in 27 paesi. Il volume totale della produzione automobilistica ammonta a circa 10 milioni di unità all'anno.

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Dopo il crollo del 2008 le quotazioni di Volkswagen hanno rapidamente ripreso le posizioni e nel 2015 hanno di due volte superato i valori di prima della crisi. Ma poi sono crollate e adesso corrispondono ai valori del 2007 e 2011. Una volta all'anno il gruppo distribuisce stabilmente dividendi

L'appeal d'investimento. Le azioni di Volkswagen sembrano abbastanza appealing. L'azienda riceve utili assai elevati per un'azione e distribuisce dividendi stabili. Per di più i modelli delle sue auto godono di un'ottima reputazione, e le fabbriche si trovano in diversi paesi. Tutto questo garantisce all'azienda un buon margine di sicurezza.

1° posto. RWE (Rhine-Westfalia Power Plant)

7 titoli europei da tenere in considerazione
Le centrali elettriche eoliche RWE in mare
  • Ticker: (XETRA: RWE [RWE])
  • Paese: Germania
  • Valuta delle negoziazioni: euro
  • Capitalizzazione: € 6,4 miliardi
  • Circolazione annua: € 46 miliardi
  • P/E: 6,5
  • Dividendi annui: 4,4%
  • Calo annuo delle quotazioni: -57%

È la seconda maggior compagnia elettrica tedesca. Si occupa dell'estrazione e lavorazione di gas naturale e della produzione di energia elettrica. Distribuisce elettricità a 20 milioni di consumatori e gas a 10 milioni. Nel produrre l'elettricità non utilizza soltanto gas, ma anche altri tipi di energia: carbone, combustibile nucleare, risorse d'energia alternative.

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Sin dal 2011 le quotazioni di RWE sono calate di 5,5 volte e si trovano ora iai minimi da anni. RWE distribuisce dividendi una volta all'anno

L'appeal d'investimento. Le azioni di RWE sono altamente appealing. Non costano molto, per ogni azione ci sono dei gran utili (come si vede dal P/E basso). L'azienda distribuisce stabilmente i dividendi. Anche se è legata al settore recessivo del petrolio e del gas, svolge anche altre attività che le garantiscono il terreno sotto i piedi.

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