Come scegliere un broker
Brendan McDermid/Reuters
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Come parte del progetto speciale in collaborazione con il prime broker Exante, Sergey Golubitskiy ha messo i puntini sulle i nelle questioni difficili per gli investitori.

I miei lettori insistono chiedendo di parlare di come scegliere un broker, mi fanno domande, cercano e analizzano tante raccomandazioni che ho pensato: può darsi che i criteri della scelta che a me sembrano ovvi e chiari non siano così evidenti per gli altri. Tanto più che dal broker dipende davvero ogni trader o investitore, perché è solo tramite esso che si interagisce con il mercato finanziario: è sempre tramite un broker, mai direttamente tramite una borsa, anche se ai principianti ciò suona strano.

Oggi affronteremo questo tema partendo da una lettera che ho ricevuto ieri:

"Lei non intende redigere un piccolo articolo sui principi dello scegliere una società di brokerage? Robin Hood non è ancora venuto in Russia. Per molti investire è un modo di conservare il capitale. Oggi dobbiamo affrontare i rischi del fallimento delle banche russe, e in futuro un’impossibilità eventuale di ricevere i propri soldi dai nostri conti (come succedeva negli anni della crisi). Cosa fare? Cercare di aprire un conto in Europa o negli Usa? è possibile condurre processi con broker situati in off-shore?

Inizio con i concetti di base legati a compagnie di brokerage e ai nostri conti aperti in quelle compagnie.

L'idea principale da comprendere: in Russia e negli USA il lavoro di broker viene regolamentato di gran lunga più rigorosamente del lavoro delle banche.

Di conseguenza i casi in cui i clienti delle compagnie di brokerage perdono i loro soldi sono meno dei casi delle perdite finanziarie legate ai conti bancari.

Nell'ultimo quarto del secolo i fallimenti più clamorosi sono stati i fallimenti del broker di futures Refco (ottobre 2005), della casa d'investimenti Lehman Brothers (settembre 2008) e del broker derivativi MF Global (ottobre 2011).

La particolarità tipica, e chiave di lettura per il nostro argomento, di tutt'e tre le storie è la seguente: le compagnie legate alle grosse speculazioni, a frodi e fallimenti successivi non toccavano trader semplici. Tutt'e tre le compagnie lavoravano con banche e clienti corporativi importanti, speculando per giunta autonomamente i titoli più rischiosi: derivativi del secondo livello sugli attivi ipotecari di una bassa qualità. In altre parole non si tratta di un broker retail (con cui hanno da fare trader e investitori privati), ma di uffici di trading e case d'investimento.

Se si considera la lista dei primi 25 maggiori broker retail americani, ci si troverà gli stessi nomi di 20 anni fa: CharlesSchwab, Scottrade, E*Trade, OptionsXpress, TradeStation, Fidelity, ecc. Se non se ne trovano alcuni, non è perché sono falliti, ma perché sono stati incorporati o acquistati dai concorrenti della stessa lista.

Per quanto ne sappia, in Russia nessun broker tranne Lefco è fallito. Però conosciamo tante storie clamorose riguardo alle banche e ai conti di clienti bloccati! I problemi di quel settore del mercato finanziario vengono risolti dalla Banca di Russia, che revoca le licenze da una banca dopo un'altra.

Perché i siti web russi sono pieni di spauracchi tipo "Il mio broker è fallito! Non posso ritirare i miei soldi"? Perché in tutti quei casi tragici per "broker" si intende qualcosa assolutamente diverso: i c.d. forex kitchen.

In ogni caso dovete prendere una decisione: volete che nessuno rubi i vostri soldi, o intendete continuare nell'illusione che il vostro deposito salga da 10 dollari a 5 milioni? Nel primo caso aprite un conto con un broker normale. Nel secondo: cercate nei "cassonetti web" un "kitchen perfetto" che offre una leva di cambio di 1 su 1000.

Dove aprire un conto

Credo di avervi dato la risposta alla domanda: "Dove è più sicuro depositare i soldi: in una banca o su un conto di broker". Allora rispondo alla domanda dove aprire il conto: in Russia o all'estero.

Secondo me, nella presente situazione geopolitica, per residenti in Russia sarebbe meglio non aprire conti negli USA. Poiché se tutto cambia in peggio trasferire i soldi dal conto presso un broker americano al conto in una banca russa sarebbe ancora più difficile che litigare con un forex kitchen off-shore.

Dall'altra parte, se vivete fuori dalla Russia, è più ragionevole aprire un conto presso un broker americano, poiché dal 1970 tutti i conti broker negli USA sono soggetti all'assicurazione obbligatoria dallo stato, che agisce tramite SIPC (Securities Investor Protection Corporation), alla somma fino 500 mila dollari, 100 mila di quali si possono ricevere in contanti (il resto nei titoli che avevate al momento del fallimento del vostro broker). Per di più molti broker americani concedono un'assicurazione aggiuntiva dei conti la cui entità supera il minimo della copertura statale.

In Russia (e per quanto ne sappia, in Europa) adesso non c'è l'assicurazione statale dei conti di broker. Si pianifica soltanto (più da un anno) di introdurre qualcosa che assomiglia all'assicurazione dei conti di meno di 700 mila rubli. Però questo non vi impedisce in nessun modo se avete paura dei rischi eventuali di assicurare autonomamente il conto di broker in qualche società d'assicurazione.

Per quanto riguarda le liti con broker situati off-shore: per quanto io ne sappia, litigare con qualsiasi istituzione finanziaria, indipendentemente dalla sua localizzazione giuridica, è quasi fallimentare. In ogni caso, anche se riporterete la vittoria, risulterà quella di Pirro, poiché i soldi restanti sul vostro conto di broker basteranno solo per coprire le spese per l'avvocato. Non importa dove si trovi il vostro broker: in Russia, off-shore oppure negli USA.

Insomma non si deve litigare con le proprie banche e i propri broker. Bisogna sceglierli bene all'inizio e mettersi d'accordo con essi di seguito.

Se aprite un conto (bancario o broker, non importa) in un’istituzione dubitabile, i vostri rischi superano automaticamente qualsiasi profitto eventuale. Non posso immaginare una situazione in cui abbiate aperto un conto presso CharlesSchwab, Nettrader, dall'Otkritie Broker ovvero presso qualche altra società presenti in una delle decine di classifiche migliori, e poi abbiate dovuto litigare per ritirare i vostri soldi.

In generale è meglio non entrare nel mercato pensandola così. In qualsiasi mercato! Perché nessuno vi darà nessun garanzia nei mercati finanziari: né su un semplice conto di risparmio in una banca, né sul trading con una leva enorme in un forexkitchen. Il concetto di "garanzia" non è compatibile con il concetto di "mercato finanziario".

Anche se depositate i soldi sotto un cuscino non vi darà nessuna garanzia. Dio ce ne scampi, la casa può bruciare, possono venire ladri, o una cosa più semplice: lo stato svaluterà ancora una volta la moneta nazionale aiutando ad i funzionari ad arricchirsi.

Tirando le somme, posso formulare ancora una volta i criteri principali della scelta di un broker e le regole dell'interazione successiva tra un trader privato e il broker.

  1. Scegliete un broker per i propri bisogni di trading e investimento basandovi sulle classifiche aperte. Qualsiasi broker in qualsiasi paese che rientri nei primi dieci (venti) sarebbe un candidato meritevole. Tutti i leader delle classifiche sono conformi in piena misura ai suddetti criteri tecnici: la convenienza del terminale per il cliente, la velocità dell'effettuazione degli ordini.
  2. Esaminate tutti i pareri accessibili sui broker che avete selezionato alla prima tappa. Tenete presente che in tutte le istituzioni finanziarie capitano difficoltà, problemi, fiaschi. Quello che conta è la reazione del broker. Cosa ha risposto? Cosa ha fatto? Com'è finito tutto? Si devono anche confrontare i pareri sul vostro "candidato" con quello che si scrive sugli altri. Ciò permette di evitare conflitti e le difficoltà tecniche (per esempio, il malfunzionamento regolare della Borsa di Mosca), che sono sistematici e non dipendono dalla qualità dei servizi di un broker.
  3. Dovete senz'altro telefonare al broker prima di aprire un conto, sarebbe perfetto se visitaste la sua sede. è molto probabile che piccoli dettagli vi aiutino a intuire sicuramente se questa è la "vostra" variante o se non lo è. "E’ affidabile o non è affidabile" è un altro criterio su cui basarsi perché i "furbacchioni, marpioni, imbroglioni, birboni" si vedono da lontano in quasi ogni gesto o parola.
  4. Aperto il conto, cercate di pensare in modo positivo. Se avete in mente che vi "tireranno un bidone", che sognano di rubarvi i vostri soldi, e che i vostri stop-loss saranno "spesi in kitchen", dovete prima sottoporvi a una riabilitazione psicologica seria dal negativismo sovietico o post sovietico innato (o acquistato) e solo dopo far trading in borsa. Altrimenti con qualsiasi banca o broker, perdite e neurosi gravi vi sono garantite.
  5. Se avete qualche dubbio o domanda rivolgetevi innanzitutto al consulente del vostro broker, nonché agli esperti indipendenti, per esempio, agli insegnanti di trading che non lavorano presso qualche istituzione finanziaria, loro vi aiuteranno a valutare nel modo più oggettivo possibile la situazione. Cercate di evitare le raccomandazioni degli "analisti finanziari" e "trader professionisti" dei "forum professionisti", o per lo meno analizzate scrupolosamente le loro opinioni.
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