Le azioni di Apple (NASDAQ: Apple [AAPL]) hanno subito una disfatta, crollando dell’11% dall’ultimo resoconto sui guadagni di ottobre, a causa delle preoccupazioni generate dalla possibilità di un calo improvviso nelle vendite dell’iPhone.
I risultati attesi martedì daranno agli investitori informazioni utili a capire se il crollo fosse giustificato, oppure un segnale dovuto da tempo che le azioni sono pronte per un rialzo.
Per una società che ha incrementato le vendite del 28% a 233,7 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale, lo scivolone delle azioni è sconcertante. Anche se può essere comprensibile nel contesto del crollo mondiale dei prezzi delle azioni (a causa delle preoccupazioni che il calo dei prezzi del petrolio e l’economia debole della Cina metteranno un freno alla crescita economica globale), ci sono dei fattori che alimentano l’angoscia di Apple.
La crescita di Apple sta diventando più dipendente dall’iPhone, anche se la linea si era estesa lo scorso anno con l’inclusione dell’Apple Watch, una nuova Apple TV e Apple Music. Eppure l’iPhone resta sempre il prodotto di gran lunga più importante per la compagnia e il maggiore contribuente alle entrate. Lo smartphone ha rappresentato il 66% delle entrate dello scorso anno, un incremento del 50% rispetto a 3 anni fa.
Considerando la dipendenza dall’iPhone della Apple, qualunque segnale che le vendite possano rallentare, specialmente in Cina, spaventa gli investitori.
Ci sono stati alcuni segni che suggeriscono che le vendite dell’iPhone potrebbero rallentare. Secondo diversi analisti, Apple ha ridotto gli ordini ai suoi fornitori di componenti del telefono, indicando che la compagnia con sede a Cupertino, in California, potrebbe non vendere il numero di dispositivi originariamente previsto per l’inizio del 2016. Cirrus Logic Inc, produttore di componenti audio che riceve più del 60% delle sue entrate da Apple, ha comunicato il 7 gennaio ai suoi azionisti che i suoi risultati caleranno al di sotto delle previsioni a causa della domanda debole di prodotti della telefonia mobile.
Un rallentamento globale più vasto contribuisce ad aumentare le preoccupazioni. Samsung Electronics Co, il produttore di smartphones più grande al mondo e fabbricante di schermi e chip di memoria che vengono utilizzati in dispositivi di altre compagnie, l’8 gennaio ha riportato guadagni inferiori alle previsioni degli analisti. Intanto, il ricercatore IDC ha predetto a dicembre che la crescita del 2016 degli smartphone calerà al di sotto del 10%, la prima volta in assoluto sotto questo livello. Entro il 2019, è previsto un ulteriore rallentamento delle spedizioni, con un aumento delle vendite di solo 4,7% nel 2019. Anche le vendite dell’iPhone rallenteranno, secondo IDC.
La domanda, per gli azionisti di Apple, è se il calo nella produzione di iPhone sia diverso dagli anni precedenti. Le vendite di Apple calano sempre precipitosamente dopo il trimestre degli acquisti natalizi, mentre i clienti cominciano ad aspettare i prodotti nuovi che in genere escono intorno a settembre.
Questo riporta l’attenzione esattamente sulle previsioni di Apple per i primi tre mesi del 2016. Gli analisti prevedono, in media, un declino delle vendite del 4% a 55,7 miliardi, secondo i dati messi insieme da Bloomberg. Un calo più ripido alimenterà altre preoccupazioni. Per il primo trimestre fiscale di Apple, che si è concluso a dicembre, gli analisti prevedono 3,23 dollari di profitto per azione ed entrate di 76,6 miliardi di dollari.
Eppure, alcuni hanno detto che il crollo delle azioni di Apple è un’opportunità di acquisto. Gene Munster, un analista di Piper Jaffray Cos, ha detto che le azioni potrebbero salire più del 50% in vista dell’uscita dell’iPhone 7 a settembre. I 43 analisti monitorati da Bloomberg prevedono, in media, che Apple vada a 141 dollari entro 12 mesi, dai correnti 100 dollari.