Perdite e titoli piatti per la Berkshire.
Se qualcuno scrivesse un libro per bambini su come stiano andando le principali azioni possedute dalla Berkshire Hathaway, si potrebbe chiamarlo “Warren e l’anno terribile, orribile, per niente buono, davvero pessimo”.
Warren Buffett adora le grandi società che siano relativamente semplici da comprendere. Ha evitato le nuove economie accattivanti come Facebook (NASDAQ: FB), Amazon (NASDAQ: AMZN) e Netflix (NASDAQ: NFLX) preferendo compagnie più datate e mature. Ma per quest’anno questa si è rivelata una pessima strategia.
I principali investimenti di Buffett vanno a rilento
Date un’occhiata a IBM (NYSE: IBM). È uno dei quattro principali titoli azionari della Berkshire; e la Berkshire ne ha persino comprate ulteriori azioni quest’anno. Ma lunedì la grande società ha deluso ancora una volta Wall Street, riportando la quattordicesima diminuzione consecutiva di vendite nel trimestre.
Le azioni di IBM sono precipitate di circa il 6% nella giornata di martedì e sono in ribasso del 12% dall’inizio dell’anno. Questi pessimi rendiconti sembrano essere la normalità per Buffett nel 2015. Le azioni della mega-banca Wells Fargo (NYSE: WFC), il secondo maggiore investimento della Berkshire, sono scese del 3%. Certo, questo non è così terribile.
Ma la Berkshire potrebbe amare le grandi banche un po’ troppo. Possiede anche una moderata quantità di titoli della U.S. Bancorp (NYSE: USB) e della Goldman Sachs (NYSE: GS). Quest’anno le azioni di entrambe le banche sono anch’esse in rosso.
Il gusto della coca alla ciliegia non si traduce in prezzi azionari
Coca-Cola (NYSE: KO) è la terza più grande holding della Berkshire. Non è un segreto che Buffett ami sorseggiare la coca alla ciliegia. Il titolo quest’anno è piatto. Di nuovo. Non è così terribile, ma le rivali Pepsi (NYSE: PEP) e Dr Pepper Snapple (NYSE: DPS) hanno avuto performance di gran lunga migliori. Buffett sta testardamente continuando a possedere una compagnia che sta perdendo terreno nella guerra tra le bibite gassate?
AmEx, P&G e Walmart sono le grandi perdenti
Ed ecco qui le vere schifezze nel portafoglio della Berkshire. American Express (NYSE: AXP), che riporterà gli andamenti del suo terzo trimestre dopo il campanello di chiusura di mercoledì, è precipitata del 17% nel corso di quest’anno. È la quinta più grande holding della Berkshire.
Procter & Gamble (NYSE: PG) è scesa del 18%. Il produttore di detersivo da bucato Tide è il settimo più grande investimento della Berkshire.
Finalmente, ecco Walmart (NYSE: WMT). Il titolo è crollato di oltre il 30% quest’anno. È il peggior titolo nel Dow Jones. E sembra che le cose non miglioreranno presto dopo le sconvolgenti vendite di Walmart della scorsa settimana e il profit warning per il prossimo anno.
Che succede alla Berkshire Hathaway?
Sommate tutte queste cose ed ecco uno dei motivi per cui le azioni della Berkshire quest’anno sono rimaste indietro nel mercato.
Le quote delle costose azioni A (NYSE: BRK.A) (200.000 dollari!), così come quelle delle più abbordabili azioni B (NYSE: BRK.B) (133 dollari) sono scese dell’11% nel corso di quest’anno. Ma non ci sono solo brutte notizie. La Berkshire ha anche avuto dei grandi vincitori nel 2015.
Kraft Heinz (NASDAQ: KHC), creato dalla fusione di due colossi del settore alimentare nei primi mesi di quest’anno, è aumentato di circa il 10% da luglio, quando il titolo ha avviato le negoziazioni.
Il raffinatore di petrolio Philips 66 (NYSE: PSX), sesta più grande holding della Berkshire, è in rialzo del 13%. I raffinatori sono andati bene nonostante il crollo dei prezzi del petrolio, perché questo ha ridotto i loro costi.
E uno dei principali 20 investimenti della Berkshire, la compagnia di televisione via cavo Charter Communications (NASDAQ: CHTR) è su del 12%. La Charter dovrebbe presto ottenere un ulteriore rialzo poiché ha acquisito la Time Warner Cable (NYSE: TWC) (la Time Warner Cable non è più parte della compagnia capogruppo della CNN Time Warner (NYSE: TWX)). In realtà quest’anno la Berkshire ha incrementato le sue azioni nella Philip 66 e nella Charter. E questa sembra una mossa furba.
C’è di più, la Berkshire fa meno affidamento sul suo portafoglio rispetto a quanto era solita fare quando la compagnia possedeva un’ampia gamma di imprese che variavano dalla Geico e dalla Burlington Northern and Santa Fe Railway fino alla Fruit of the Loom e alla Dairy Queen.
La Berkshire ha anche annunciato il suo più grande affare di sempre nel corso di quest’estate, l’acquisto da 37,2 miliardi di dollari ad agosto della produttrice di componenti di motori per jet Precision Castparts (NYSE: NPC).
Siamo onesti. Sto segnalando una finestra temporale molto ristretta in cui la Berkshire non ha ottenuto i risultati auspicati. Come Buffett ha fatto notare nell’ultima lettera annuale dell’azionista nei primi mesi di quest’anno, il valore di mercato per azione della compagnia è balzato di 1.826.163% negli ultimi 50 anni.
Per mettere il tutto in prospettiva, si tratta di un guadagno annuo composto del 21,6%, comparato al 9,9% per l’S&P 500.
Quindi un anno difficile non è un motivo per cui iniziare a riscrivere i libri sulla storia del mercato. Buffett resta l’oracolo di Omaha – una leggenda dell’investimento il cui patrimonio netto è di oltre 62 miliardi di dollari.