La Corea del Sud sta preparando un pacchetto di misure per regolare l’utilizzo delle criptovalute.
Le autorità sudcoreane stanno preparando una serie di disegni di legge sulla regolamentazione delle criptovalute, bitcoin (Bitcoin) ed ether inclusi, secondo quanto riportato dal Korea Herald.
Park Yong-jin, deputato del Partito Democratico al governo e promotore dell’iniziativa, sta lavorando a tre disegni di leggi che potrebbero essere presentati per la fine di luglio.
Uno dei documenti conterrà delle modifiche alla legge attuale circa le transazioni finanziarie elettroniche, tra cui la regolamentazione dei trader e delle società coinvolte nelle transazioni con criptovalute.
Park ha sottolineato che al momento lo Stato non garantisce “il valore delle monete digitali”. Secondo lui è necessario risolvere il problema dettato dall’impossibilità di trasformare le valute digitali in valute tradizionali, oltre a prevedere l’eventuale “caos nell’economia nazionale dopo l’esplosione della bolla della valuta digitale”.
Tra le proposte sono presenti anche delle modifiche alle leggi che riguardano le imposte su persone fisiche e imprese, in modo da contrastare i tentativi di evasione delle tasse per mezzo delle transazioni con criptovalute.
La Corea del Sud è uno dei più grandi mercati di monete virtuali al mondo e conta per circa l’8,5% degli scambi totali di bitcoin, anche se il prezzo nei mercati locali è più alto di quasi 150 $ rispetto ai mercati americani.
L’1 aprile 2017 il Giappone ha riconosciuto il bitcoin come metodo di pagamento e ne ha facilitato l’integrazione nel sistema bancario tradizionale. Il valore della criptovaluta è salito del 10% il giorno dopo l’introduzione della misura.
Dall’inizio dell’anno il bitcoin è cresciuto del 150%, mentre nelle ultime settimane è apparso piuttosto instabile: l’11 giugno il suo valore ha raggiunto un nuovo massimo storico a 3.025 $, poi perdere 800 dollari e stabilirsi intorno a 2.185 $