BNP Paribas affronta il crollo di BNL e la ristrutturazione voluta dall’Ue
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BNP Paribas cerca di districarsi in un periodo no per i titoli bancari.

La banca francese BNP Paribas ha riportato utili nettamente più bassi nel quarto trimestre, colpita dalla pesante svalutazione della sua banca francese, BNL, e ha detto che programma di porre dei tagli alla sua banca specializzata in servizi per aziende e investimenti, al fine di rispettare la più dura regolamentazione finanziaria in Europa.

In Francia è la banca più grande per i suoi asset e ha annunciato un calo degli utili pari al 52% a 665 milioni di euro negli ultimi mesi del 2015, dagli 1,38 miliardi dell’anno precedente. I guadagni sono comunque aumentati del 3%, a 10,45 miliardi di euro rispetto ai 10,15 miliardi di un anno fa nello stesso periodo.

BNP Paribas ha registrato una svalutazione di 917 milioni di euro nel trimestre, dopo che i regolatori europei hanno chiesto di mettere da parte del capitale supplementare per BNL a seguito di una revisione interna.

La banca ha segnalato la svalutazione nel mese di dicembre e le sue azioni hanno reagito bene, con gli investitori che hanno premiato gli sforzi per rafforzare la posizione del suo capitale.

Nella sessione mattutina il titolo ha guadagnato il 5,5%, per poi scendere e registrare +1,04% alle 5:16.

Bisogna ristrutturare

La banca francese ha detto di aver programmato un taglio agli asset più improduttivi e di “ridimensionare le attività che offrono un basso ritorno.”

Circa metà del capitale liberato sarà reinvestito in affari più redditizi e con minore impiego di capitale, ha aggiunto la banca.

L’obiettivo è di ridurre i costi per circa 1 miliardo di euro entro il 2019 e promuovere una crescita annuale del 4%. La banca prevede di generare entrate per 1,6 miliardi di euro, tasse non incluse, rispetto al 2015.

Sia i risultati di BNP Paribas di questo trimestre che i suoi nuovi piani di ristrutturazione evidenziano l’attuale pressione a cui sono sottoposte le grandi banche in Europa per continuare ad aumentare le riserve di capitale per assorbire potenziali perdite future, nonostante alcuni segni di ripresa economica.

La Banca Centrale Europea ha raccomandato che BNP Paribas di alzare il suo core tier 1 all’11,5% per il 2019, dal 10,9% di dicembre. Il rapporto core tier 1 del capitale di una banca misura il suo capitale top quality contro gli asset Rwa (Risk Weighted Assets). In questo modo la BCE può impedire a ogni banca che non rispetta i requisiti minimi di pagare i dividendi su stock e i bonus ad alcuni dipendenti.

Stringere i denti

La banca francese ha detto che pagherà ai suoi azionisti dividendi da 2,31 euro per azione quest’anno. Inoltre ha dichiarato che il suo obiettivo di core tier 1 è del 12% per il 2019, appena sopra il limite minimo.

Nonostante la regolazione più restrittiva e la volatilità nei mercati, i risultati per il quarto trimestre di BNP Paribas sono stati in linea con le attese degli analisti, grazie a una forte perfomance forte della sua banca di investimenti.

Gli utili per i servizi bancari alle aziende e di investimento sono cresciuti dell’8%, trascinati da una forte domanda di derivati da parte dei clienti. Il Retail Banking ha segnato un leggero +0,6%, a 3,82 miliardi di euro, nonostante la pressione da parte dei bassi tassi di interesse.

I servizi finanziari internazionali hanno registrato un aumento del 7%, a 3.92 miliardi di euro.

Giovedì Credit Suisse (SIX Swiss exchange: Credit Suisse Group [CSGN]) ha registrato perdite per 5,8 miliardi di franchi svizzeri nel quarto trimestre, mentre lo scorso mese la tedesca Deutsche Bank (XETRA: Deutsche Bank [DBK]) ha riportato perdite per 2,1 miliardi di euro, a cui è seguito il crollo del titolo.

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