Reuters/Kai Pfaffenbach
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La Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i suoi tassi di riferimento, mentre gli investitori attendono che Mario Draghi spieghi come si intende rispondere al momento negativo del petrolio che sta abbatendo l’inflazione dell’eurozona. Una cosa è sicura, i tassi resteranno fermi a lungo, secondo quanto dichiarato dal presidente della BCE.

Consiglio dei 25 membri, riunitosi a Francoforte, ha mantenuto i tassi allo 0,05%, i tassi sui depositi bancari a -0,3% e a 0,3% sui prestiti marginali.

D’altra parte, non c’erano gli analisti non si aspettavano un cambiamento.

Una nuova revisione della linea monetaria della Bce sarà necessaria e a marzo verrà fatta una valutazione.

Gli investitori faranno attenzione alle parole di Draghi, per vedere se la BCE si sta preparando a iniettare nuovi stimoli. Il crollo del petrolio e il rallentamento dell’economia cinese stanno preoccupando i mercati internazionali, che temono che tassi al minimo record e un programma di acquisto dei bond da 1,5 bilioni di euro non possano essere abbastanza per portare l’inflazione sotto il 2%.

In merito a ciò questo Draghi ha detto:

“La BCE è pronta ad agire e a mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione entro il suo mandato"

Nel frattempo le Borse europee accolgono bene la notizia, con Milano in prima fila a +1,8%, seguita da Parigi (+0,73%), Francoforte (+0,8%) e Londra (+o,5%).

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