Petrolio a 60 $, è possibile?
Daniel Kramer/Reuters
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Il miliardario del petrolio che pronostica una ripresa dello scisto a 60 $ al barile entro la fine dell'anno.

Il miliardario del petrolio, Harold Hamm, pronostica un raddoppio del prezzo del petrolio entro la fine dell'anno, a 60 $ al barile, una sollecitazione in contrasto con i pronostici degli analisti che vedono il greggio scivolare verso i 20 $ o meno.

Harold Hamm è fondatore e direttore esecutivo della compagni petrolifera Continental Resources. Nella clafssifica dei multimilionari nord americani occupa il 35° posto, con 11,3 milioni di dollari di capitale. Si considera l'uomo che ha cambiato l'industria petrolifera USA, «qualcosa che non era riuscito a nessuno dai tempi di John D. Rockefeller».

In un'intervista con il Wall Street Journal, il fondatore e amministratore delegato della Continental Resources Inc., con sede a Oklahoma, prevede che la sovrabbondanza globale di greggio si alleggerirà appena i produttori statunitensi di scisto ridurranno la produzione. Hamm ha inoltre rincarato la dose ribadendo che l'Arabia Saudita e i suoi partner nell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, o OPEC, stanno facendo un errore costoso inondando il mondo di petrolio, nel tentativo di costringere i produttori con costi alti a cessare le loro attività, compresi quelli nelle zone di scisto degli Stati Uniti.

La produzione di petrolio degli Stati Uniti, che è aumentata bruscamente con la cosiddetta rivoluzione dello scisto iniziata circa cinque anni fa, ha subito un rallentamento in risposta alla caduta del prezzo del petrolio, ma non così netto come era stato previsto. Hamm ha riferito al Journal che i produttori ora stanno tagliando la produzione ad un ritmo di 1,6 milioni di barili all'anno, il che porterebbe di nuovo la produzione statunitense ai livelli registrati tre anni fa.

Ritiene inoltre che quando il mondo cadrà nuovamente in un deficit dell'offerta, i produttori non potranno invertire la rotta abbastanza in fretta. Hamm sostiene che con l'Arabia Saudita pompando già quasi a pieno regime, sarà difficile recuperare il deficit.

Hamm sostiene il recupero dalla fine del 2014, da quando disse al Financial Times che le ipotesi del ministro per il petrolio in Arabia Saudita in riferimento ai produttori con i costi più elevati in Russia, Brasile, Africa occidentale e negli Stati Uniti, suggerendo che sarebbero stati schiacciati dal mercato, erano solo una "bravata". A quel tempo, Hamm aveva previsto che il petrolio, allora negoziato intorno alla metà di 50 $, sarebbe rimbalzo a circa 85-90 $ al barile.

La disfatta petrolio è costata cara ad Hamm. Il valore della sua partecipazione del 68% nella Continental Resources è sceso di circa 15 miliardi di dollari, dal picco del titolo nell'agosto 2014.

I futures del petrolio sono in calo di oltre il 70% rispetto al picco nella metà del 2014. I futures del West Texas Intermediate, lo standard statunitense, nel New York Mercantile Exchange, sono scesi di quasi il 17%, a partire dalla fine dell'anno scorso.

Siail West Texas Intermediate che il Brent abbozzano il punto diriferimento globale, scambiati brevemente sotto i 30 $ al barile sia la scorsa che questa settimana e rimasti vicini ai loro minimi da più di un decennio.

Gli analisti alla Morgan Stanley hanno detto che il petrolio potrebbe scendere verso i 20 $ al barile, mentre altri hanno previsto un calo verso i 10 $ al barile.

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