Le autorità europee hanno cominciato a discutere la possibilità di sospendere il trattato di Schengen come conseguenza della crisi dei migranti.
La riunione dei ministri degli Interni dell’Unione Europea sulla questione della sospensione di Schengen avrà luogo oggi venerdì 4 dicembre.
Se i ministri porteranno avanti l'iniziativa, la Commissione raccomanderà l'aumento dei controlli in uno o più frontiere interne nello spazio Schengen per un periodo massimo di due anni.
Di conseguenza, i controlli alle frontiere introdotti questa estate da paesi come l'Austria e la Germania sarebbero ampliati nel corso del tempo. Inoltre, la Germania, l'Austria, la Francia e la Svezia intendono potenziare e ampliare le restrizioni temporanee alle frontiere già esistenti.
Tenete a mente che tutto questo avrà un impatto significativo sull'economia.
L'eliminazione dei controlli alle frontiere in vaste aree del territorio europeo negli ultimi due decenni hanno causato qualche preoccupazione da un lato, soprattutto a causa di tassi di immigrazione, ma d'altra parte, hanno anche migliorato l'economia europea, agevolando gli scambi e turismo.
Dane Davis, analista di Wall Street e uno degli autori dello studio condotto lo scorso anno sull'impatto economico della zona Schengen, dice che il ritorno verso l'Europa dei confini avrà un prezzo alto per il continente. Egli ha detto:
"È logico supporre che lo stop dell'accordo di Schengen ridurrà il volume degli scambi. I costi a livello europeo ammonteranno a miliardi."
Quale sarà l'impatto economico della graduale ripresa dei controlli alle frontiere in Europa? Si individuano 4 tendenze principali:
- Il lavoro sarà molto meno mobile
- Il lavoro aumenterà di prezzo
- Nuove sfide per l'euro
- Possibili benefici per l’Europa orientale
Per saperne di più circa l'eliminazione di Schengen e la sua influenza sull'economia dell’eurozona leggi l'articolo "Come la chiusura delle frontiere colpisce l’economia."